La gestione Lappartient aumenta i controlli UCI contro il doping tecnologico, con l’istituzione di un’unità specificamente dotata di strumenti a raggi X, ovvero un’unità mobile installata su un rimorchio, “un nuovo strumento che permetterà di controllare le biciclette dei corridori, uno strumento trasportabile e che sarà messo in esercizio già da questo fine settimana” ha dichiarato il presidente UCI. La strategia di Lappartient però è una sorta di ribaltamento di quello che comunemente si è portati a pensare: “questo sistema non serve tanto a trovare i motorini nascosti, quanto a dimostrare che non sono utilizzati“.
Lappartient aveva fatto della lotta al doping tecnologico una delle sue priorità già in “campagna elettorale”, ed ora è passato ai fatti: “Durante gli ultimi tre mesi abbiamo lavorato allo sviluppo di questa soluzione che permette di leggere le ici come libri aperti evitandone lo smontaggio“, ha precisato Jean-Christophe Péraud, ex-professionsista (2° al Tour 2014) che ora dirige la commissione materiali e lotta alle frodi tecnologiche dell’UCI.
L’unità mobile, di cui per ora l’UCI dispone di solo un esemplare, è stata sviluppata da VJ Technologies, partner UCI fin dal 1987: “Saremo presenti con questa tecnologia sui 5 continenti e 18 paesi. Copriremo il 50% del calendario World Tour, ma anche altre discipline come la MTB o la pista”, ha aggiunto Péraud.
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