L’UCI introduce l’indennità di formazione, ma le squadre restano dubbiose

26

L’unione ciclistica internazionale (UCI) ha finalmente accolto alcune istanze dei vari attori del mondo del ciclismo professionistico introducendo le indennità di formazione.

La regola, che entrerà in vigore il 1° giugno prossimo, prevede che le squadre in cui un corridore è stato sviluppato nelle categorie giovanili ricevano 2.000 euro per ogni anno in cui il corridore passato professionista poi nel WorldTour abbia fatto parte della rosa una volta firmato il primo contratto nella massima serie. La somma sarà versata dalla squadra WorldTour e coprirà tutte le stagioni a partire dall’anno del quindicesimo compleanno del corridore, per un massimo di otto anni.

Si tratta sicuramente di un passo in avanti, soprattutto ora che il ciclismo di prima serie attinge fortemente ai corridori giovani e giovanissimi, ma restano alcuni dubbi. In primis quello per cui la regola sembra applicarsi solo al ciclismo maschile (l’UCI pare chiarirà questo punto a breve dopo varie sollecitazioni), e poi per l’importo: 2000eu sono veramente una somma non adeguata a coprire i costi di sviluppo di un U19 ad esempio, soprattutto se impegnato in un calendario internazionale.

Varie squadre lo hanno fatto notare, ritenendo l’importo “meglio che niente”, ma sostanzialmente che sia un importo che “non fa una differenza” nelle casse delle squadre.

Una soluzione che secondo alcuni team manager sarebbe preferibile sarebbe il versamento da parte delle squadre WT di una percentuale del primo contratto del corridore. Questo meccanismo sarebbe però una “commissione di trasferimento”, in uso in vari sport, ma proibita dall’attuale regolamento UCI.

Quindi un buon passo verso un sistema più funzionale, ma che per ora non sembra avere un impatto sostanziale sulla situazione. Con le squadre giovanili che si vedono sfilare giovani talenti costati decine di migliaia di euro nello sviluppo e che poi non vedono un quattrino quando questi diventano pro.

Come ha spiegato ad esempio Tomaž Poljanec, general manager  della Ljubljana Gusto Santic (ex Ljubliana Gusto Xaurum), la squadra in cui ha corso Tadej Pogačar prima di passare alla UAE, e per il quale non ha mai avuto 1 euro: “Lui [Pogačar -ndr-] sponsorizza e sostiene la squadra giovanile del nostro club. Mi ha detto: ‘Quando ero in squadra, mi hanno dato tutto, quindi devo restituire loro qualcosa’. Questo significa molto, ed è molto più di 2.000 euro“.

 

Commenti

  1. non sapevo fosse vietato i trasferimenti di corridori tra una squadra ed un altra
    ma allora Bernal, che passò dalla Androni alla Sky/Ineos?
    usarono un qualche "escamotage"?
  2. pedalone della bassa:

    non sapevo fosse vietato i trasferimenti di corridori tra una squadra ed un altra
    ma allora Bernal, che passò dalla Androni alla Sky/Ineos?
    usarono un qualche "escamotage"?
    No, non sono ovviamente vietati i trasferimenti, ma se uno si trasferisce non ci sono compensazioni tra una squadra e l'altra, come ad es. nel calcio (credo) dove se la Juventus compra Tizio dall'Inter i soldi vanno all'Inter (lo stipendio del calciatore è un'altra cosa).
    Nel ciclismo non ci sono "compravendite". Infatti sono rari i passaggi con contratti ancora in atto. Nel caso devono essere sciolti (e li forse si ci sono compensazioni tramite agenti, ma meglio non addentrarci) e poi fatto uno nuovo.
  3. Ser pecora:

    No, non sono ovviamente vietati i trasferimenti, ma se uno si trasferisce non ci sono compensazioni tra una squadra e l'altra, come ad es. nel calcio (credo) dove se la Juventus compra Tizio dall'Inter i soldi vanno all'Inter (lo stipendio del calciatore è un'altra cosa).
    Nel ciclismo non ci sono "compravendite". Infatti sono rari i passaggi con contratti ancora in atto. Nel caso devono essere sciolti (e li forse si ci sono compensazioni tramite agenti, ma meglio non addentrarci) e poi fatto uno nuovo.
    Nel calcio funziona esattamente in questo modo... Cioè di fatto come il ciclismo...
    Solamente che nel calcio si usa acquistare atleta con con contratto esistente.. cioè prima della scadenza del contratto.
    Potrebbe funzionare alla stessa maniera anche nel Ciclismo, cioè mettiamo che MVDP abbia contratto con sua attuale squadra fino al 2030..
    Supponimamo che da 2024 UAE lo voglia in squadra con se... Paga un indennizzo alla Jumbo fissato dalla Jumbo... Ma se la Jumbo non vuole lasciarlo andare via rimane li...
    Stessa cosa nel Calcio..

    La differenza è che storicamente nel ciclismo non si fanno firmare contratti troppo lunghi... I Motivi sono diversi....
    Uno che le squadre sono diciamo temporanee...
    Nel calcio no...

    Categorie giovanili è un po' diverso... Cartellino nel calcio..era di propietà della socità fino ai 18 anni e quindi poteva venderti... o altrimenti dovevi stare fermo 2 anni..
    Adesso dovrebbe essere cambiato...
Articolo precedente

Come nasce una sella stampata in 3D Fizik Argo Adaptive

Articolo successivo

Come nasce un casco? Visita ad Abus

Gli ultimi articoli in Magazine

Addio a Rik Van Looy

Ci ha lasciati oggi una delle grandi leggende del ciclismo, Rik Van Looy, all’età di 90…