Lucie Jounier investita volontariamente

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Gli incidenti stradali con coinvolti ciclisti in allenamento e automobilisti sono ormai da tempo all’ordine del giorno (proprio oggi cade l’anniversario di uno dei più nefasti purtroppo), ma quanto successo a Lucie Jounier (Arkéa Pro Cycling) è di un altro livello, in quanto la 23enne ciclista francese ha testimoniato di essere stata volontariamente investita da un automobilista:

Martedì ero in allenamento e sono stata volontariamente travolta da un’auto in discesa. Senza motivo siamo stati sorpassati e poi ci hanno stretto quindi l’autista ha frenato. Purtroppo non ho potuto evitare la caduta. Risultato: perdita di coscienza + frattura del trapezio. La stupidità umana non finirà mai…

 

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La sua squadra ha comunicato che la Jounier è vittima di un trauma cranico senza emorragie e si è fratturata il trapezio della mano destra.

Un augurio di pronto recupero per la sfortunata ciclista bretone.

Commenti

  1. Maverik89:

    :ola:

    inoltre abbiamo una forma mentis deviata da consuetudini sbagliate, pensate al giornalismo ed ai titoli della cronaca degli incidenti con titoli "auto impazzita", "auto perde il controllo", quando si muore per strada è colpa dell'auto.
    Oppure è facile sentire in giro automobilisti dire "questi con i monopattini mi fanno paura", ma che paura possono farti se sei in macchina? può farti paura da pedone ma da automobilista? hai paura che ti graffi la carrozzeria?
    da automobilista ? la paura che uno di questi idioti col monopattino , sfrecciando come Mazinga Z fra le auto si venga a schiantare e si ammazzi sotto le ruote della mia .....
  2. valter65:

    da automobilista ? la paura che uno di questi idioti col monopattino , sfrecciando come Mazinga Z fra le auto si venga a schiantare e si ammazzi sotto le ruote della mia .....
    evidente che non hai capito il contesto del ragionamento
    77bebe77:

    Non credo sia sempre così, anche a ne a volte "fanno paura " diciamo così, ma perché molti sono in equilibrio precario o non sai mai da che parte vanno in mezzo ad un traffico già caotico e la "paura" è che ti schizzino sotto sotto le ruote. Non sempre non avere colpe ti libera da ogni rogna.
    ma certo, ma come detto sopra non è questo il contesto del ragionamento.
    alla fine della fiera nessuno di noi è un santo quando usa la strada, qualsiasi mezzo utilizziamo, ogni scelta è ponderata.
    guardiamo bene i comportamenti sulla strada degli utenti e vedremo che molti hanno più paura del danno alla vernice o dell'aumento del premio assicurativo piuttosto che fare del male al prossimo.

    potrei argomentare meglio, ma scriverei un poema, ma se ci pensate bene sono sicuro che capirete cosa intendevo.
  3. jan80:

    Pero' non mi sembra sia proprio cosi.......io non vedo gente finire in galera dopo aver chiuso volontariamente un ciclista.
    Il problema si poi confermo,resta alla base,se non viene insegnato nelle autoscuole,non si arriva da nessuna parte,tanti sono convinti che la macchina ha sempre ragione nella loro stupidità
    Perchè di solito il ciclista non viene chiuso volontariamente, l'automobilista stringe per evitare un'ostacolo, e non si accorge della presenza dell'altro a bordo della strada. Guarda settimana scorsa stavo percorrendo in solitaria la Martesana Van Vlaanderen. Durante una salita in un paesino, in una stradina lastricata con svolta a destra, sopraggiunge dall'altro lato un'auto. A metà curva stringe verso il mio lato, io mi trovo la via chiusa e inchiodo. Ho veramente pensato che l'abbia fatto volontariamente, pure una signora a piedi con cui ho parlato ha avuto la stessa sensazione. Più probabilmente è stato solo maldestro.
    Corvo Torvo:

    A tutti può purtroppo capitare di non accorgersi che sta arrivando qualcuno e partire. Non è solo colpa dei telefoni, può succedere.
    Io 3 anni fa' sono uscito da un incrocio in statale, avrò guardato a destra e sinistra almeno un paio di volte, per me non c'era nessuno, e sono uscito. Mi ha centrato un'auto che probabilmente andava forte. avrei potuto ammazzare lui o altri che erano nei paraggi, fortunatamente non si è fatto male nessuno. La mia auto è andata in demolizione, mi sono beccato - 6 punti in patente, ma ti giuro che per me in quel momento non c'era nessuno... Ti sembra una dinamica da omicidio stradale?
    Successe anche a me 25 anni fa. Arrivo ad uno svincolo, mi fermo, guardo da entrambi i lati. Giuro che non ho visto nessuno. Impegno lo svincolo, svolto a sinistra, ad un certo punto, a curva finita, vedo sfrecciare alla mia destra una moto, che urta con il pedale il paraurti della mia auto. Ondeggia, perde il controllo, e finisce contro un furgone fermo. Moto distrutta, frattura al polso del conducente. Il limite era 50 Km/h, il motociclista, un ragazzino di nemmeno 18 anni credo (la moto era tipo una Aprilia 125, credo che si potesse guidare ai tempi) non ha lasciato segno di frenata, dichiara che stava andando entro i limiti, ed io prendo il 100% della colpa per mancata precedenza. Le forze dell'ordine mi dissero che avevo sbagliato a spostare la macchina dal punto dell'impatto, ma io sul momento non ho pensato ai rilievi, l'auto era ferma in carreggiata per me una situazione di pericolo. Bisogna sempre distinguere fra chi mette costantemente a repentaglio la vita degli altri e chi si trova al momento sbagliato nel posto sbagliato.
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