Gli incidenti stradali con coinvolti ciclisti in allenamento e automobilisti sono ormai da tempo all’ordine del giorno (proprio oggi cade l’anniversario di uno dei più nefasti purtroppo), ma quanto successo a Lucie Jounier (Arkéa Pro Cycling) è di un altro livello, in quanto la 23enne ciclista francese ha testimoniato di essere stata volontariamente investita da un automobilista:
“Martedì ero in allenamento e sono stata volontariamente travolta da un’auto in discesa. Senza motivo siamo stati sorpassati e poi ci hanno stretto quindi l’autista ha frenato. Purtroppo non ho potuto evitare la caduta. Risultato: perdita di coscienza + frattura del trapezio. La stupidità umana non finirà mai…”
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La sua squadra ha comunicato che la Jounier è vittima di un trauma cranico senza emorragie e si è fratturata il trapezio della mano destra.
Un augurio di pronto recupero per la sfortunata ciclista bretone.
ma certo, ma come detto sopra non è questo il contesto del ragionamento.
alla fine della fiera nessuno di noi è un santo quando usa la strada, qualsiasi mezzo utilizziamo, ogni scelta è ponderata.
guardiamo bene i comportamenti sulla strada degli utenti e vedremo che molti hanno più paura del danno alla vernice o dell'aumento del premio assicurativo piuttosto che fare del male al prossimo.
potrei argomentare meglio, ma scriverei un poema, ma se ci pensate bene sono sicuro che capirete cosa intendevo.
Successe anche a me 25 anni fa. Arrivo ad uno svincolo, mi fermo, guardo da entrambi i lati. Giuro che non ho visto nessuno. Impegno lo svincolo, svolto a sinistra, ad un certo punto, a curva finita, vedo sfrecciare alla mia destra una moto, che urta con il pedale il paraurti della mia auto. Ondeggia, perde il controllo, e finisce contro un furgone fermo. Moto distrutta, frattura al polso del conducente. Il limite era 50 Km/h, il motociclista, un ragazzino di nemmeno 18 anni credo (la moto era tipo una Aprilia 125, credo che si potesse guidare ai tempi) non ha lasciato segno di frenata, dichiara che stava andando entro i limiti, ed io prendo il 100% della colpa per mancata precedenza. Le forze dell'ordine mi dissero che avevo sbagliato a spostare la macchina dal punto dell'impatto, ma io sul momento non ho pensato ai rilievi, l'auto era ferma in carreggiata per me una situazione di pericolo. Bisogna sempre distinguere fra chi mette costantemente a repentaglio la vita degli altri e chi si trova al momento sbagliato nel posto sbagliato.