Mathieu van der Poel campione del mondo di ciclocross

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L’olandese Mathieu van der Poel ha vinto i campionati del mondo di ciclocross per la quinta volta nella sua carriera oggi a Hoogerheide (Paesi Bassi), dopo un nuovo folgorante duello con il belga Wout van Aert. Si tratte del 5° titolo mondiale in carriera per MvdP.

Su un percorso che non ha favorito nessuno in particolare i due corridori hanno offerto un bellissimo spettacolo davanti a quasi 50.000 spettatori. Le ostilità sono iniziate dopo soli tre minuti di gara. Nella prima salita del percorso Van der Poel ha effettuato una grande accelerazione che solo Van Aert è riuscito a seguire. Il primo giro non era ancora finito quando i due uomini avevano già fatto sparire tutti gli avversari condannati a puntare al secondo posto.

Il duo degli stra-favoriti ha trascorso la metà della gara ruota a ruota, ognuno ad aspettare che l’altro commettesse un errore senza aumentare il proprio vantaggio sul resto del gruppo.

All’avvicinarsi dell’ora di gara il corridore belga ha iniziato a spingere a fondo, ma senza alcun risultato, mentre i suoi inseguitori sono tornati sotto a 15 secondi di ritardo.

Lo scenario più ovvio ed atteso si è finalmente verificato: la maglia iridata si è decisa in volata e Mathieu van der Poel è stato il più forte. L’olandese è partito come un missile con una delle sue famose accelerazioni brutali, Van Aert ha risposto con un minimo ritardo che gli è stato fatale, ed infine si è seduto, lasciando che il suo avversario alzasse le braccia. Eli Iserbyt ha completato il podio, precedendo Lars van der Haar.

“È difficile descrivere come mi sento“, ha dichiarato MvdP. “Questa è una delle mie migliori vittorie, senza dubbio. Ero molto rilassato e forse questa è stata la chiave per vincere oggi. Ho deciso di aspettare lo sprint. Ho avuto qualche problema alla schiena durante la preparazione, è piuttosto strano, mi passano per la testa un sacco di cose“.

Dopo questa nuova prova, la straordinaria rivalità tra i due fenomeni, che dura da quando avevano 8 anni, assume un’importanza ancora maggiore all’inizio della loro stagione su strada, dove si sfideranno nelle più grandi classiche del calendario, la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix. E che lo spettacolo continui.

Dominio olandese in campo femminile, con la vittoria di Fem van Empel sulle connazionali Puck Pieterse (+39″) e Lucinda Brand (+1’11”). Quarta l’italiana Silvia Persico, che si è frapposta tra le prime tre olandesi ed altre quattro tra il 5° e l’8° posto.

 

Commenti

  1. Come detto sopra da un po tutti, se in forma e al netto di incidenti meccanici, si equivalgono e quindi l'arrivo in volata è inevitabile. Van Aert ha sbagliato a non impostare lui per primo la volata appena uscito dalla curva: era l'unica carta che poteva giocarsi: la volata lunga con partenza lanciata. Tutti sanno che in una volata corta con partenza a basse velocità Van der Poel è pressochè imbattibile.
    Detto ciò per le monumento vedo meglio VDP per le sue caratteristiche. Van Aert chiaramente è più completo, VDP ha quelle doti più specifiche che gli permettono di essere uno dei migliori nelle corse di 1 giorno. La "completezza" di Van Aert rischia di essere la sua rovina (chissenefrega di fare il diavolo a 4 ogni anno al tour per portare a casa una tappa e un paio di giorni in maglia, se poi in primavera con le classiche non concretizzi). Questo un po il mio pensiero... vedremo tra qualche mese.
    Anche se ad oggi li computo delle monumento è solo 2-1 per VDP.
    Sono ancora giovani, anche Cancellara a 28 anni aveva "solo" 2 monumenti, lui che ne ha vinti 7, quindi il tempo c'è...
  2. Comunque WVA dalla foto si capisce ci teneva al mondiale,come ci teneva MVDP vista esultanza........alla faccia che per loro era una gara come tante
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