Matteo Spreafico (ViniZabú-KTM) positivo all'antidoping | BDC Mag

Matteo Spreafico (ViniZabú-KTM) positivo all’antidoping

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Matteo Spreafico (ViniZabú-KTM) è risultato positivo all’Enobosarm (ostarine), sostanza proibita della classe S1.2 (anabolici) nella lista WADA delle sostanze proibite durante due controlli, il 15 e 16 Ottobre, durante il Giro d’Italia.

Il corridore è stato sospeso provvisoriamente dall’UCI, in attesa di controanalisi.

 

Commenti

  1. La cosa che mi stupisce di più è che è risultato positivo a metà giro, io non conosco quelle sostanze, ma quanto rimangono rintracciabili? perchè se hai assunto sostanze fondamentalmente durante il giro, reputo altamente poco probabile che nessuno ne sapesse niente...
    Nella mia ignoranza pensavo che ormai tutto (tanto o poco che sia) venisse fatto in fase di preparazione alle corse, per migliorare la prestazione "futura" e che di fatto la maggior parte della gente fosse effettivamente pulita dalle analisi in corsa...e infatti mediamente non mi pare siano tantissimi i corridori positivi durante un evento... cioè bombarsi durante la gara fa molto "fai da te" effettivamente come atteggiamento... mah..

    poi vabbè, se sono sostanze rintracciabili dopo 6 mesi il discorso chiaramente cambia..
  2. kekino:

    La cosa che mi stupisce di più è che è risultato positivo a metà giro, io non conosco quelle sostanze, ma quanto rimangono rintracciabili? perchè se hai assunto sostanze fondamentalmente durante il giro, reputo altamente poco probabile che nessuno ne sapesse niente...
    Nella mia ignoranza pensavo che ormai tutto (tanto o poco che sia) venisse fatto in fase di preparazione alle corse, per migliorare la prestazione "futura" e che di fatto la maggior parte della gente fosse effettivamente pulita dalle analisi in corsa...e infatti mediamente non mi pare siano tantissimi i corridori positivi durante un evento... cioè bombarsi durante la gara fa molto "fai da te" effettivamente come atteggiamento... mah..

    poi vabbè, se sono sostanze rintracciabili dopo 6 mesi il discorso chiaramente cambia..
    La vedo cosi, lo "scarso" lo deve fare anche durante l'evento perchè se no non riesce nemmeno a finirlo...quello già forte, in grado di fare un grande giro anche da pulito, lo fa tranquillamente prima per presentarsi al 200%.
  3. Tra l'altro, parliamo sempre di prodotti chimici che DA SOLI non assicurano un boost tale da poter essere preso in considerazione da un professionista (tranne forse AICAR ma sul quale non esistono studi tali da poter avallare senza ombra di dubbio la cosa). Peptidi e SARMS sono SEMPRE associati ad altre sostanze.
    E' per questo che NON credo che il doping a livello ciclistico (non solo ma di questo qui si parla) sia mai scomparso. Semplicemente ci sono nuovi protocolli che rendono la cosa meno evidenziabile da analisi
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