Mattia Gaffuri in finale alla Zwift Academy

753

Zwift ha reso noti i finalisti della Academy 2023, e tra questi c’è ormai il celebre Mattia Gaffuri, noto per i risultati nelle granfondo e per il podcast Ciclismo Kompetente, nonché per varie diatribe con Pro, ex-Pro e compagnia.

Gli altri finalisti maschili sono Anton Schiffer, 24enne tedesco, che già corre da metà dello scorso anno per una squadra continental, la Bike Aid. Ed un altro tedesco, Louis Kitzki, 20 anni, che invece corre per una squadra amatoriale, la Embrace the World.

Molto simili i profili di Schiffer e Gaffuri, non solo per l’età, ma anche perché entrambi sono laureandi in scienze motorie e lavorano come allenatori. Gaffuri viene dall’atletica, mentre Schiffer dal triathlon. Schiffer quest’anno ha già partecipato a competizioni 2.1, come la Volta ao Portugal e il Tour of Turkey (32° a 30′ dal vincitore Lutsenko, ma giusto davanti al già vincitore della Zwift Academy Jay Vine).

In campo femminile sono state scelte due scalatrici: la 24 enne Maddie Le Roux, sudafricana e la britannica Katy Hill, oltre ad un corridore con un profilo più polivalente come la slovena Laura Simenic, 33 anni.

Commenti

  1. Skardy:


    Non serve andare lì a correre per rimanere nel giro buono.
    Al 100% si invece. Gli squadroni non assumono il neolaureato che faceva le tabelle, ma gente ben più studiata (che oltretutto magari ha altre ambizioni che non solo fare le "tabelline" a dei corridori). O, in alternativa, gente che ha corso e che sa come funzionano tante cose che chi non ha corso a quel livello non sa come funzionano, all'interno delle squadre ad esempio. Oltre ad avere un rapporto diverso con i corridori.
    Senza scomodare Magrini aver fatto il pro (buono o meno) fa ancora tutta la differenza del mondo nell'ambiente. A volte con senso, a volte meno, ma meglio averlo fatto che no.

    Il discorso delle "braccia rubate all'agricoltura" lo trovo irrispettoso e pure senza senso. Ci sono corridori che tu pensi siano delle pippe che invece messi nelle condizioni ideali possono fare bene. L'idea che il ciclismo sia solo Remco, MvdP e Pogacar la trovo proprio roba da bar sport...
  2. Ser pecora:

    Il discorso delle "braccia rubate all'agricoltura" lo trovo irrispettoso e pure senza senso. Ci sono corridori che tu pensi siano delle pippe che invece messi nelle condizioni ideali possono fare bene. L'idea che il ciclismo sia solo Remco, MvdP e Pogacar la trovo proprio roba da bar sport...
    Anche perchè il movimento non si sostiene solo con gli sponsor delle squadre, anche l'atleta in qualche maniera deve portare qualche sponsor perchè la baracca stia in piedi, specie nelle piccole squadre.
  3. NiBBleS_AL3:

    I vari Remco, MvdP e Pogaciar non fanno la corsa da soli, ma arrivano a finire una fuga di 50km o un grande giro proprio grazie ai corridori della sua squadra che lo portano, lo tengono coperto, si sacrificano per lui.
    eh ma per fare 50km in fuga da soli staccando tutti, vuol dire averne...e tanto. quando la condizione è quella che permette certi numeri ... anche senza squadra il risultato esce lo stesso. la squadra ti aiuta a tenere cucita la corsa senza preoccuparti troppo delle accelerazioni a metà gara e ti permette di tenere più spento il cervello per le prime ore. ma nulla a meno di sfighe che non potresti fare anche senza...se ti chiami pogy, remco o mdvp. accedere al WT vuol dire essere gia ad un ottimo livello. ma dentro al WT ci sono altri N livelli, da quelli che non vincono mai e nemmeno ci provano, a quelli che ci provano senza risucirci, a quelli che una volta nella vita ci riescono, quelli che una volta a stagione, quelli che 2-3 a stagione e sono spesso nei top10. e poi quei 3-4 però mettiamoci anche wva che vince poco ma sgassa di brutto e potrebbe essere da solo considerato una squadra.
Articolo precedente

I più vecchi i più alti ed altre statistiche inutili del WT

Articolo successivo

Gli europei 2029 si terranno in Abruzzo

Gli ultimi articoli in News