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Mavic UST Tubeless strada

Il Tubeless su strada faticosamente sta trovandosi un posto nel mercato da qualche anno. Mavic, stranamente, non è stata tra i primi ad introdurlo in gamma. Stranamente perché, vale forse la pena di ricordarlo, assieme ad Hutchinson e Michelin fu tra i creatori dello standard UST Tubeless per la MountainBike nel 1999. Standard UST che venne integrato nel sistema ERTRO nel 2002.

Da allora ogni produttore si è uniformato a questo standard nella Mtb. Dal 2000 al 2005  Mavic, Hutchinson, Michelin e Shimano hanno lavorato assieme ad uno stesso standard per utilizzo su strada, ma Mavic e Michelin ritennero che la tecnologia del tempo non fosse sufficiente per raggiungere lo scopo (-fonte Mavic-).

Dal 2015, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e la maggior diffusione dei 25mm è ripreso lo sviluppo da parte di Mavic del Tubeless su strada.

Oggi, 2017, ecco il lancio della linea Mavic UST Tubeless, che non è solo quindi una proposta di Mavic per il settore tubeless, ma come già 15 anni fa, l’introduzione di uno standard che è stato integrato nell’ERTRO.

I benefici di questa soluzione sono fondamentalmente la corretta interfaccia tra copertone e cerchio, secondo specifiche tolleranze dimensionali. Questo consente un più facile montaggio ed una migliore sicurezza, con anche la possibilità di non stallonare anche con copertone gonfio in seguito a foratura. In particolare grazie a specifiche dimensione dei cerchietti del copertone e delle loro sedi nel cerchio.

 

Mavic dichiara questo sistema a tenuta d’aria anche senza liquido sigillante, anche se ne raccomanda 30gr a cerchio in funzione antiforatura.

In seguito vi proponiamo alcuni grafici di fonte Mavic che illustrano i vantaggi di questa soluzione anche con test comparativi con la concorrenza.

Resistenza al rotolamento:

 

Facilità di montaggio/smontaggio in base alle dimensioni del cerchio:

Pesi:

 

Gamma Mavic divisa tra cerchio per cui serve il nastro e no:

 

 

 

Tabella Gamma, pesi, prezzi e disponibilità

 

 

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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