Mihkels e Thijssen sospesi dalla squadra Intermarché-Circus-Wanty per atti di razzismo | BDC Mag

Mihkels e Thijssen sospesi dalla squadra Intermarché-Circus-Wanty per atti di razzismo

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La squadra Intermarché-Circus-Wanty ha ritirato due dei suoi corridori dal Tour of Guangxi ieri, alla vigilia della partenza di questa corsa in Cina: il primo per aver mimato gli occhi a mandorla e il secondo per aver trasmesso le immagini.

Inizialmente, la squadra belga aveva solo annunciato il ritiro del corridore estone Madis Mihkels, che si vede mimare gli occhi a mandorla nelle immagini scattate da uno dei suoi compagni di squadra, il belga Gerben Thijssen, e condivise sull’account Instagram di Thijssen, che nel frattempo è stato cancellato.

In risposta a una serie di utenti di internet che hanno criticato il gesto razzista la squadra ha poi inviato un comunicato stampa in cui annunciava anche il ritiro di Thijssen. Il comunicato recitava: “Ci rammarichiamo profondamente del comportamento dei nostri corridori […] e delle immagini apparse sui social network […]. Abbiamo deciso di ritirare Madis Mihkels e Gerben Thijssen dalla corsa e ora analizzeremo le azioni disciplinari da intraprendere a seguito di questo incidente”.

Il team Intermarché-Circus-Wanty si è scusato “con il popolo e i tifosi cinesi, con il governo della provincia del Guangxi, con la Federazione ciclistica cinese e con tutte le parti coinvolte nell’organizzazione del Tour del Guangxi per l’immagine trasmessa del nostro sport“. Il Giro del Guangxi, ultimo evento World Tour in calendario, partirà da Beihai giovedì e si concluderà a Guilin martedì prossimo.

 

Commenti

  1. Doctor Speck:

    Il loro post è stato cancellato dopo le segnalazioni, come è scritto nell'articolo.
    Sarebbe interessante vedere in faccia quelli che hanno fatto le segnalazioni...devono avere un sacco di tempo libero.
  2. motogpdesmo16:

    Io invece sarei davvero curioso di vederle e, probabilmente, anche viverle le vite perfette dei moralisti e dei moralizzatori che oggi abbondano sull'internét: hanno sempre la verità in tasca, la risposta pronta per tutto, una causa valida per indignarsi, un nemico contro il quale chiedere pesanti sanzioni, reprimende e pubblica gogna.
    Per dire che uno ha fatto una cazzata devi avere una vita irreprensibile? Una cazzata è una cazzata da qualunque punto di vista la guardi
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