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Mischa Bredewold e Christophe Laporte campioni europei

I vincitori che non ti aspetti ai campionati europei, anche se solo in parte, nel senso che a sorpresa hanno vinto Mischa Bredewold, 23enne dei Paesi Bassi, e Christophe Laporte, francese 30enne, ma gli interi podi sono occupati da corridori della SD Worx in campo femminile e Jumbo-Visma in quello maschile; le due formazioni dominatrici di questa stagione.

Mischa Bredewold ha regalato il settimo titolo olandese in otto edizioni dal 2016 (solo l’italiana Marta Bastianelli nel 2018 ha interrotto questa striscia di successi olandesi), attaccando a dieci chilometri dall’arrivo. Dietro di lei, tutti si sono guardati l’un l’altro, in attesa di una reazione da parte dei connazionali olandesi, che hanno approfittato del gioco di squadra per intrappolare gli avversari, cosi la olandese ha potuto arrivare da sola al traguardo e conquistare la più bella vittoria della sua giovane carriera davanti alle sue abituali compagne di squadra della SD Worx Lorena Wiebes (2^) e Lotte Kopecky (3^).

In campo maschile podio tuto Jumbo-Visma, con la vittoria di Christophe Laporte e gli altri due gradini occupati da Wout van Aert (2°) e Olav Kooij (3°). A trenta chilometri dall’arrivo le cose hanno iniziato a farsi serie con gli italiani ed un attacco in particolare di Filippo Ganna sulle pendici del monte VAM, ma l’attacco italiano è stato interrotto quando Ganna si è schiantato contro una barriera, portando con sé altri tre corridori, tra cui il belga Florian Vermeersch.

È stato a questo punto che Christophe Laporte ha scelto di sferrare il suo primo attacco e di provare a staccarsi dal gruppo principale. A lui si sono aggiunti Olav Kooij (Paesi Bassi) e Andreas Kron (Danimarca), poi Wout van Aert e Arnaud De Lie e infine Rasmus Tiller (Norvegia), Mads Pedersen (Danimarca), John Degenkolb (Germania) e Mike Teunissen (Paesi Bassi). All’inizio dell’ultimo giro il gruppo dei dieci corridori di testa si distingueva per l’assenza degli italiani e dei britannici, che avevano perso il momento buono.

Nella discesa della penultima salita della VAM Christophe Laporte ha deciso di attaccare in solitaria a poco più di dieci chilometri dall’arrivo. Con un vantaggio di circa dieci secondi e sempre nel mirino dei suoi nove ex compagni di fuga, non è mai stato ripreso.

Nell’ultimo chilometro Arnaud De Lie ha fatto un ottimo lavoro per riportare Van Aert a pochi metri da Laporte, a soli 100 dall’arrivo, ma il capitano belga non è riuscito a superarlo sul traguardo, mentre un altro corridore della Jumbo-Visma, l’olandese Olav Kooij, si è attaccato alla ruota del compagno di squadra alla Jumbo prima del traguardo per conquistare il terzo posto sul podio.

Per Christophe Laporte la migliore stagione della propria carriera, con cinque vittorie consecutive (Gand-Wevelgem, À Travers la Flandres, due tappe del Critérium du Dauphiné e questo titolo europeo), mentre per il suo compagno di squadra Wout van Aert si tratta dell’ennesimo secondo posto in un campionato importante (il 12°: 4x Mondiali di ciclocross, 2 europei di ciclocross, Olimpiadi di Tokyo, 2 mondiali su strada, 2 Mondiali a cronometro, 1x Europeo su strada -più 3 bronzi-).

Da segnalare l’argento in campo femminile tra gli juniores di Federica Venturelli, dietro la nuova campionessa di categoria, la belga Fleur Moors. Terza medaglia per Venturelli dopo l’oro nella cronometro individuale e quella nella staffetta mista assieme a Eleonora La Bella, Alice Toniolli, Andrea Giaimi, Andrea Bessega e Andrea Montagner.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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