Mondiali 2019: Van Vleuten campionessa in linea

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Dopo un incredibile attacco solitario Annemiek Van Vleuten ha vinto la maglia iridata sul circuito di Harrogate. Sola in testa per 104km l’olandese ha resistito fino al traguardo compiendo una sorta di cronometro individuale di 3h, per poi lasciarsi andare a meritate lacrime di gioia. A 36 anni 11 mesi e 20 giorni è la più anziana ciclista a vincere il titolo mondiale, battendo il record i Jeannie Longo del 1995.

Dietro la Van Vleuten doppietta olandese con Anna Van der Breggen (+2’15”), la quale ha controllato i tentativi di rincorsa alla compagna nel gruppo. Terza l’australiana Amanda Spratt (+2’28”).

Le migliori italiane Elisa Longo Borghini e Marta Bastianelli, 5^ e  7^.

 

 

 

Commenti

  1. matteooooo:

    A volte mi sembra che per essere politically correct negate l'evidenza. Dire che le cicliste elite sono atleticamente inferiori agli uomini elite è sbagliato? dire che strategie e tattiche sono diverse è sbagliato? dire che la gara di ieri è stata, agonisticamente parlando, una rottura di coglioni è sbagliato? Dire che ieri c'erano due atlete fuori categoria è sbagliato e che le altre hanno corso in maniera mediocre è sbagliato?
    quindi, al mondiale di Imola del 1968, vinto da Adorni con quasi dieci minuti di vantaggio sul secondo dopo una fuga solitaria di 90 chilometri, è sbagliato dire che gli inseguitori (che si chiamavano Merckx, Van Springel, Anquetil, Poulidor...) erano mediocri?
  2. matteooooo:

    ma sei serio? stai paragonando il ciclismo del 68 con il ciclismo moderno? ma quanto sei a corto di argomenti per fare una cosa del genere?
    In realtà la Van Vleuten fa un’altro sport rispetto alle altre ragazze, ne parlava la Bastianelli nel dopo gara non senza una punta polemica, sostenendo che lei vive solo di bici e non ha niente altro, al contrario suo che ha anche una famiglia......La mia opinione che se uno rispetta le regole della propria vita fa quello che vuole, quindi anche fare allenamenti da fachiro come fa la Van Vleuten; naturalmente questo fa sì che abbia spostato l’asticella ad un livello tale che le altre ragazze si possono solo sognare.
  3. ascia69:

    In realtà la Van Vleuten fa un’altro sport rispetto alle altre ragazze, ne parlava la Bastianelli nel dopo gara non senza una punta polemica, sostenendo che lei vive solo di bici e non ha niente altro, al contrario suo che ha anche una famiglia......La mia opinione che se uno rispetta le regole della propria vita fa quello che vuole, quindi anche fare allenamenti da fachiro come fa la Van Vleuten; naturalmente questo fa sì che abbia spostato l’asticella ad un livello tale che le altre ragazze si possono solo sognare.
    non solo la Van Vleuten, ma anche la Vos e diverse olandesi... in generale il movimento olandese è molto più professionistico rispetto a quello di altri paesi, anche se alcune nostre ragazze (Longo Borghini e Paternoster in primis) corrono in squadre molto simili a quelle della Van Vleuten (e della Spratt), cioè in squadre femminili che sono la diretta emanazione delle corrispettive maschili (Trek e Mitchelton Scott, nei due casi citati).
    sarebbe auspicabile una estensione di questo modello anche da parte delle altre squadre top, per una ulteriore crescita del movimento femminile.
    il caso della Bastianelli è poi abbastanza particolare, perché è anche mamma (come la Deignan, del resto).
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