Se si prende l’inizio della campagna del nord lo scorso 24 Febbraio, la formazione belga QuickStep ha già vinto da allora 9 corse di un giorno, tra cui le prestigiose GP E3-Harelbeke ed il Giro delle Fiandre con Niki Terpstra. A questo bisogna aggiungere sei successi di Elia Viviani, quattro di Fernando Gaviria e tre di Julien Alaphilippe. Il totale di vittorie stagionali è ad oggi di 24.
Due di queste vittorie arrivano da un neo-professionista, scovato da Patrick Léfévère alla SEG Racing, fucina di talenti olandese: Fabio Jakobsen.
Olandese, 21 anni, l’anno scorso si è fatto notare grazie al titolo di campione nazionale U23, per la vittoria della seconda tappa del Giro di Normandia (gara UCI 2.2), una vittoria di tappa al Tour de l’Avenir, ed altri risultati ancora.
Quest’anno si è imposto alla Nokere Koerse e soprattutto ieri al GP de l’Escaut (o Scheldeprijs in olandese). In quest’ultima gara ha potuto beneficiare della squalifica di Arnaud Démare (Groupama-FdJ) e Dylan Groenewegen (Lotto-Jumbo) ed altri 30 corridori per aver oltrepassato un passaggio a livello chiuso, oltre un problema meccanico che ha tagliato fuori Marcel Kittel (Katusha-Alpecin) per lo sprint finale (anche se non sembrava in grande condizione), ma ben lanciato in volata da Jilio Keisse, Zdenek Stybar e Michael Morkov, Jakobsen si è imposto largamente davanti Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe), Christopher Lawless (Sky), Jens Debusschere (Lotto-Soudal) e Jérémy Lecroq (Vital Concept).
Una vittoria olandese mancava allo Scheldeprijs dal 2005.
Da notare anche l’enorme lavoro di un altro neo-pro della Quick-Step nelle prime fasi della corsa: Kasper Asgreen, 23 enne danese, arruolato a metà marzo per far fronte agli infortuni di Vakoc, Devenyns e De Plus. Asgreen, dopo essere caduto, è riuscito a riportarsi sotto e tirare la QuickStep prima degli ultimi sforzi di Keisse e Stybar. Un lavoro che ha ricordato quello di cui era capace Julien Vermote, ora alla Dimension Data.