Como, 4 ottobre 2015 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) ha vinto per distacco la 109^ edizione de Il Lombardia, attaccando lungo la discesa del Civiglio e rimanendo da solo fino al traguardo.
Lo squalo aveva provato, nel duro finale, ad attaccare due volte sulla salita di Civiglio senza staccare gli avversari di giornata, ma in discesa, grazie alle funamboliche doti di guida, il corridore siciliano è riuscito a guadagnare ben 25 secondi sul gruppo dei migliori.
Da li in poi, nonostante i tentativi di recupero di Daniel Moreno (Team Katusha) e Thibaut Pinot (FDJ) – giunti rispettivamente secondo e terzo – Nibali ha difeso la manciata di secondi, riuscendo a festeggiare a braccia alzate davanti a un pubblico veramente numeroso la sua prima vittoria in una Classica Monumento. Successo che mancava ad un atleta italiano da sette anni: l’ultimo a riuscirci fu Damiano Cunego nel 2008.
RISULTATO FINALE
1 – Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) in 6h16’28” media 39,047 km/h
2 – Daniel Moreno (Team Katusha) a 21″
3 – Thibaut Pinot (FDJ) a 32″
LE DICHIARAZIONI DEL VINCITORE
Le strade di casa: Conosco queste strade molto bene perché spesso mi alleno su Sormano, San Fermo e nei villaggi intorno a Lugano. È stato ancora più bello vincere oggi. Venerdì ho fatto il sopralluogo del percorso e soprattutto della novità: salita del Civiglio seguita dal San Fermo. Mi piaceva l’idea di un attacco da lontano, perché era un percorso molto difficile e adatto agli scalatori leggeri. Ho misurato accuratamente la distanza dal Civiglio al traguardo. Ho controllato la distanza tra le salite perché sapevo che il Civiglio avrebbe potuto essere il punto cruciale della gara.
L’arte della discesa: Non riesco a spiegare come riesco a essere bravo in discesa. O ce l’hai o non ce l’hai, Sagan ad esempio è più pazzo di me! Tutti sapevano che volevo un risultato oggi, e sono stato marcato molto da vicino sulla salita del Civiglio. Avevamo tutti gli stessi chilometri nelle gambe e non era facile inventare una mossa vincente, ma sono riuscito ad escogitare qualcosa nella prima parte della discesa. Sono stato tenuto costantemente al corrente di quello che stava succedendo dietro di me. Ho costruito un buon vantaggio e sapevo che la reazione del gruppo inseguitore sarebbe stata forte, ma ho pedalato con un buon ritmo e, una volta raggiunta la cima del San Fermo, l’arrivo a Come è arrivato in un attimo.
Un desiderio realizzato: Ho sempre voluto vincere una grande classica un giorno, mi ero avvicinato in passato. Sono sempre stato competitivo in corse di un giorno anche se, da quando ho iniziato ha concentrarmisi Gran Tour, ho perso un po’ della mia accelerazione. Ma quando ci sono salite molto dure come oggi è più facile per uno scalatore come me. Vincere qui significa molto per me. Son sempre stato in buona forma al Lombardia ma ho avuto un po’ di sfortuna. Ho sempre detto che una vittoria al Lombardia vale una Liegi-Bastogne-Liegi.
PREMIO TODISCO
Il premio Todisco, riservato al primo corridore ad essere passato in testa alla salita della Madonna del Ghisallo, è andato al corridore italiano Marco Canola (Unitedhealthcare Pro Cycling).