Nuova Canyon Ultimate CF EVO

72

[Comunicato stampa]

Canyon è nota per offrire un elevato grado di sviluppo tecnologico e qualità dei componenti, uniti ad un prezzo di assoluto riferimento. Il nostro obiettivo: rendere democratiche le prestazioni. Un risultato di cui siamo orgogliosi ma che una volta raggiunto ha fatto scaturire alcune domande: cosa succederebbe se rimuovessimo il fattore prezzo dall’equazione? E se lasciassimo carta bianca ai nostri migliori ingegneri? La risposta si concretizza in tre lettere: Evo. Un concetto divenuto realtà. 

Il 25 febbraio le nuove versioni pattino e disco della Ultimate CF Evo saranno disponibili online su canyon.com. La Ultimate è una bici da gara di razza, già consacrata nel ciclismo professionistico dai successi ottenuti in due Campionati del Mondo e in tre Grandi Giri. Il livello di performance della Ultimate CF SLX viene portato al limite estremo con la Ultimate Evo: più leggera della SLX e progettata senza compromessi in termini di rigidità, robustezza e affidabilità. 

L’obiettivo è quello di sfruttare al massimo le possibilità ingegneristiche attuali. Grazie alla concessione del Ministero della Difesa giapponese abbiamo potuto utilizzare una particolare fibra di carbonio ad alto modulo, la disposizione degli strati di carbonio è stata stabilita in fase progettuale e curata maniacalmente in sede produttiva. Grazie a tutto ciò la Evo (e la Evo Disc) si presentano con numeri incredibili: 665 (675) grammi per il telaio, 270 (285) per la forcella. Una base di partenza per performance senza rivali. 

L’attenzione al progetto non si ferma ai soli numeri: il feeling di guida di questa bici è semplicemente unico e ogni telaio beneficia di una verniciatura ridotta per esaltare la vista del composito. Inoltre, solo i migliori componenti disponibili sul mercato come la trasmissione SRAM Red eTap AXS, il misuratore di potenza Quarq, l’edizione limitata delle ruote DT Swiss, trovano spazio su questi esemplari. Quando si tratta dello sport che amiamo è ammesso solo il massimo. 

 

Commenti

  1. Io da posessore Canyon ho avuto tre volte a che fare con l'assistenza e sono disponibili e risolutivi tempo zero.
    La garanzia copre svariate cose e quando si parla di Tedesci sono Tedesci quello che scrivono fanno.
    Tra tutte le opzioni di garanzia una tra le piu' interessanti e' la Crash Replacement.
    Nei primi 3 anni dalla data di acquisto solo per il primo proprietario, in caso di incidente qualsiasi che coinvolga il telaio, te lo sostituisco a prezzi speciali.
    Non mi preoccupoerei della garanzia Tedesca, ma di quella Italiana si che mi preoccuperei alla grande.
    I prezzi sono scesi parecchio delle EVO da 10000 Euro a poco piu' di 7500 euro notevole.
    In effetti perche' dovrei andare a spendere 11.000 / 13.000 Euro per una Specialized o F10 da oltre magari i 7.5 kg se la Canyon offre di meglio e a meno.
    Mi spiace per i commercianti italiani, ma le aziende si devono mettere in linea con i prezzi della realta.
    Tanto piu' che i telai li fanno in Cina e c'e' anche scritto su molte bici blasonate Made in Cina senza nulla togliere alla loro qualita'.

    Bici RIM o Bici Disc il peso che le differenzia e' poco, dipende se la usa per cronoscalata e per giri.
    E comunque sono bici a mio avviso per corridori PRO, non sono bici da tutti anche se il prezzo attira come il peso
    Vi sembra facile guidare una bici da 5.5 kg in discesa a palla? io molto umilmente vi dico che non sono capace.
  2. jacknipper:

    come il target del modello ... o no?
    No, secondo me. Ovvio non è una bici da crono, questo no. Però con quelle ruote, mi sembra eccessivamente sbilanciata sulla sola salita. Intendiamoci, io ho parlato di acquistarla io, quindi parlo dell'uso che ne faccio io. Con le ruote così ci farei una cronoscalata (ammesso che avessi le gambe per farla in maniera decente). Ma per un uso più vario, ritengo delle 40/45 mm più versatili. Ruote che in salita vanno molto bene ma che sono ottime anche magari in gruppo a velocità elevate, visto che io faccio giri con tanta salita, ma anche uscite veloci in gruppo su saliscendi. Del resto, mi pare che anche la maggior parte dei prò non usi delle basso profilo da salita pura. Parlo di quelli che vanno forte in salita ovviamente, non di un Sagàn il cui terreno di caccia è un altro.
Articolo precedente

Remco Evenepoel vince la Volta ao Algarve tra vari record

Articolo successivo

Corse RCS a rischio per il virus

Gli ultimi articoli in News