Nuova Pinarello Dogma F | BDC Mag

Nuova Pinarello Dogma F

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[Comunicato stampa] L’aerodinamica, il peso, la geometria, lo spessore e le forme dei tubi, la scelta della fibra di carbonio: ogni elemento gioca un ruolo fondamentale nella creazione della bici perfetta.Trovare l’equilibrio perfetto è un’arte e a quest’arte PINARELLO ha dedicato anima e corpo per raggiungere la perfezione. La nuova DOGMA F è la massima espressione di questa totale dedizione, la combinazione di ogni nostra esperienza, del nostro gusto, nel nostro istinto, della nostra abilità.

È la bici perfetta per ogni genere di ciclista ed ogni tipo di percorso, perché i veri ciclisti non sono “specializzati”: meritano e cercano una bici che possa salire e scendere con il medesimo stile, attaccare ogni curva e consentire di esprimere ogni singolo WATT fino allo sprint finale. La DOGMA F è disegnata per fare esattamente questo, indipendentemente dalle circostanze.Diversamente da molti altri produttori, PINARELLO non ha mai fatto distinzione tra biciclette aereodinamiche e biciclette destinate alla salita, perché non è con queste modalità che la gente corre in bici nel mondo reale. Che tu sia un ciclista amatore che corre per divertimento o un atleta professionista in un Grand-Tour, ogni volta che esci in bici incontri terreni diversi, e anche la più grande salita viene raggiunta percorrendo dei lunghi tratti in pianura.

 

PERFORMANCE

Disegnando la DOGMA F abbiamo messo al primo posto la guidabilità, come sempre. Frequentemente i marchi di bici focalizzato la loro attenzione sul peso, ma il bilanciamento è errato, e in strada sono la reattività ed il comfort a contare davvero, ben più di qualche grammo in meno. Sì, il kit telaio completo di DOGMA F Disc pesa l’11% in meno della DOGMA F12, ma questo è un successo derivato dalla ricerca costante che nostro ufficio ricerca a e sviluppo dedica all’innovazione, nonché delle nuove tecnologie di produzione quale la stampa 3D per le componenti in titanio.Grazie all’attenzione maniacale dedicata al reggisella, alla serie sterzo, alla forcella ed al manubrio integrato Talon, abbiamo risparmiato ben 265 grammi rispetto alla DOGMA F12, raggiungendo comunque una rigidità nella zona del movimento centrale più elevata del 12% e con una aerodinamica migliorata che consente un prezioso risparmio di potenza.

La più grande dimostrazione della nostra totale devozione alla performance è la nuova forcella ONDA che abbiamo disegnato partendo da zero due volte in modo che sia la versione per freni tradizionali che a disco potessero essere il più veloci possibile. L’abbiamo fatto perché crediamo fermamente che ogni ciclista debba avere il diritto di scegliere che freni utilizzare. La DOGMA F è stata sviluppata con il medesimo rispetto e la stessa attenzione ai dettagli, indipendentemente dal tipo di freno utilizzato. Ciò significa creare due forcelle completamente diverse per due differenti tipologie di freniIl risultato è una PINARELLO più aerodinamica che mai. La resistenza aerodinamica sulla parte anteriore del telaio è praticamente inesistente. Inoltre, grazie all’innovazione derivata direttamente dal Bolide, le “lame” sulla nuova forcella ONDA funzionano come delle vele, favorendo il movimento in condizioni di vento trasversale, effetto ulteriormente amplificato con l’aumentare dell’intensità del vento.Ogni dettaglio della DOGMA F è stato curato per potenziare il flusso d’aria, dal miglioramento della forcella anteriore, che taglia perfettamente l’aria, al nuovo triangolo posteriore, che incanala armoniosamente l’aria sul retro, rendendola, nella versione per freni a disco, il 4.8% più aerodinamica rispetto alla DOGMA F12.

AL LIMITE DEL PESO LEGALE UCI ANCHE CON I FRENI A DISCO

Peso complessivo bici nella configurazione lancio, senza pedali e senza porta borracce: DOGMA F DISC taglia 53 – SRAM RED ETAP AXS – DT SWISS ARC1400 = 6.9kg (senza pedali)DOGMA F DISC taglia 53 – SHIMANO DURACE DI2 (9100) – DT SWISS ARC1400 = 6.8kg (senza pedali)Lo stesso montaggio in versione con freni tradizionali ben al di sotto del limite di peso UCI. UN COMFORT SENZA EGUALINon useremo mai le taglie delle magliette per misurare le nostre bici. Farlo sarebbe un insulto alla nostra tradizione italiana, un affronto all’artigiano che disegna la bici direttamente sul ciclista, esattamente come un sarto prende le misure per realizzare un abito che si adatti perfettamente al suo cliente, come una seconda pelle.Le biciclette più avanzate non sono più costruite su misura, ma grazie alle nostre 11 taglie di telai, 16 di manubrio integrato, e 2 arretramenti diversi di reggisella possiamo garantirti 352 diverse combinazioni per permetterti di trovare la perfetta posizione sulla sella della nostra nuova DOGMA F. Una sensibile differenza, rispetto alle 7 opzioni standard offerte da qualcuno dei nostri competitors.Fin dalle primissime fasi di progettazione, ogni singolo dettaglio della DOGMA F è stato concepito nel suo insieme per preservare le specifiche caratteristiche del telaio, indipendentemente dalla misura. Non ci limitiamo ad allungare o ad accorciare tubi, ma cambiamo gli angoli e rivediamo intere sezioni con un unico obiettivo in mente: essere certi che tutti provino la medesima, unica qualità di performance di DOGMA F.

FIBRA DI CARBONIO AEROSPAZIALE PER PROIETTARTI AL TRAGUARDO

Quando si parla di carbonio, le scelte attualmente disponibili sul mercato sono davvero infinite. E come per tante altre cose nella vita, bisogna sempre considerare l’intramontabile rapporto qualità-prezzo.PINARELLO si posiziona in cima alla classifica in questione, poichè utilizziamo carbonio esclusivamente fornito dal nostro partner Giapponese TORAY, che ci garantisce i suoi prodotti migliori per la DOGMA F: TORAYCA T1100 1K with Nanoalloy Technology. Si tratta della medesima fibra utilizzata nella produzione delle più veloci auto da corsa, nonchè dei più moderni e tecnologicamente avanzati aerei.PENSA ASIMMETRICOOgni PINARELLO è concepita a partire dallo stesso, irrinunciabile principio: l’asimmetria. Questo è il cuore della nostra filosofia produttiva. Perché l’asimmetria? Perché le stesse forze esercitate su una bicicletta sono asimmetriche. Le tue gambe spingono entrambe sui pedali, ma la catena agisce solamente sul lato destro.È quindi ovvio che il telaio debba essere rigorosamente asimmetrico, per permetterti di pedalare in un modo che sia effettivamente simmetrico.

NUMERI:

– 265 GRAMMI (Frame kit completo in taglia 53)+ 12% RIGIDEZZA al movimento centrale+ 3.2% PIÙ AERODINAMICA (F rim vs F12 rim),+ 4.8% PIÙ AERODINAMICA (F disc vs F12 disc)+ 1.3W RISPARMIATI a 40 Km/h / 2.6W RISPARMIATI a 50 Km/h

PERCHÈ NESSUN NUMERO?

Potresti aver notato che abbiamo scelto di rimuovere il numero dal nostro ultimo modello di punta. La scelta di eliminare il codice numerico che ha caratterizzato le nostre migliori biciclette per 7 lunghe generazioni deriva dalla lettura della definizione del termine “DOGMA”.dogma | ˈdɒɡmə | sostantivo maschilePrincipio fondamentale, verità universale e indiscutibile: I dogmi della fede [dal lat. dogma -ătis, gr. δόγμα -ατος «decreto, decisione», der. di δοκέω «mi sembra»]

La DOGMA F di PINARELLO è un’icona assoluta, trascende i numeri e le mere classificazioni. Ha rappresentato un simbolo di eccellenza dal 2000 e continua ad essere il massimo standard della performance ciclistica. Una Dogma è una bici da sogno, indipendentemente dal modello, per questo abbiamo scelto di utilizzare una semplice F come collegamento al passato e simbolo del presente, ma anche per creare un’identità per il futuro.

Commenti

  1. Ser pecora:

    No. Ti bastano per una bassa-media gamma. 105, Ultegra al massimo.
    Io farei una legenda, una sorta di guida all'acquisto ;-)

    Pro da 6 w/kg in su - Top di gamma
    Amatori da 5.5 a 6 w/kg - Bassa Media gamma
    Amatori da 5 a 5.5 w/kg .....continua tu ahahahah
  2. PKMic:

    Beh Van Der Poel se la cava "benino" con una bici che non è senz'altro blasonata come altri marchi... e qualcuno di noi magari non la vorrebbe neanche regalata...

    Gli si è anche rotto il manubrio in una gara ad inizio primavera...

    Più ciofeca di così...
    Infatti. Nella polemica un po' stantia sulle bici degli amatori, si dimentica quanto possa essere differente per un amatore e per un pro il rapporto con la bici.
    Il primo la compra con i propri soldi, la tiene mediamente per qualche anno fino a stabilire spesso un rapporto affettivo, mantenuto con cura. E' evidente che la scelta abbia un significato importante, spesso un valore aggiunto alla stessa attività, come il piacere di un bell'orologio o di un bel vestito, senza compromettere, magari migliorando un po', l'utilizzo.
    Il secondo prende quello che gli passa il team, in funzione degli sponsor. Biciclette che vanno e vengono, sbattute e sostituite, troppo marginali rispetto alla propria prestazione, che è quella che gli procura fama, denaro e carriera. Dischi, rim, forma del telaio, a parlare con un pro ne sa meno di un amatore evoluto. Può interessargli, e molto, la misura, la tipologia della sella, i rapporti, poco conte che si chiami A o B, soprattutto se parliamo di ciclisti che hanno prestazioni superiori del 20-25% rispetto agli altri...
  3. alvan:

    Certi malumori sulle cose (costose) offerte dal mercato sono sempre esistiti. E c'é sempre stato qualcuno che si è creduto più furbo ( o meno fesso ) degli altri. "Chi spende quella cifra non merita quello che ha comprato", "quell'oggetto ha quel prezzo per prendere per c..o gli allocchi che ci cascano", "è una vergogna che tizio abbia comprato quella (auto, bici, etc) per andarci al bar", "io con un quarto del prezzo so comprare una cosa di maggior qualità", "l'ultimo modello è una bufala, quanto era meglio il precedente" (che ovviamente fu definito una bufala al momento della sua presentazione...), etc.
    Un tempo erano discorsi che circolavano tra le persone sedute ai tavolini dei bar.
    Poi è arrivato Internet e la Polizia Morale dei Consumi ha trovato il proprio organo mediatico.
    Come concludere? Che chi è sempre pronto a fare questi commenti spesso immagina di infastidire i propri bersagli...
    E invece non si rende conto che, una volta pagato e portato a casa quell'oggetto, il proprietario può provarne anche un piccolo gusto in più...
    Onestamente io ho sempre goduto quando ho visto che qualcuno poteva avere qualcosa anche migliore della mia (della quale, come acquisto per il quale non avevo fatto debiti e che era il massimo che potevo ragionevolmente permettermi, ero soddisfattissimo, magari sperando di potere, in futuro, fare un ulteriore passo in avanti verso quella cosa migliore della mia).
    C'è sempre qualcosa migliore di quella che si possiede, se si passa il tempo a fare le pulci a quello che non si ha, si vive male...
    Scusate la riflessione personale, ma era solo per condividere il piacere che deriva dalla lettura di commenti di routine...

    P.S. Oggi dal meccanico ho visto preparare un BMC Team Machine SLR da 16.900 euro... Ho provato piacere per il proprietario (che non so se sia Roglic o Peppino il Salumiere) ma non mi è passato per la mente che fosse migliore o peggiore della mia Dogma, o che fosse sprecata nelle sue mani. Un piacere osservarla. E' tutto. gandalf
    E' sempre piacevole leggerTi anche se le rispettive visioni sono un po' distanti.
    Mi sembra (almeno per me) che nessuno imposti il discorso in termini di Polizia Morale dei Consumi.
    Semplicemente la discussione si impostata sui seguenti termini: una bici di gamma altissima che prestazioni o piacere di guida offre in maniera superiore ad una bici di alta gamma?
    Per alta intendo una bici da 5/6/7/8 mila euro ed altissima una dai 9 mila euro in su (tanto per dare degli ordini di grandezza).
    E soprattutto una bici di altissima (ma a questo punto anche di alta) gamma, è pensata per l'amatore medio in là con gli anni e/o anche con i chili?
    O magari, per chi come me non è troppo in là con gli anni e nemmeno con i chili (nel senso che sono asciutto e non magro), ma che non esce con il coltello tra i denti e deve arrivare primo o rispettare delle tabelle.
    Non è magari una bici per un giovane di 20/35 anni che di professione fa il ciclista, e che alla fine del giro vede sul suo computerino, o forse meglio dire sui vari programmi, una media oraria ed una Vam nemmeno commisurabile con quella del predetto amatore?
    Ben vengano, come già detto, gli amatori che acquistano superbici perchè fanno girare il sistema ed il mercato, perchè le loro precedenti e future bici entreranno prima o poi nel circuito dell'usato, soddisfando chi non può/vuole pagare molti soldi per comprarsi l'ultimo modello.
    In pratica, nessuno discute il piacere di scegliere e possedere la migliore bici per noi (la valutazione è soggettiva) ma l'utilità pratica che questo bene molto costoso ha nelle prestazioni.
    Legittimo affermare che il piacere del possesso e della visione sia superiore a quello delle prestazioni.
    Ma dobbiamo essere onesti ed ammetterlo.
    Io ho acquistato e acquisterò il massimo che sarò disposto a spendere in quel preciso momento storico, ma sono consapevole che le mie prestazioni saranno uguali. Ma sarò appagato ogni volta che aprirò la porta del garage. E questo per un amatore è uno stimolo assolutamente da non trascurare. Se almeno dobbiamo fare fatica, facciamolo con una bici che ci piace.

    p.s. La BMC Team Machine SRL da 16.900 euro sospetto che sia di Peppino il Salumiere. E sinceramente mi sto interrogando su che componenti una bici possa avere per raggiungere quel prezzo. Che sono quasi € 6.000 rispettivamente per telaio (latamente inteso), ruote e cambio. Qualcosa non quadra.
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