Orbea comunica aumento di prezzi | BDC Mag

Orbea comunica aumento di prezzi

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[Comunicato stampa] Il 2020 è stato un anno di sfide e nel 2021 dovremo continuare a superare difficoltà.

Negli ultimi mesi, in Orbea stiamo subendo un incremento dei costi logistici da parte dei nostri fornitori, che in alcuni casi hanno moltiplicato per otto il prezzo precedente. Inoltre, stanno aumentando i prezzi in origine e ciò, insieme all’esaurimento dello stock e all’interruzione della catena di fornitura, ci ha portato a una situazione insostenibile.

Per questo motivo, benché fino ad oggi Orbea abbia cercato di far fronte a tali incrementi, è giunto il momento in cui non ci è più possibile continuare a farlo. Siamo, quindi, costretti ad aumentare le nostre tariffe di vendita al pubblico per adattarci a questo nuovo panorama.

È stata una decisione difficile per Orbea, viste le conseguenze che sappiamo cosa significhino per i nostri distributori e per la comunità di consumatori che hanno fiducia nel nostro marchio, e comprendiamo la situazione.

Per questo, da Orbea abbiamo adottato delle misure per aiutare i nostri distributori e clienti:

Non incrementeremo il prezzo delle biciclette che i rivenditori sono in attesa di ricevere e per le quali hanno fornito identificazione del relativo acquirente. In tal modo, manterremo la tariffa indipendentemente dal momento della consegna del prodotto.

La nuova tariffa di vendita al pubblico sarà effettiva il 16 febbraio.

Stiamo adottando delle misure inedite nel settore della bicicletta, per cercare di mantenere le condizioni che applichiamo alla nostra rete vendita e agli utenti. Il nostro impegno nei confronti dei rivenditori è più forte che mai e continueremo a essere al loro fianco per aiutarli a crescere.

Commenti

  1. Lo scorso anno le case ed i negozi hanno venduto pure i trabiccoli che nessuno voleva: mica ci si aspetterà che nessuno sfrutti il momento....e del resto quando anche il ciclista da ragione al venditore/casa costruttrice non ne esce nulla di buono.
    Fa bene chi può permettersi di stare al gioco.
  2. Si ma se tutte le volte che aumenta qualcosa aumentiamo il prezzo di listino del prodotto in causa, e magari ci sbattiamo un bel 10%, una bottiglia di coca cola la facciamo pagare più di un barile di petrolio.
    Sarò sfigato io che sono capitato nell'azienda in cui si lavora sulla produttività e sui tagli per mantenere il prezzo inalterato.... o voi credete alle favole.
  3. bradipus:

    Spesso parliamo di Cina come fosse un paese come quelli che conosciamo, tipo il nostro, con qualche decina di milioni di abitanti... ma la Cina ha le dimensioni di un continente! Ha un miliardo e mezzo di abitanti, quasi ventiquattro volte l'Italia, più di tre volte l'Unione Europea.
    In questo 'continente' ci trovi tutto e il contrario di tutto, dalle produzioni di bassa qualità a quelle top, una frase come quella che ho quotato è banalizzare una realtà estremamente grande, varia e complessa che forse conosciamo troppo poco.

    Per raccontare un aneddoto, un mio amico torinese ha il figlio (architetto) che lavora da anni a Shanghai. Un bel giorno il figlio telefona al mio amico dicendo "volevo avvisarti che mi sono rotto un braccio giocando a basket".
    Il mio amico subito si allarma e telefona ad un suo conoscente ortopedico (lui lavora nel settore sanitario) per vedere di farlo rimpatriare e curarlo in Italia. Risposta dell'ortopedico: "lascialo là, ci sono molte più probabilità che lo curino meglio là che qua".
    Non ho detto che sia un paese arretrato, anzi è più avanzato di molti paesi europei in tanti temi. Anche io sarei rimasto lì a farmi sistemare il braccio.
    Per quanto riguarda il mercato consumer (altra cosa sono le infrastrutture, giusto per fare un esempio di eccellenza mondiale) la scelta è stata quella. Grandi produzioni, spesso sovraproduzioni, manodopera a basso costo, qualità discutibile.
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