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Pedali, sgancio rapido e non… una carrellata sulla manutenzione, 2ª parte

Bentornati nel Tech-corner, questa é la seconda parte del precedente articolo sulla manutenzione dei pedali.
Molto probabilmente seguirà un articolo sulle tacchette per pedali a sgancio rapido (posizionamento, manutenzione, rimozione, etc); ma non a breve, visto che non ho ancora tutte le foto che mi occorrono.

Faccio notare che il precedente articolo é stato completato con le foto e descrizione dei pedali Time tipo Impact, Rxs ed I-Clic

Partiamo quindi con la seconda parte:

  • pedali con cuscinetti misti ed asse non a cartuccia (Speedplay, Time Alium ed atb/city buona qualità)
  • pedali con cuscinetti su sfere libere e non a cartuccia (“vecchio tipo” MKS, etc)
  • ripasso del filetto pedivella
  • riparazione di un filetto pedivella danneggiato
  • rimozione di pedali particolarmente ostici

.

Pedali con cuscinetti misti ed asse non a cartuccia (Speedplay, Time Alium ed atb/city buona qualità)

Questa é una tipologia di pedali interessante, poiché ci consente di mettere in evidenza diverse soluzioni costruttive.
Il fatto che alcuni costruttori non scelgano di usare un asse a cartuccia puó essre dettato da diversi motivi, tra i quali vi é sicuramente una voluta razionalizzazione del progetto intero del pedale e/o di ridurre al minimo i componenti.
Prendiamo due casi molto diversi: dei comuni pedali “MTB” di fascia medio-bassa, e dei pedali Speedplay Zero o X2 e dei pedali Time Atac da Mtb.
Entrambi hanno diversi tipi di cuscinetti, i quali sono parte integrante del corpo del pedale, lasciando cosí l’asse alla sua mera funzione di perno, quando questo viene estratto.
Se nei pedali di fascia medio-economica questo é voluto per semplificare il numero di componenti ed il loro assemblaggio in fabbrica; in pedali come gli Speedplay si é andati a cercare il massimo della leggerezza ed il minimo dell’ingombro.

Pedali con gabbia esterna tipo Atb/city:

In questo pedale notiamo una disposizione atipica dei cuscinetti: boccola sul lato interno (pedivella) e piccolo cuscinetto a cartuccia sul lato esterno. Nella maggior parte dei casi, le parti non sono sostituibili, il che ci fa capire come siano stati progettati con l’intento di essere utilizzati su bici ad uso ricreativo, che non faranno certo 10.000km all’anno.
Va comunque detto che la durata di questi pedali é buona e possono durare diversi anni di utilizzo “medio”, va tenuta in conto l’assenza di manutenzione.

Spesso in questi pedali vi é un cappuccio che viene coperto dalla gabbia, se smontabile raccomando di pulire con un piccolo punteruolo, chiodo o ago, le sedi delle brugole(viti, in modo che la chiave/cacciavite possa entrare fino in fondo per non arrotondare la sede.

Attenzione che la brugola/cacciavite entri fino in fondo nelle sedi!

Il cappuccio esterno puó anche essere a brugola…

Teniamo fermo l’asse con la chiave da 15 (o brugola) mentre si rimuove il dado di ritenuta dell’asse

Estraiamo ora l’asse: questo é perfettamente pulito, non dobbiamo fare nulla. Se fosse stata riscontrata contaminazione da sporco, si sarebbe dovuto pulire la boccola e l’asse, piú il parapolvere sul lato interno ed i cappucci, seguito da completo reingrassaggio

Andremo a rimontare nell’ordine inverso, non forzate le brugole della gabbia, ma una goccia di frenafiletti medio non puó far che bene.

Pedali speedplay:

I pedali della americana Speedplay sono (praticamente tutti) caratterizzati da una ridotta distanza tra superficie di appoggio e centro dell’asse. Per fare questo, in fase di progettazione sono stati scelti dei cuscinetti che avessero il minor diametro possibile.
Abbiamo quindi che nei modelli Zero, Light, X series, Frog, sul lato interno (pedivella) un cuscinetto a rullini che a parità di diametro puó gestire dei carichi piú elevati, mentre sul leato esterno vi sono due micro-cuscinetti a sfere con codice #.

In evidenza i due tipi di cuscinetti tra lato interno e lato esterno (immagine per cortesia di Speedplay)

Se i due cuscinetti a sfere sono del tipo a cartuccia sostituibili, cosí non é per il cuscinetto a rullini che invece é modellato all’interno del corpo in materiale composito. Per ovviare a ció infatti gli ingegneri di Speedplay hanno realizzato un sistema che consente un ingrassaggio veloce e preciso dei cuscinetti, che va a “spurgare” il grasso vecchio tramite l’inserimento di grasso in pressione; questo semplifica notevolmente la manutenzione e -se eseguito regolarmente in base al chilometraggio ed alle condizioni meteorologiche- consente di avere una durata dei cuscinetti molto buona considerate le dimensioni davvero ridotte.

Per ottenere la massima durata occorre quindi pulire regolarmente l’asse sul lato pedivella, in modo che sporco ed impurità non entrino nei cuscinetto a rullini.
Inoltre, variabile in base al chilometraggio e le condizioni meteo in cui si corre, é necessario ingrassare i pedali. L’operazione é molto facile e richiede una pistola ingrassatrice di buona qualità (Weldtite e Finish Line ne fanno una di buon rapporto Q/P).
Per fare ció bisogna svitare la piccola vite a croce sul lato esterno (attenzione a non perderla!), quindi verificare che il cappuccio in plastica stia ben pressato in sede, visto che la pressione del grasso potrebbe farlo uscire.

É necessario tenere la pistola ingrassatrice ben premuta in modo da evitare che il grasso vada fuori!

Notare il grasso vecchio che fuoriesce dal lato opposto. In questo caso é di colore nero, non vi sono state contaminazioni.

Notare la freccia arancione: il cappuccio esterno é stato spostato dalla pressione del grasso, andrà spinto nuovamente in sede con un mazzuolo di plastica

Se abbiamo tardato con la manutenzione, o i cuscinetti cominciano ad essere “ruvidi”, allora vanno sostituiti.
Svitiamo la vite ed estraiamo il cappuccio esterno, uno nuovo é compreso nel kit dei cuscinetti (insieme ad una nuova vitina)

In evidenza la clip che andrà rimossa, ed il bullone Torx20 che fa da ritegno per l’asse

Una volta estratto l’asse, vanno spinti fuori i cuscinetti sul lato esterno, si puó usare anche una brugola 6mm od un cacciavite: i vecchi cuscinetti vanno buttati e non vi é rischio di rovinare il corpo.
Quindi andrà pulito l’asse ed il cuscinetto a rullini lavato con sgrassante e poi soffiato con il compressore; a questo punto pressiamo i nuovi cuscinetti (con una chiave a tubo da 10mm in modo da premere sul bordo esterno del cuscinetto), e seguito da una abbondate ingrassata sull’asse ed il cuscinetto a rullini. La clip é meglio che stia nuovamente in posizione prima di reinserire l’asse.
É bene proteggere il filetto per il bulloncino Torx di ritegno con un pezzetto di carta che poi andrà rimosso: il bulloncino ha la Loctite sul filetto, e meno grasso gli facciamo vedere, meglio é.

Come concetto sono simili i Time ATAC da Mtb, i quali a differenza dei fratelli per BDC tipo gli RXS, I-Clic o Impact; non hanno un cuscinetto sull’asse, quindi non li consideriamo “a cartuccia”.
A differenza degli speedplay, il cuscinetto interno é una boccola autolubrificante (LSL) mentre quello esterno é un micro-cuscinetto a cartuccia.
La manutenzione ordinaria é quella di pulire la zona dell’asse sul lato pedivella; ed a seconda del chilometraggio, estrarre l’asse e pulire+reingrassare.

Attenzione al tappo esterno: tiene l’asse in posizione di battuta corretta (fa da spaziatore), va estratto con delle pinze a becchi molto sottili, di norma non é duro da svitare

In evidenza il dado da 10mm con filetto autobloccante

Quí vi é stata contaminazione da sporco, ma non in maniera grave: bisogna agire subito

Va sgrassata la boccola e l’asse, quest’ultimo potrà essere lucidato con Sidol o simile pasta lucidante (non pasta “abrasiva”!). É importante pulire anche il parapolvere, quindi reingrassare abbondantemente l’asse e reinserirlo, il dado di ritegno 10mm va stretto saldamente ma non troppo forte (6-7Nm).
É importante tenere pulita la zona del filetto per il cappuccio esterno: due gocce di Loctite medio-blando sono caldamente raccomandate

Passiamo ora ai pedali con cuscinetti su sfere libere e non a cartuccia.

Questa é una categoria di pedali molto piú “tradizionale”, scordatevi cuscinetti a cartuccia, boccole autolubrificanti etc; quí si va con sfere libere su un asse che si registra con coni e controdadi.
Attualmente é una tecnologia in disuso, gli unici pedali di livello decente che usano questo sistema sono i giapponesi MKS di medio-basso livello.
Molti di questi pedali non hanno una efficace sigillatura contro l’ingresso dello sporco; a meno che non si debba fare manutenzione a dei pedali di alto livello (Campagnolo classici, Suntour, etc.) per brevità mi limiteró ad illustrare un ingrassaggio e registrazione veloce. Una completa revisione di pedali di alto livello presuppone l’uso di atrezzi specifici: il cappuccio esterno é spesso zigrinato ed occorre una chiave specifica per aprirlo, inoltre occorre avere le apposite chiavi a tubo sottili per registrare il cono e controdado.
Andremo a vedere un comune pedale MKS, di qualità buona ma che va tenuto d’occhio per i motivi di sopra: ingresso di sporco, lubrificazione, regolazione del gioco.

Le chiavi apposite per aprire il cappuccio esterno, ve ne sono per ogni marca…

Ma con cautela si puó usare una pinza ben avvolta con della stoffa consistente (io uso del nastro paranipple Velox che é ben spesso)

Attenzione alla gabbia!

La pistola ingrassatrice aiuta non poco

Dal lato pedivella possiamo sollevare la guarnizione in plastica ed iniettare il grasso, lo spazio é poco ma volendo si puó avvolgere uno straccio e pressarlo intorno alla fessura, e sollevare solo un piccolo tratto in cui andremo a “sparare” il grasso che cosí facendo non potrà fuoriuscire dai bordi

Per aggiustare i coni si possono anche usare, con cautela, delle pinze a becchi curvi. Ovviamente non é facile e non si arriva a stringere come si dovrebbe, ma se fatto bene diventa sufficiente per un intervallo di manutenzione “ordinaria”

Parliamo ora di come ripassare o riparare il filetto delle pedivelle:

Questo pedale é stato particolarmente ostico da rimuovere, notiamo che nel filetto la parte verso il pedale presenta segni di ossidazione

Per evitare di bestemmiare anche la prossima volta, é bene ripassare il filetto con l’apposito maschio: questa é una pedivella Sinistra ed il maschio é 9/16″x24TPI L/H (filetto sinistrorso)

Notiamo che sul maschio c’é del rimasuglio non solo di olio da taglio, ma piú che altro “sporcizia”, il filetto (non la parte esterna) é nettamente piú pulito

E’ possibile riparare il filetto rovinato delle pedivelle con delle boccole filettate a misura.
Le boccole sono degli inserti con una filettatura interna ed esterna, che vanno inseriti nel foro del pedale, previa fresatura più larga e filettatura; a differenza degli Elicoidi vanno fermate con un Bloccafiletti.

Ecco cosa succede quando i pedali non vengono stretti in maniera corretta:

Andiamo quindi a maschiare la pedivella

La boccola va inserita dal lato interno, e fermata con frenafiletti forte (Loctite272 o 273)

Ovviamente tale operazione va fatta solamente su pedivelle in alluminio, sconsigliarei vivamente di farla in pedivelle in carbonio, nelle quali il filetot per i pedali é ricavato da un inserto in alluminio co-modellato nella matrice in carbonio: vi é un concreto rischio che tale interto si stacchi o si disallinei.
Quando fatto su pedivelle in alluminio la reistenza é buona, non al 100% come l’originale ma fermo restando che la pedivella da riparare sia di una certa qualità, non si hanno sivtamenti né cedimenti del filetto.

….ed anche per questa volta é tutto!
Ovviamente consigli e critiche costruttive sono sempre ben accetti. Grazie, ed a presto!

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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