Un grande festival popolare, con la gente a riempire le colorate strade di Bergen, sede dei mondiali di ciclismo 2017 rendendolo un successo di visitatori e pubblico. Ma non è bastato ad evitare la bancarotta dichiarata oggi in tribunale per la società organizzatrice Bergen 2017 AS, che ha presentato un debito di 70-80 milioni corone (8 milioni di euro circa) verso 80 creditori, che ora rimarranno a bocca asciutta. Come era già successo per Possibility SA, uno dei maggiori creditori dell’organizzazione, già in bancarotta lo scorso mese.
Tra le cause un budget finale che ha ecceduto di molto le previsioni di spesa, secondo un quotidiano norvegese si parla di 20 milioni di euro invece che i 14 preventivati. Secondo Mona Hellesnes, a capo dell’organizzazione, molto dovuto alle spese per la sicurezza privata e non per la paura di attentati ed alla debolezza della corona norvegese su Euro e Franco Svizzero, questo in particolare si è riflettuto negativamente nel non aver pagato subito i 7 milioni di fee all’UCI per l’assegnazione dell’evento, e che sono diventati quindi 15. Soldi che ora mancano nelle casse della federazione norvegese, altro creditore, cosi come comune e regione. Anche lo stato dopo aver versato 52 milioni di corone (12 in più del preventivato) ha chiuso i cordoni della borsa.
Nemmeno un’iniziativa di crowdfunding di tifosi è servito ad evitare l’epilogo di questo successo/insuccesso.