Il quotidiano Monaco-Matin da oggi notizia della condanna per il campione slovacco Peter Sagan a 5000eu, più una multa di 100eu della corte criminale, e 1500eu da pagare per la parte civile per un fatto risalente al 25 aprile scorso.
Sagan secondo il quotidiano sarebbe stato fermato in auto, guidata da suo fratello Jurai, da una pattuglia a Monaco verso le 00.30 del 25 aprile scorso (due giorni prima del prologo al Romandia) per aver violato il coprifuoco imposto dalla pandemia. Sagan però si sarebbe rifiutato di scendere dal veicolo ribellandosi alla decisione di estrarlo sino al punto da ferire ad una mano un sergente, lesione che poi ha richiesto due giorni di prognosi.
L’avvocato di Sagan da la sua versione: “Nessun disturbo all’ordine pubblico. Per diverse ore il nostro assistito è rimasto senza avvocato. I fatti gli sono stati notificati due ore e mezza dopo il suo arresto. Mettete da parte il suo atteggiamento aggressivo e arrogante. Stava tornando a casa e si è arrabbiato quando hanno cercato di portarlo all’ospedale di Monaco“.
Obiezioni rifiutate dal tribunale che ha motivato: “Ascoltato in custodia della polizia, non aveva più alcun ricordo di quanto era accaduto e si è scusato per questo. Ha giustificato questa rabbia con la paura che sarebbe stato costretto a farsi vaccinare. Infine, era chiaro che il motivo di tutti questi problemi era legato all’eccessivo consumo di alcol a cui non è abituato”.
Il rappresentante della Procura generale ha preferito definire questo comportamento “come del tutto eccezionale, da trattare con clemenza o esemplarità. Pronuncerà una multa decisa, non proporzionata al reddito, ma ai fatti: 2.000 euro“.
In udienza Sagan ha dichiarato uno stipendio annuo “di appena” 450.000 euro. Sagan aveva contratto la covid-19 a febbraio.
Insomma, poteva andargli peggio al “bomber”, poteva essere vaccinato…
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