Peter Sagan in Bike Park | BDC Mag

Peter Sagan in Bike Park

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Peter Sagan proviene dalla mountain bike, ma nell’ultimo decennio lo si è visto più che altro in sella alla sua bici da corsa. Ogni tanto però si diverte ancora come un vero biker. Eccolo qui nel bike park di Andorra.

 

Commenti

  1. E' stata solo detta la verità, nulla di più. Però comanda il Dio denaro: non importa cos'è, l'importante è che renda!
    Nel calcio gli insulti formali all'arbitro, sono nati in terza categoria o nelle serie alte che vengono trasmesse in tv?
    L'emulazione dei motocicisti professionisti (massimo rispetto a quelli con mezzi granturismo), su strade pubbliche ha qualche nesso o meno con la divulgazione di certe prestazioni mandate in onda?
    Lo stesso Schumacher, intervistato disse che la Formula Uno non era granchè educativa, perchè gli appassionati non ponevano confine fra sport televisivo da vedere solamente ed emulazioni su libera strada. Lui ci doveva lavorare, ma non augurava che i suoi figli lo seguissero. Sperava giocassero a golf, invece il figlio maggiore non l'ha accontentato!!
    Pure nel ciclismo è così. Inutile negarlo. Ho fatto esempi anche prima, che sono anche sulla bocca dei bambini.
    Poi il fatto che nelle gare non rispettino le rotonde o non vadano in fila indiana, cosa c'entra, se le strade sono chiuse? Però come diceva Schumacher, manca la linea di confine, fra il vedere-gustare ed il fare.
    Non mi sembra il caso di scomodare la maratona, il quartetto su pista, ne di fare riferimento alle due babbione televisive, la cui meritocrazia ed utilità pubblica è pari a quella della forchetta nel brodo.
  2. Ma insomma alla fine @Krono cosa vai cercando? Hai iniziato il tuo intervento parlando di escursionisti...che nel bike park non ci sono. Di terreno rovinato..... che nel Bike Park viene sistemato, sennò chi ne usufruisce non ci va più. E' evidente che non solo non hai letto l'articolo che parlava chiaramente di Bike Park, ma ti è stato spiegato il contesto ed è evidente che non hai la minima idea di come funziona. Nulla di male, ma ora spostare il discorso su Schumacher o sul calcio professionistico, appare un chiaro tentativo di spostare il tiro da una fregnaccia detta a proposito di una cosa che non si conosce, per buttarla in caciara.
    Il Bike park è solo un modo ricreativo in maniera sana per alcuni (al netto di qualche osso rotto) e per far funzionare anche quando non c'è neve delle strutture già create per altre ragioni. E' lavoro per molti e divertimento più o meno sano, per alcuni altri. Non farci la Greta Thunberg perchè in quel caso ci vuole coerenza e fare vita ascetica in una grotta. Niente elettricità in casa perchè deturpa il paesaggio, niente riscaldamenti perchè inquinano, niente giri in bici in montagna perchè quelle strade sono il demonio che ha estirpato alberi, niente di tutto quello che ci circonda perchè fatto col petrolio simbolo del male ecc.ecc.
  3. Tornando a Sagan... mi fa strano vederlo scendere senza alcuna protezione: ginocchiere, gomitiere, pettorina, mentoniera casco... In pratica è vestito da pronto gara cross_country se non fosse per la sacca idrica. Io quando vado in giro sui tracks di casa vedo quelli che sfrecciano alla velocità del video vestiti come tartarughe ninja... E non sbagliano perché per quanto tu possa essere bravo il colpo di sfiga è sempre in agguato... Non comprendo un pro che deve vivere del suo lavoro mettere a rischio così la sua prox stagione... a meno che non ci sia una prox stagione ed allora tutto si spiega...
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