Peter Sagan in Bike Park

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Peter Sagan proviene dalla mountain bike, ma nell’ultimo decennio lo si è visto più che altro in sella alla sua bici da corsa. Ogni tanto però si diverte ancora come un vero biker. Eccolo qui nel bike park di Andorra.

 

Commenti

  1. Ma insomma alla fine @Krono cosa vai cercando? Hai iniziato il tuo intervento parlando di escursionisti...che nel bike park non ci sono. Di terreno rovinato..... che nel Bike Park viene sistemato, sennò chi ne usufruisce non ci va più. E' evidente che non solo non hai letto l'articolo che parlava chiaramente di Bike Park, ma ti è stato spiegato il contesto ed è evidente che non hai la minima idea di come funziona. Nulla di male, ma ora spostare il discorso su Schumacher o sul calcio professionistico, appare un chiaro tentativo di spostare il tiro da una fregnaccia detta a proposito di una cosa che non si conosce, per buttarla in caciara.
    Il Bike park è solo un modo ricreativo in maniera sana per alcuni (al netto di qualche osso rotto) e per far funzionare anche quando non c'è neve delle strutture già create per altre ragioni. E' lavoro per molti e divertimento più o meno sano, per alcuni altri. Non farci la Greta Thunberg perchè in quel caso ci vuole coerenza e fare vita ascetica in una grotta. Niente elettricità in casa perchè deturpa il paesaggio, niente riscaldamenti perchè inquinano, niente giri in bici in montagna perchè quelle strade sono il demonio che ha estirpato alberi, niente di tutto quello che ci circonda perchè fatto col petrolio simbolo del male ecc.ecc.
  2. samuelgol:

    Mi auguro che tu in bici (se ci vai) non percorra mai strade e stradine di montagna, ma solo strade preferibilmente sterrate e naturali in mezzo al nulla. Le strade di montagna sono una violenza alla natura, sono alberi spiantati, radici escoriate e scalzate ecc.ecc.ecc.
    Nonché tutte le nostre città/paesi in cui viviamo, relative infrastrutture ed il 99% delle nostre attività lavorative occupano spazi 'rubati' a madre natura...
    Direi che il suo discorso utopisticamente è sensato, ma o ci trasformiamo tutti nel barone rampante oppure rimane una splendida utopia.
  3. Krono:

    Se si vogliono scambiare opinioni, non c'è problema. Mi sono inserito in questo tema per questo. Ognuno tenga le proprie, confrontandole ed esponendole, chi da un punto di vista naturale-ambientale, chi da quello prevalentemente utilizzativo ad uso sport. Non ammetto i ripetitivi, manco fossi lento di comprendonio e nemmeno le frasi in grassetto. Che sia un parco manutenuto è stato detto già tre volte e non vorrei si ingranasse la quarta. Dubito fortemente sull'uso del termine manutenuto, perchè fino ad oggi non conosco nessuno, che riporta a monte il terreno trasportato a valle, che sana le ferite alle radici, escoriate e scalzate e via dicendo.
    Il bosco non parla, non piange, non reagisce alle violenze. Se ne avesse facoltà si farebbe sentire a modo.
    la tua casa sorge su un terreno bonificato e spianato nonchè scavato dalle forze della natura che hanno prodotto grazie a secoli di piogge e smottamenti una porzione perfettamente edificabile e impermeabilizzata pronta per la costruzione delle fondamenta, le strade su cui ti sposti tutti i giorni idem, sorte dalle radici dell'albero di bitume che altrimenti stuprato piangerebbe.
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