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Pirelli P Zero Race 150°, il pneumatico che celebra i 150 anni dell’azienda

Pirelli presenta P Zero Race 150° [Comunicato stampa]
Con la fine del Giro d’Italia arriva sul mercato P ZERO Race 150°, pneumatico Made in Italy in versione speciale con livrea oro per celebrare i 150 anni di storia di Pirelli.

Pirelli lancia P ZERO Race 150°, una versione speciale del copertoncino da corsa dedicato ai 150 anni dellíazienda, che proprio con un pneumatico da bici iniziò la sua produzione di gomme. Il pneumatico celebrativo ha debuttato sulle bici del team World Tour Trek-Segafredo durante il Giro díItalia appena concluso.

P ZERO Race 150° è un clincher all-round adatto sia a lunghe sessioni di allenamento sia alla competizione. Offre leggerezza, grande scorrevolezza e tenuta di strada grazie anche alla speciale mescola SmartEVO. Formulato con una miscela ternaria di polimeri con caratteristiche di comportamento “intelligenti”, il materiale permette un’ottima tenuta su asciutto e bagnato e una resistenza al rotolamento molto bassa. La carcassa in nylon da 120 TPI è protetta dalla tecnologia TechBELT Road, che migliora la resistenza alle forature senza appesantire il pneumatico.

Il P ZERO Race 150° è Made in Italy: viene infatti prodotto nel rinnovato stabilimento Pirelli di Bollate, vicino a Milano. Offre tutte le apprezzate caratteristiche del P ZERO Race originale, un best-seller della casa milanese, abbellito da un’esclusiva livrea color oro, dal logo P Lunga 150° e dal packaging dedicato, ed è disponibile nelle misure 26-622 e 28-622.

Il primo pneumatico Pirelli? Era per la bici

Sono oltre 110 gli anni di successi e di storia sportiva di Pirelli, ma quello con la bici è il legame più antico della casa di Bicocca con lo sport, come testimonia il ricco archivio di materiali storici, bozzetti, fotografie e audiovisivi conservati e valorizzati dalla Fondazione Pirelli che documentano questa lunga storia d’impresa.

La Pirelli & C. viene fondata a Milano, nel 1872, dall’ingegner Giovanni Battista Pirelli, per produrre articoli tecnici in caucciù: tele gommate, cinghie di trasmissione, raccordi e manicotti. Nel 1890 Pirelli decide di mettere a frutto questo know-how per sviluppare un nuovo manufatto: la sua prima gomma da bicicletta, di fatto, il primo pneumatico prodotto dall’azienda, che in seguito entrerà nel settore moto e poi auto.

Nel 1895 si svolge la “Milano-Cremona-Brescia-Milano”, e per l’occasione viene pubblicizzato un nuovo pneumatico Pirelli per bicicletta da corsa, il “Tipo Milano”.

Al tempo i pneumatici erano, ancora più di oggi, un elemento cruciale nelle corse ciclistiche, il componente tecnico decisivo. Le gare si svolgevano su una grande varietà di superfici stradali, per lo più irregolari e sconnesse: i pneumatici e le rispettive camere d’aria diventavano alleati e compagni preziosi dei ciclisti, che se li avvolgevano attorno al corpo con cura e li manutenevano con grande attenzione.

Già nel 1899 un catalogo Pirelli mostra un’ampia scelta di gomme da bici con camera d’aria, da viaggio e da corsa, oltre ad accessori da bicicletta quali manubri, pedali e freni.

Tuttavia, il nome di Pirelli si lega indissolubilmente alla storia del ciclismo durante il primo Giro d’Italia del 1909. Per l’occasione Pirelli fa stampare anche una cartolina celebrativa, con gli pneumatici Pirelli. Durante quel primo Giro, trenta dei quarantanove ciclisti che raggiungono il traguardo montano pneumatici Pirelli.

Da quel momento le gomme Pirelli diventano la scelta di grandi nomi del ciclismo di tutti i tempi come Ottavio Bottecchia, Alfredo Binda, Learco Guerra, Gino Bartali e Fausto Coppi, per citarne alcuni.

Nel 1932, su bici Bianchi, Alfredo Bovet vince la XXV Milano-Sanremo e l’allora direttore generale Edoardo Bianchi spedisce una lettera alla Società Italiana Pirelli, congratulandosi per le performance dei suoi tubolari.

Nel 1949 si svolge il primo Gran Premio Pirelli, gara dilettantistica che offriva al tempo il più alto montepremi. Creata da Arturo Pozzo insieme ad Alfredo Binda, questa prestigiosa corsa annuale per dilettanti permetteva a molti talenti del ciclismo di essere scoperti e poi diventare professionisti.

Nel 1953 Fausto Coppi, con maglia Bianchi-Pirelli, vince il suo quinto (e ultimo) Giro d’Italia montando i nuovissimi “Specialissimi Corsa” di Pirelli.

Nel corso degli anni, la gamma si amplia e si specializza con modelli che rispondono a sempre nuove destinazioni díuso fino al 1992, anno in cui esce sul mercato l’ultima produzione di pneumatici da bicicletta marchiati Pirelli. L’azienda rientra nel mercato delle due ruote a pedali, con il lancio dell’ormai celebre P ZERO, nel 2017.

Oggi come allora, il logo con la caratteristica “P lunga” è tornato sulle bici dei più grandi ciclisti del momento. Fu l’emblema di uomini, squadre e imprese che hanno fatto la storia del secondo sport più popolare d’Italia dopo il calcio: Ottavio Bottecchia, il primo asso degli anni ’20, Alfredo Binda, Learco Guerra, la squadra di Legnano, Gino Bartali e Fausto Coppi, la squadra Bianchi, i primi campionati del mondo, il Giro e il Tour de France, le classiche su strada e su pista. Oggi è la scelta di team ciclistici World Tour del calibro di Trek-Segafredo, dell’UAE Team Emirates e dell’AG2R Citröen, oltre che del team factory MTB Wilier Triestina-Pirelli e della squadra DH Canyon CLLCTV Pirelli.

Nel 2022 Pirelli ha annunciato ufficialmente la ripresa della produzione di gomme da bici in Italia grazie al rinnovato stabilimento di Bollate, dove vengono realizzati i modelli più prestazionali della gamma, tra i quali il pneumatico celebrativo P ZERO Race 150°.

Pirelli: passione su due ruote from Fondazione Pirelli on Vimeo.

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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