Pogačar risponde alla Jumbo sulla prestazione alla crono del Tour | BDC Mag

Pogačar risponde alla Jumbo sulla prestazione alla crono del Tour

/
120

Molto tranquillamente Tadej Pogačar ha risposto ai dubbi dei corridori della Jumbo-Visma sulla sua prestazione alla cronometro edl Tour de France di la Planche des Belles Filles sollevati nel documentario “codice giallo” di cui avevamo già parlato.

Il giovane campione sloveno ha risposto alle domande durante la recente presentazione della sua squadra, la UAE-Emirates: “la mia prestazione forse era inaspettata, ma non ha niente di incredibile. Si sono espressi a caldo, sicuramente con la delusione di vedersi sfuggire la vittoria così vicini a Parigi. Bisogna guardare le cose nella loro globalità. Ho avuto una grande giornata, che avevo preparato nel modo migliore possibile, abbiamo fatto un cambio bici molto veloce, non abbiamo lasciato niente al caso. Non voglio esprimermi sl modo di correre di Primoz e della sua squadra e non sono io a dover dire che mi hanno sottovalutato“.

Pogačar ha espresso nell’occasione la volontà di difendere il titolo al Tour dopo le classiche delle Ardenne ed il Dauphiné, e correre poi anche la Vuelta.

Commenti

  1. mikimetal91:

    non capisco se chi dice " la VAM è alta perchè la salita era breve" ci è o ci fa.
    la crono è durata 55 minuti, praticamente un'ora, e nel tratto in piano hanno spinto tanto quanto in salita.
    E' stato uno sforzo di un'ora, sul quale hanno tenuto tot. W/kg che, nella salita, hanno portato ad una tot. VAM, fine.
    NON è stato uno sforzo di 16 minuti, NON sono partiti freschi dall'attacco della salita quindi il discorso "è una salita breve" NON regge.
    Siamo tornati ai livelli prestazionali pre-passaporto biologico post- limite del 50% di ematocrito, diciamo anni 2000-2007, non ancora ai petardi degli anni '90 ma se il movimento continuerà a non voler vedere ci arriveremo
    non sono tanto sicuro di quel che affermi
    andare a tutta in salita paga molto di più che andare a tutta in piana. rispetto ad uno sforzo in soglia o vicino alla soglia.
    quindi uno con un po' di testa 2 conti se li fa e dosa lo sforzo.
    io nel mio piccolo me li farei.
  2. longjnes:

    non sono tanto sicuro di quel che affermi
    andare a tutta in salita paga molto di più che andare a tutta in piana. rispetto ad uno sforzo in soglia o vicino alla soglia.
    quindi uno con un po' di testa 2 conti se li fa e dosa lo sforzo.
    io nel mio piccolo me li farei.
    Infatti credo anche io che abbiano spinto leggermente meno in pianura per dare tutto in salita, dovrebbe essere questo il modo per spalmare al meglio lo sforzo su una prova simile
    In salita la resistenza sale circa linearmente con la velocità ( la componente principale è la resistenza gravitazionale)
    Ad alta velocità invece cresce col cubo della velocità ( resistenza aerodinamica)
  3. matthewbene:

    per un soggetto allenato aerobicamente sono valori anomali. i controlli che avete fatto sono durante un periodo di allenamento consistente (2 ore al gg a salire) o di stacco? tra le due condizioni lo scarto è generalmente di almeno 5 punti
    Non sono certo un campione, ma donando ogni 4-5 mesi e non in prossimità delle gare cui tengo particolarmente, i valori sono sempre tra 48 e 51, molto spesso attorno 49,5.
    Ma non mi sono mai posto il problema del perché e se mi penalizza o avvantaggia.
Articolo precedente

La catena reinventata

Articolo successivo

Elia Viviani sotto esame medico per anomalie cardiache

Gli ultimi articoli in Magazine