Molto tranquillamente Tadej Pogačar ha risposto ai dubbi dei corridori della Jumbo-Visma sulla sua prestazione alla cronometro edl Tour de France di la Planche des Belles Filles sollevati nel documentario “codice giallo” di cui avevamo già parlato.
Il giovane campione sloveno ha risposto alle domande durante la recente presentazione della sua squadra, la UAE-Emirates: “la mia prestazione forse era inaspettata, ma non ha niente di incredibile. Si sono espressi a caldo, sicuramente con la delusione di vedersi sfuggire la vittoria così vicini a Parigi. Bisogna guardare le cose nella loro globalità. Ho avuto una grande giornata, che avevo preparato nel modo migliore possibile, abbiamo fatto un cambio bici molto veloce, non abbiamo lasciato niente al caso. Non voglio esprimermi sl modo di correre di Primoz e della sua squadra e non sono io a dover dire che mi hanno sottovalutato“.
Pogačar ha espresso nell’occasione la volontà di difendere il titolo al Tour dopo le classiche delle Ardenne ed il Dauphiné, e correre poi anche la Vuelta.
andare a tutta in salita paga molto di più che andare a tutta in piana. rispetto ad uno sforzo in soglia o vicino alla soglia.
quindi uno con un po' di testa 2 conti se li fa e dosa lo sforzo.
io nel mio piccolo me li farei.
In salita la resistenza sale circa linearmente con la velocità ( la componente principale è la resistenza gravitazionale)
Ad alta velocità invece cresce col cubo della velocità ( resistenza aerodinamica)
Ma non mi sono mai posto il problema del perché e se mi penalizza o avvantaggia.