Molto tranquillamente Tadej Pogačar ha risposto ai dubbi dei corridori della Jumbo-Visma sulla sua prestazione alla cronometro edl Tour de France di la Planche des Belles Filles sollevati nel documentario “codice giallo” di cui avevamo già parlato.
Il giovane campione sloveno ha risposto alle domande durante la recente presentazione della sua squadra, la UAE-Emirates: “la mia prestazione forse era inaspettata, ma non ha niente di incredibile. Si sono espressi a caldo, sicuramente con la delusione di vedersi sfuggire la vittoria così vicini a Parigi. Bisogna guardare le cose nella loro globalità. Ho avuto una grande giornata, che avevo preparato nel modo migliore possibile, abbiamo fatto un cambio bici molto veloce, non abbiamo lasciato niente al caso. Non voglio esprimermi sl modo di correre di Primoz e della sua squadra e non sono io a dover dire che mi hanno sottovalutato“.
Pogačar ha espresso nell’occasione la volontà di difendere il titolo al Tour dopo le classiche delle Ardenne ed il Dauphiné, e correre poi anche la Vuelta.
e sticazzi prima ci devi arrivare a 50, che non è proprio la prassi per uno che ha pedalato 5 ore al gg per settimane o mesi consecutivi
Poi scusa ma mi sembra come se uno si lamentasse che nel basket sono tutti troppo alti... Se nel ciclismo è avvantaggiato chi ha un ematocrito e emoglobina alti mi sembra ovvio che i pro abbiano questi valori... Poi sicuro qualcuno per raggiungerli si dopa, ma qualcuno nel mucchio non tutti.
E il limite non credo serva a "far restare vicino al limite", al massimo serve a dire che se lo superi hai vantaggi misurabili e quindi ti sospendono...
Anzi, quando c'era il limite al 50, gli avvantaggiati erano proprio quelli con l'ematocrito più basso.