La notizia apparsa sul Giornale di Vicenza e già discussa nel nostro forum non è delle più confortanti:
L’ambiente del ciclismo è in allarme. La quiete di una strada di montagna, il paradiso per chi ha l’hobby del pedale, adesso fa paura. In più parti del Veneto si stanno moltiplicando i casi di ciclisti affrontati da banditi che sbucano all’improvviso dalla vegetazione e si fanno consegnare le biciclette dietro la minaccia di un coltello o un bastone. Nei giorni scorsi è accaduto anche sulla strada Cadorna, che da Romano sale sul Grappa, e a Fontanelle di Conco. Altri episodi si sono verificati sul Montello, sul Cansiglio, sui Colli Euganei e sul versante ovest dell’Altopiano.
I banditi agiscono in coppia. Scelgono salite poco trafficate, quelle che di solito i cicloamatori preferiscono per stare alla larga dai gas di scarico. Il più delle volte si servono di un furgone bianco, piazzato a bordo strada in un punto strategico, lontano dalle case. Inutile memorizzare la targa, è rubata.
Uno dei due, collocato più in basso, con un cellulare avvisa l’altro che la vittima sta per arrivare.
Questa nuova piaga aggiunge anche il pericolo della violenza fisica a quello dei furti, che nell’ultimo anno sono stati una vera epidemia, sia per negozianti che aziende produttrici, con danni calcolati in decine di milioni di euro.
Le forze dell’ordine sono notevolmente sollecitate, ma il metodo dei furti e la ricettazione dei prodotti avviene in gran parte all’estero aggiungendo difficoltà notevoli per l’eventuale recupero. Tanto che si sono segnalati casi di negozianti che sono arrivati al punto di riuscire a riacquistare i propri prodotti, dagli ormai noti siti ucraini www.proday2kolesa.com e www.wellsbike.com. o da “distributori” di altri paesi.
La rabbia dei derubati è tanta, ma il fatto che si tratti di malavitosi organizzati, professionisti e violenti, suggerisce parecchia cautela nel caso di incontri ravvicinati.
Superfluo ricordare che comprare materiale rubato (o contraffatto, altra piaga in grande crescita-) è un reato e non fa che alimentare questa forma di delinquenza. Superfluo, o, purtroppo, forse no….