Presentato il Giro d’Italia Women 2024

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La prima edizione della corsa a tappe dedicata alle migliori atlete del panorama ciclistico internazionale targata RCS Sport prenderà il via il 7 luglio da Brescia per concludersi a L’Aquila il giorno 14. Quasi 12mila metri di dislivello nel menù che prevede una cronometro individuale, due tappe pianeggianti, tre di media montagna e due di alta montagna con due arrivi in quota. Il Blockhaus è la “Cima Alfonsina Strada”, che contraddistingue la salita più alta della corsa, istituita alla memoria della ciclista che prese parte al Giro d’Italia maschile del 1924.

[Comunicato stampa] Milano, 12 dicembre 2023 – E’ stata presentata oggi al Grattacielo Pirelli, storica sede della Regione Lombardia, l’edizione 2024 del Giro d’Italia Women, la prima organizzata da RCS Sport. All’evento, tenuto a battesimo da due grandi atlete del recente passato come Marta Bastianelli, campionessa del mondo nel 2007 e campionessa europea nel 2018, e Fabiana Luperini, vincitrice di cinque edizioni del Giro d’Italia Women, erano presenti diversi volti noti dello sport e delle istituzioni. Collegate dai loro ritiri, sono intervenute anche Mavi Garcia, Elisa Longo Borghini e Silvia Persico.

Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “Per noi è molto importante l’organizzazione di questo evento, una nuova sfida che arricchisce la nostra offerta di ciclismo già ampia con il Giro d’Italia, il Giro Next Gen e tutte le corse targate RCS Sport. Sono tutte competizioni che attirano un forte interesse globale ed è giusto puntare sul movimento femminile, così in crescita negli ultimi anni e così ricco di campionesse sia italiane che internazionali. Ci aspettiamo di vederle al via per una settimana di altissimo livello che porti il meglio del ciclismo femminile in Italia. Inoltre da sempre RCS Sport è attenta alle tematiche sociali e il Giro d’Italia Women sarà un veicolo importante per mandare messaggi che oltrepassino il concetto dello sport”.

Cordiano Dagnoni, Presidente Federazione Ciclistica Italiana: Quest’anno, con il Giro d’Italia Women, si completa una filiera di grandi eventi organizzati da RCS Sport. La loro professionalità offre un valore aggiunto alla corsa, in quanto sinonimo di qualità. Sarà un grande spettacolo e un volano importante per la promozione del ciclismo femminile”. 

Elisa Longo Borghini: “E’ un Giro che mi piace molto, una corsa nella quale non bisogna mai abbassare la soglia della tensione perché anche le tappe pianeggianti nascondono diverse insidie. La cronometro di Brescia è perfetta per la tipologia di atleta che sono anche se poi tutto si deciderà nella seconda parte, ricca di salite”.

Mavi Garcia: “Dopo una stagione sottotono mi auguro di poter tornare sui miei livelli e di poter lottare per la Maglia Rosa. Chiaramente la tappa decisiva sarà quella del Blockhaus, raramente ho affrontato dislivelli simili in corsa. Passeremo molte zone belle d’Italia, anche se non potremo goderci troppo i panorami”. 

Silvia Persico: “Andrò a caccia di successi parziali, anche se nelle ultime stagioni mi sono piazzata bene in classifica generale. Mi piace particolarmente la tappa di Urbino, che con i suoi strappi si addice molto alle mie caratteristiche. Sarebbe piaciuta molto anche a Marta Bastianelli, a cui mi ispiro e con la quale ho avuto fortuna di poter correre insieme”. 

Fabiana Luperini: “Per quelle che erano le mie caratteristiche, un finale così duro mi sarebbe piaciuto molto. La corsa sarà un continuo crescendo, che favorirà le atlete che hanno fondo. Sono convinta che chi vincerà sul Blockhaus sarà con ogni probabilità la vincitrice del Giro”.

Marta Bastianelli: “Il ciclismo femminile sta crescendo e il Giro d’Italia Women sarà una bella sfida, sia per gli organizzatori che per le ragazze, che saranno chiamate a superare i loro limiti. Mi aspetto molto dalla tappa del Blockhaus e sono certo che le atlete sapranno regalarci spettacolo, come hanno fatto l’anno scorso al Tour de France sul Tourmalet”.

Il Giro d’Italia Women, insieme al Giro d’Italia e al Giro Next Gen, sosterrà Scarpetta Rossa, che diventa Charity Partner delle tre manifestazioni. L’Associazione è in prima linea per combattere la piaga sociale della violenza contro le donne. Scarpetta Rossa è nata a Milano nel 2014. È attiva su tutto il territorio nazionale con una rete di volontari ed esperti che offrono assistenza, consulenza e alloggi alle donne in difficoltà. Simbolo distintivo di Scarpetta Rossa sono le “panchine rosse”, dislocate in numerose regioni italiane.

Commenti

  1. Domanda da completo inesperto: come mai i GT femminili non hanno percorsi analoghi a quelli maschili? Credo il ciclismo sia l'unico sport (o uno dei pochissimi) dove sono imposte queste differenze: per esempio, una maratona é sempre di 42km, per uomini e donne, idem per le ultramaratone o, piú banalmente, per i 90' di una partita di calcio.
  2. er gli alberghi non saprei e non ci avevo pensato. Per le strade: si parla di farle partire un 30’/45’ dopo, tanto la loro velocità media è più bassa e non c’è rischio che prendano gli uomini; certo, c’è sempre la possibilità che succeda qualcosa davanti, incidente importate, andatura troppo lenta degli uomini in relazione alla velocità della eventuale fuga delle donne, ma credo che si possano trovare delle soluzioni

    Insomma, personalmente credo che ci siano dei vantaggi nell’organizzare un evento unico rispetto a due (e organizzarne uno permetterebbe di tagliare i costi, costi che credo siano il motivo principale per lo stato attuale delle cose); a parte le difficoltà organizzative, insormontabili o meno, allo stato attuale è evidente che l’evento femminile è di tutt’altro livello e gode di una considerazione inferiore. Mi piacerebbe venisse fatto qualcosa di concreto per ridurre il divario.
  3. jacknipper:

    mi sono riletto e mi sono spiegato male: qualche tappa in più (10-12) e, magari, aumentando quelle impegnative (non renderle più impegnative)
    Sulle tappe in più sarebbe bello, ma credo che i costi lieviterebbero proporzionalmente, mentre le sponsorizzazioni rimarrebbero più o meno le stesse (a parte i contributi delle sedi di tappa).
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