Enve ha aggiornato il proprio prodotto più venduto, ovvero i cerchi SES 3.4. Se i gruppi elettronici e freni a disco sono novità che sono o apertamente osteggiate da molti o ritenute tutto sommato superflue, le coperture un po’ più generose, 25mm in particolare, sono diventate in tempi abbastanza rapidi lo standard, accettato sia da professionisti che amatori.
Un po’ tutti i produttori di cerchi e ruote hanno adeguato i loro prodotti a questa tendenza, allargando i canali interni dei cerchi. Enve ha fatto quindi lo stesso con queste nuove SES 3.4, portando il canale interno a 21mm. Li ha anche resi Tubeless-Ready, andando incontro ad un’altra tendenza che in realtà si sta facendo strada a fatica, spinta soprattutto dal passaparola degli utilizzatori che li usano. Sono disponibili in ogni caso sia in versione clincher, che tubolare che disco.
Altra miglioria implementata in questi nuovi cerchi è la superficie frenante che ora viene realizzata con una “texture” volta a migliorare la qualità della frenata anche col bagnato. Il tutto direttamente nello stampo grazie ad una nuova laminazione, che, ci è stato spiegato, consente temperature di utilizzo molto alte, “a prova di principiante”, il quale potrà scendere a freni tirati senza patemi di delaminazioni o scioglimenti, versioni clincher comprese.
L’aver allargato il canale interno ha significato pero’ anche modificare tutto il profilo del cerchio, per mantenere lo stesso profilo aerodinamico. Quindi ora i cerchi sono più larghi, ma anche più alti, in modo da poter mantenere la stessa curvatura della sezione.
Invariata una caratteristica fondamentale dei cerchi Enve, ovvero la differenziazione tra anteriore e posteriore. Nello specifico l’anteriore misura 38mm x 29,75mm, mentre il posteriore 42mm x 29mm, sempre a fronte della medesima larghezza del canale interno di 21mm. Giusto per confronto la vecchia versione misurava 35mm x 26,5mm e 45mm x 24mm rispettivamente.
Ho potuto provare queste ruote in due giorni per le strade di ed attorno a Girona, in Spagna, utilizzando come base il negozio The Service Course, gestito dal Pro, recentemente ritirato, Christian Meier, ex Orica-GreenEdge, montate su una Canyon Ultimate.
Il primo giorno, scortati da Ben King (Dimension Data) e Ashleigh Moolman-Pasio (Cervélo-Bigla), non ho potuto non apprezzare la frenata, decisamente tra le migliori mai provate su una ruota in carbonio, clincher per giunta, sotto la pioggia. Il tempo spagnolo infatti ci ha regalato una pioggia torrenziale per tutto il giro.
Il secondo giorno ho potuto provarle invece su una salita lunga e relativa discesa, ed anche qui le sensazioni sono state decisamente buone, anche se due giri su strade non conosciute invitano alla prudenza nei commenti. Le ruote sono date a 1335gr montate coi mozzi Enve in carbonio.
Io ho provato un paio montate “solo” con dei mozzi Chris King, che sicuramente facevano alzare il peso. Ottimo il grip ed il comfort dei 25mm (Vittoria) montati tubeless.
Forse potremmo fornire in futuro un test più esteso.
Giusto una segnalazione finale. La sera abbiamo cenato presso lo studio di consulenza di David Millar (che vive a Girona) dove ha cucinato per noi Henrik Orre, ex-chef della Sky, il quale ha scritto un libro di ricette che consiglio caldamente.
foto: Augustus Farmer
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