Cambio di programma per la nazionale slovena: Primoz Roglic non disputerà la cronometro individuale, ma bensì la prova in linea. Roglic era apparso dubbioso circa la possibilità di partecipare alla prova in linea dopo aver partecipato ai giochi olimpici e alla Vuelta, ma negli ultimi giorni lo sloveno ha affermato di credere di poter essere nuovamente competitivo in meno di due settimane, e quindi ha avvertito il selezionatore sloveno Marco Polanc, il quale lo ha immediatamente inserito nella squadra per la prova in linea.
La nazionale slovena partirà quindi con una formazione notevolissima, composta da: Tadej Pogacar, Primoz Roglic, Matej Mohoric, Jan Tratnik, Jan Polanc, Luka Megzec, Domen Novak e David Per. Mentre per la prova a cronometro sono stati selezionati Tadej Pogacar e Jan Tratnik.
Una nazionale slovena che quantomeno promette di fare corsa dura ed inserirsi in fughe, senza aspettare uno sprint finale, che invece è uno degli scenari più accreditati, perlomeno dalla nazionale britannica, che recentemente ha convocato, dopo 5 anni di assenza dai mondiali, Mark Cavendish. Lo sprinter britannico, già campione del mondo nel 2011, sarà accompagnato da ruote veloci: Tom Pidcock, Luke Rowe, Fred Wright, Jake Stewart, Connor Swift, Ben Swift e Ethan Hayter. Ovvero una nazionale principalmente composta da sprinter e passisti veloci, con Pidcock come jolly per eventuali soluzioni solitarie (ma comunque veloce anche allo sprint).
Meno convinti di uno sprint i francesi, che per ora hanno solo comunicato 13 pre-selezionati. Il perno della nazionale francese sembra evidentemente Julian Alapahilippe, in cerca di una doppietta, il quale sarà accompagnato sicuramente da corridori da classiche del nord come Christophe Laporte, Florian Sénéchal e Anthony Turgis. In forse Arnaud Démare, l’unico sprinter puro, ma visti i recenti risultati gli potrebbero essere preferiti Benoît Cosnefroy (3° agli europei), Valentin Madouas e Romain Bardet. Madouas, essendo una scalatore non sembra il più indicato, mentre Bardet ha già dimostrato di essere competitivo su percorsi duri e con strappi, come alla Strade Bianche (2° nel 2018 davanti Van Aert) o alla Liegi (3° nel 2018).
Per la cronometro invece dovrebbero essere sicuri Rémi Cavagna e Benjamin Thomas.
Molto agguerrita la Danimarca, che si presenterà con una nazionale di uomini che si sono mostrati in grande forma recentemente: Kasper Asgreen, Mikkel Bjerg, Magnus Cort Nielsen, Mikkel Honoré, Andreas Kron, Mads Pedersen, Michael Valgren, Mads Würtz Schmidt. Per la cronometro Kasper Asgreen, Mikkel Bjerg.
Nell'ultima parte del percorso ci sono 3/4 muri, in particolare lo Smeysberg (il più duro, ma asfaltato, 650m con punta del 16%) e la Moskesstraat (classico pavè fiammingo, 500m con finale al 14%), ma comunque molto brevi e lontani dal traguardo.
Sarà molto importante la tattica di gara. Gli ultimi 3/4 km poi non sono semplici da interpretare. In generale, un bel percorso (mancano solo salite vere e proprie, ma nelle Fiandre le devi proprio inventare), bravi i belgi.
Wout chiaramente favoritissimo, con un pubblico che sta aspettando la gara da un anno. Vedremo.
Qui corre anche in casa, in un paese dove Ciclismo è lo sport Nazionale.
Bisogna vedere come correranno le altre Nazionali, Alaphilippe se viuole tentare il bis deve fare corsa dura..
Sloveni hanno bella nazionale e possono fare casino quanto gli pare che non hanno nulla da perdere, da tenere presente che Roglic corre stessa formazione club di WVA.., queste cose al mondiale hanno la loro rilevanza..
Italia tutto da vedere.., se Colbrelli mantiene gamba di domenica è capace di qualsiasi impresa..., unica nota spesso in corsa è stato poco lucido, sopratutto nei periodi di massima forma, Domenica invece non ha sbagliato nulla..
Sperm..