Problemi finanziari e critiche alla Lotto-Dstny

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Recentemente si sono diffuse voci riguardo problemi finanziari e cattiva gestione da parte della squadra belga Lotto-Dstny. Ora il sito olandese Wilerflits.nl ha indagato a riguardo ed ha raccolto testimonianze a riguardo.

Innanzitutto i problemi finanziari. All’inizio dello scorso agosto vi erano voci che davano lo sponsor Dstny (comunque in partenza per la prossima stagione) in ritardo coi pagamenti. Wilerflits ne ha chiesto conto alla squadra, la quale poco prima del Tour de France Femmes ha risposto ufficialmente che non ne potevano parlare. Il sito olandese ha nel frattempo raccolto da fonti anonime delle mail e fatture che proverebbero le difficoltà. Prima della Vuelta España gli stage in altura della squadra belga sarebbero stati interrotti sempre per problemi di budget, dato che i corridori non avevano ricevuto i rimborsi per le spese di viaggio e di alloggio per quelli che si muovevano da soli. Ogni spesa extra, da auto a noleggio a pernottamenti extra sono stati a carico dei corridori.

Le voci in realtà non erano campate per aria nemmeno prima, dato che già lo scorso giugno, il team manager Stéphane Heulot aveva dichiarato al quotidiano belga: “Non spenderemo soldi che non abbiamo […] Dal punto di vista finanziario mi sforzo per un budget più alto in modo da poter continuare a lavorare comodamente e non doverci chiedere costantemente come pagare le bollette. […] Certo che vorrei che fosse Natale e che ci fossero dei regali sotto l’albero”  Parole che facevano presagire una non rosea situazione.

Heulot aveva già dichiarato chiaramente che il passaggio dalle bici Ridley, utilizzate dalla squadra nei precedenti 12 anni, alle spagnole Orbea, era solo per ragioni finanziarie. Pur dispiacendogli interrompere una cosi lunga collaborazione con un marchio belga.

Altro storico marchio sponsor della Lotto, il produttore di abbigliamento belga Vermarc, sarebbe al termine della collaborazione. Si parla di un arrivo del marchio italiano Fila, non escluso dallo stesso Heulot, ma il tutto potrebbe essere un tentativo di farsi aumentare il budget da parte di Vermarc.

Lato agonistico la Lotto quest’anno sta andando molto bene, con 22 vittorie stagionali (tra cui il Tour UAE vinto da Lennert Van Eetvelt, il campionato belga con Arnaud De Lie ed una tappa del Tour de France con Campenaerts) ed il 9° posto in classifica UCI, prima delle squadre Professional. Non mancano però le lamentele, in particolare verso il DS Kurt Van de Wouwer, il quale sarebbe insensibile alle richieste dei corridori riguardo i programmi stagionali ed i periodi di riposo.

Altre testimonianze raccolte da Wilerfliets da parte di corridori della squadra che hanno voluto mantenere l’anonimato parlano di pressioni da parte della direzione della squadra per i risultati, e trattative a oltranza sui rinnovi dei contratti con solo accordi verbali che però tardano a concretizzarsi. Tutti fattori che rendono i corridori molto nervosi e l’atmosfera nella squadra “invivibile”. Del trattamento non proprio “morbido” da parte delle squadra verso i corridori ne hanno parlato sia Caleb Ewan che, recentemente, Jacopo Guarnieri.

La Lotto il prossimo anno dovrebbe poter compensare la perdita di Dstny con un maggior impegno finanziario da parte della lotteria belga sponsor principale. Il tutto in attesa di nuovi sponsor, in particolare di uno molto munifico che dovrebbe arrivare nel 2026, quando la squadra dovrebbe tornare a livello WorldTour. Cosa abbastanza assodata se continuerà ad avere ottimi risultati come quest’anno.

L’importante è che per via di questi fattori appena esposti non perdano pedine importanti strada facendo. Dalla fine di questa stagione perderanno i veterani Thomas DeGendt e Jacopo Guarnieri, ormai arrivati a fine carriera, ma anche Victor Campenaerts, passato alla Visma-LAB; Florian Vermeersch che andrà alla UAE-Emirates; Pascal Eenkhoorn in partenza per la Soudal; Andreas Kron alla Uno-X; Sylvain Moniquet alla Cofidis e Harm Vanhoucke alla Q36.5.

Per quanto riguarda gli arrivi il focus sembrano essere i giovani talenti belgi, con l’arrivo di Robin Orins e dello sprinter Steffen De Schuyteneer dalla squadra Devo, da cui proviene anche il britannico Joshua Giddings.

Resta capitale però non perdere i corridori più corteggiati dalle altre squadre a suon di milioni, ovvero Lennert van Eetvelt e Maxim Van Gils, tutti e due con contratto fino al 2026, ma su cui ci sono voci insistenti dell’interesse dell’una o altra squadra.

All’articolo del Wilerflits ha risposto ufficialmente la Lotto-Dstny fondamentalmente negando ci siano problemi di alcun tipo al suo interno, precisando che:

“Gli accordi e le regole relative ai preparativi e agli stages, non solo i relativi costi, fanno parte del normale funzionamento interno della squadra. I programmi sono sempre preparati in collaborazione con i corridori e il team di performance che comprende anche gli allenatori e i medici della squadra. Le decisioni vengono sempre prese di comune accordo, ma devono anche rispettare il budget disponibile. Lo stesso vale per le decisioni sportive, in cui si cerca sempre il giusto equilibrio tra gli interessi della squadra e i desideri e le aspettative individuali dei corridori”.

Confermano altresì che ci sono varie trattative in corso con vari sponsor, compreso Vermarc.

 

Commenti

  1. Ser pecora:

    si, ha cambiato agente poco tempo fa, ora ha lo stesso di Cian Ujitdebroeks (Carera -ndr-), ma il ciclismo non è ancora il calcio, non è ancora il far-west. Se ci sarà da ridisicuterlo se ne parlerà in termini di estensione. Al momento, di scioglierlo non se ne parla".
    E ha ragione da vendere Heulot: i contratti sono fatti per essere rispettati, piuttosto fanno bene a tenerlo in "panchina" fino a fine 2026 ( se se lo possono permettere). Se non possono o la nuova squadra (e/o il corridore) pagano una sostanziale penale o resta dov'è e fa quello che la squadra gli dice di fare.
    Come dice bene il ciclismo non è (ancora, per fortuna) il calcio. Ma la vicenda di Cian lo sta avvicinando purtroppo.
    Gli agenti sono la rovina di ogni sport, purtroppo. Nel caso specifico i Carera sono potenti, i Raiola del ciclismo con tutto quel che ne consegue.
  2. Ser pecora:

    Se tu fossi un ciclista la vedresti in maniera un po' diversa. Gli agenti gli hanno portato molti più soldi. In particolare ora ai super-giovani che vengono arruolati a 17 anni.
    Che poi questo abbia vari rovesci della medaglia a vari livelli è chiaro.

    Tra l'altro se van Gils voleva andarsene c'è qualcuno che lo voleva prendere, quindi hai voglia a dare la colpa solo agli agenti. Evidentemente c'è una squadra che se ne frega dei discorsi di Heulot.
    Che bei tempi quando si firmava il contratto sul cofano di una macchina e ci si stringeva la mano gandalf:-)xxxx
  3. Doctor Speck:

    Nel weekend ero ad un corso in FCI, parlando proprio di giovanili hanno citato il caso di un G5 che ha già il procuratore :mrgreen: a posto semo
    Niente di sorprendente. Quando inizia un andazzo e non ci sono regole diventa tutto parossistico.

    Tu pensa l'impatto che può avere nella testa di uno di 11 anni avere il procuratore e fare la vita da pro....in uno sport dove la componente fisica è preponderante, e gli mancano 7 anni almeno per completare lo sviluppo.
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