Ritchey presenta la nuova Ascent

/
12

[Comunicato stampa] Diamo il benvenuto alla leggendaria Ascent nella gamma Ritchey. Frutto della pluriennale esperienza Ritchey la nuova Ascent vi invita a nuove esperienze in posti inesplorati, strade sconosciute e trail senza fine.

Lo spirito per l’avventura della Ascent originale rimane, ma estendendone le capacità con specifiche moderne ed i dettagli più richiesti.

Tom Ritchey ama ogni sorta di avventura in bici, cercando stradine sterrate, piste gravel, sentieri serpeggianti o pedalando lungamente su asfalto. Per questo ha disegnato l’ultima versione della Ascent per farne una bici per farci tutto, in modo che anche altri possano condividere lo stesso spirito per l’avventura, ma godendo della rinomate qualità Ritchey.

La nuova Ascent è più adattabile che mai. Il telaio è saldato a Tig ed i tubi sono triple-butted Ritchey Logic trattati termicamente, inoltre è dotato di attacchi per parafanghi ed un attacco multifunzione sotto il tubo diagonale, cosi come anche i foderi della forcella.

Altre caratteristiche importanti della nuova Ascent sono la compatibilità con freni Post-Mount, la battuta posteriore Boost 148mm e il collarino reggisella esterno.

Potete montare un manubrio da Mtb e ruote da 27,5″ per avventure più orientate ai Trails, o utilizzare un manubrio da corsa e ruote da 29″ per  macinare lunghe distanze su strade sconnesse.

Qualunque cosa decidiate di fare le vostre possibilità sono senza limiti sulla nuova Ritchey Ascent.

Specifiche:

• Include attacchi per parafanghi e portapacchi, 3 attacchi multi-funzione (2 sulla forcella, 1 sul telaio)
• La nuova forcella in acciaio Ritchey con sterzo 1-1/8” con attacchi per parafanghi, portapacchi e luce dinamo
• Compatibile con ruote 27.5” o 29”

• Telaio: triple-butted Ritchey con tubi Logic in acciaio trattato termicamente. Saldato TIG

• Compatibilità con coperture: 27.5” x 2.6” o 29” x 2.6”

• Serie sterzo WCS inclusa
• Battuta posteriore BOOST 148mm (perno passante 12mm in alluminio incluso)
• Forcellino deragliatore sostituivo in acciaio incluso
• Tubo sella 27.2mm con collarino esterno
• Compatibile 1X o 2X
• Movimento centrale: 73mm – BSA

• Taglie: S / M / L / XL
• Peso telaio: 2400g (taglia L -senza perno passante)
• Peso forcella: 1125g (con cannnotto forcella non tagliato e senza perno passante)
• Colore: Sierra Red

Prezzo: 1299eu

Commenti

  1. Corvo Torvo:

    Ho fatto bene a non buttare la mia Atala del 1986...
    ho pensato una cosa simile.
    nel 1994 pedalavo una scapin trx ma sbavavo per la ritchey p21, telaio in acciaio triplo spessore da soli 1600gr e forcella 700gr unicrown (uno dei primi a farla). tom ritchey è sempre stato un innovatore. il manubrio e i componenti wcs, i pedali wcs che pesavano la metà degli shimano, la guarnitura doppia, i freni cantilver che frenavano molto meglio
    i raggi ritchey wcs (2-1.6-1.8) che erano fatti da DT e che a distanza di poco tempo sarebbero diventati i DT revolution.
    View attachment

    vedere questa roba qui a distanza di 30 anni quasi fa proprio ribrezzo
  2. in collaborazione con FAAC "la bici ideale per il tragitto casa-discarica e ritorno a piedi"
    ma bdc sta per bici da corsa o bici da cassonetto?
  3. longjnes:

    eh non so, non mi intendo di viaggi in bici. ho aiutato ad allestire bici per ultra marathon tipo 1000 miglia (1600km e circa 15-20000m d+). roba da fare in 3-4gg in autonomia. per queste cose non serve un cancello siffatto, ma una bdc vera leggera, affidabile e borse leggere impermiabili che permettano un buon controllo del mezzo. e una posizione in sella che possa scaricare la schiena, cioè mediamente stesa.
    vivo in toscana e di gente con decine di kg di valigie ne vedo tanta. però mi pare che pedalino biciclette improvvisate. non certo telai da 1300 euro. caso mai 1300 euro tutta la bici. però non si parla di offroad, quando il peso diventa tanto anche l'offroad leggero diventa un ostacolo e un pericolo. al massimo le strade bianche ma per viaggiare in sicurezza bisogna sempre avere un buon controllo dell'avantreno.
    Non credo infatti che possa essere considerata una bicicletta adatta ad una competizione, né offroad, né su strada, neanche sulle lunghe distanze. E volendo non ci fai neanche un turismo prestazionale. Il peso di suo è paragonabile ad altre biciclette in acciaio dello stesso genere che usano i viaggiatori, che hanno medie molto più basse e carichi enormi e che potrebbero anche trovarsi bene, ma è un settore che conosco poco anch'io. Il vero punto debole secondo me sta nelle geometrie, piuttosto superate, in quella forcella assurda e nel prezzo.
Articolo precedente

Vuelta 2021: Caruso vince in solitaria la 9^ tappa

Articolo successivo

La luxury e-bike più leggera del mondo: ARES Super Leggera by HPS

Gli ultimi articoli in Magazine