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Robert Stannard squalificato 4 anni per anomalie nel passaporto biologico

Robert Stannard è stato squalificato 4 anni per anomalie nel passaporto biologico. Stannard, corridore australiano di 25 anni, è stato corridore della Alpecin sino al 2023, dopo 6 anni nella GreenEdge (Mitchelton-Scott, Bike-Exchange), la sua unica vittoria in carriera è arrivata nel 2022, al Tour de Wallonie, una vittoria che rappresenta un’anomalia unica.

Perché anomalia? Perché Stannard è stato squalificato, come spiega l’UCI, per: “Violazione delle regole antidoping (ADRV) per l’uso di una sostanza proibita o di un metodo proibito a causa di anomalie inspiegabili nel suo passaporto biologico nel 2018 e nel 2019. Di conseguenza, il Tribunale ha imposto al ciclista un periodo di sospensione di quattro anni e una multa pecuniaria corrispondente al 70% del suo stipendio medio annuale nel 2018 e nel 2019“.

La squalifica di 4 anni parte dal 17 Agosto 2018, giorno della prima apparizione delle anomalie nel suo passaporto biologico (e tenuto anche conto del ritardo con cui le anomalie del corridore sono state comunicate all’UCI), pertanto la squalifica, annunciata oggi, è già stata scontata, essendo terminato il periodo di squalifica il 16 Agosto 2022. L’unica vittoria in carriera di Stannard è arrivata il 27/07/2022, quando il corridore era squalificato, ma non si sapeva….ma non solo, Stannard ha regolarmente corso durante tutto il suo periodo di squalifica, praticamente è passato dal livello continental a WorldTour durante la squalifica, correndo per 4 anni e collezionando vai piazzamenti e guadagnando 1172 punti UCI totali.

Nel comunicato UCI non c’è menzione se questi risultati saranno espunti, pare di no. L’unica sanzione aggiuntiva alla squalifica è la sanzione pecuniaria corrispondente al 70% della media del suo stipendio negli anni 2018-2019.

Ora Stannard, che non è tesserato per alcuna squadra nel 2024, ed è stato sospeso provvisoriamente solo pochi giorni prima dei mondiali di Glasgow 2023 (dove era stato convocato dalla nazionale australiana)  ha facoltà ovviamente di fare appello, ma si tratta di una situazione sicuramente bizzarra, anche perché durante il periodo della sospensione non era mai stato comunicato quando sarebbe stata commessa l’infrazione:

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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