La 12^ tappa, tra Tolosa e Bagnères-de-Bigorre, dello scorso Tour de France ha riservato un piccolo mistero: l’abbandono di Rohan Dennis (Bahrain-Merida). Un mistero perché il campione del mondo a crono australiano non ha subito cadute, né pareva soffrire di alcunché. È semplicemente sceso di bici e si è infilato nell’ammiraglia senza poi dare alcuna spiegazione, mettendo in evidente imbarazzo la sua squadra.
Finalmente Dennis ha rotto il silenzio, sulle pagine di Adelaide News, giornale australiano, dando una spiegazione che comunque resta un po’ poco esplicativa, ma bizzarra:
“Non era una cosa preparata. Avevo parlato al mio manager prima dell’inizio della tappa ed eravamo d’accordo sul fatto che finissi e che ci saremmo occupati di tutto quello di cui avremmo dovuto occuparci alla fine. Sapevo che abbandonando avrei dovuto gestire le conseguenze. Non mi aspettavo che questo avrebbe preso tutta questa importanza dato che è solo una corsa di bici. Ma col senno di poi è stata la cosa migliore da fare“.
Lascia tuttavia comunque intenderemo sempre in modo una po’ sibillino, che pensava di non essere in ottime condizioni per continuare: Se qualcuno non si sente bene nella sua testa stando in una squadra, se non è felice, può essere forse la cosa migliore per il gruppo. Ho parlato con i ragazzi quella notte (dopo la tappa -ndr-) e non avevano risentimento“.
Ora comunque il su unico obiettivo sono i mondiali, nonostante una preparazione che pare essere stata un po’ casuale:
“Dopo il mio abbandono ho provato a rilassarmi, a rimettere la testa a posto e poi sonno tornato ad allenarmi. Sono motivato per i giochi olimpici di Tokyo, ma onestamente sono più focalizzato sui mondiali quest’anno. Ho innanzitutto questo obiettivo e voglio evitare di guardare troppo lontano“.
Difficile interpretare queste parole per capire cosa non funzionasse o abbia funzionato per Dennis. Forse un altro caso di stanchezza mentale? Forse, come alcuni rumors che circolano, ha sofferto della situazione in una squadra tutta/troppo focalizzata su Nibali? A cui si aggiungono, pare, l’insoddisfazione verso i materiali tecnici, bici da cronometro in primis e body aero personalizzato che tardava ad arrivare?
Forse un giorno si saprà. Nel frattempo è anche difficile capire quali siano i rapporti tra la Bahrain-Merida e Dennis al momento. Il “voglio evitare di guardare troppo lontano” può essere un indizio? Forse un indizio può essere il fatto che ai prossimi mondiali, Rohan correrà la cronometro con una bici ed un body fornito dalla federazione australiana, e non dagli sponsor tecnici della sua squadra.
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