Le valli bergamasche sono un vero paradiso per i ciclisti, con una moltitudine di salite a quote anche non elevate che si inerpicano sulle prealpi e collegano le varie valli tra di loro. Perfette per allenarsi tutto l’anno senza dover ripetere sempre le stesse.
Pertanto ci concentreremo solo sulla Valle Imagna, la prima valle bergamasca da Ovest, con due salite che sono molto amate dai ciclisti di questa zona ad altissima densità di praticanti: Roncola e Berbenno.
Perché due? Perché sono le più transitate in zona e perché, mentre la Roncola è il vero “benchmark” per i ciclisti locali, il cui tempo per arrivare in cima stabilisce in che categoria ti poni, il Berbenno ha il vantaggio di essere più regolare ed avere pendenze forse più adatte a lavori specifici. La Roncola ha invece il vantaggio di essere completamente esposta a Sud e quindi gradevole e mai ghiacciata anche in Inverno.
La salita parte dal paese di Almenno San Salvatore a cui si accede tramite una corta salitella che serve a spezzare il fiato per chi arriva dalla pianura, le cosidette “Scale di Almenno” (via del Porcile). Invece di proseguire dritti ed infilarsi nella valle, si svolta a sinistra (cartello per Roncola) e dopo qualche centinaio di metri si arriva ad una grande voliera ad un incrocio. Il tempo per la Roncola si prende da questa voliera.
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Svolta a destra ed alzando lo sguardo si puo’ vedere l’abitato del paese di Roncola, punto di arrivo posto 530mt più in alto.
Qui comincia il primo tratto della salita, che puo’ essere divisa in 3 tronconi distinti. Questo primo tratto di 3,5km è il più facile e porta fino al bivio per l’abitato di Barlino. Le pendenze sono attorno al 4% mediamente ed invitano a spingere forte, e probabilmente il tempo lo si fa proprio qui. Per due motivi: uno è che se si vuole tenere una vam elevata, su queste pendenze dolci bisogna spingere parecchio e secondo che se si spinge troppo la si pagherà poi. Tanto ovvio che infatti occorrono diversi tentativi per capire bene come prendere questa salita e sapersi dosare.
Il secondo tratto è molto regolare con pendenze che si assestano ad un 7/8% di media. Con qualche rettilineo molto lungo che puo’ anche non piacere, ma che offre la possibilità di godere del panorama della pianura a 180° (se si sta salendo in modalità turistica).
Questo tratto finisce alla curva dopo il cartello che indica l’ingresso alla frazione di Carobais.
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Subito dopo la curva a destra la strada si impenna su pendenze attorno al 10% sempre con lungo un rettilineo che non ispira molta simpatia. A parte l’ultima curva a destra che spiana un po’ le pendenze sono costanti. Superata l’ultima curva non resta che aprire il gas a tutta per l’ultimo kilometro che porta allo scollinamento nel paese di Roncola.
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Non ci sono fontane lungo la salita, in compenso ce n’è una dietro la chiesa che si trova appena arrivati in cima. Oltre ad un’abbondanza di bar e ristoranti.
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La strada è molto trafficata nel weekend, con numerose auto e moto che non vanno propriamente piano. La quantità di ciclisti spesso non scoraggia le velleità corsaiole dei motorizzati quindi conviene stare attenti a non zigzagare o stare in coppie eventualmente.
In realtà, la salita non è finita arrivati a Roncola. Proseguendo, la strada continua a salire con un lungo traverso che corre parallelo alla valle in basso. E che porta sia al valico di Torre de Busi da cui si puo’ scendere per la nota salita di Valcava (nota per le pendenze velenose), sia per Valsecca verso le terme di S. Omobono, sia per Bedulita verso Capizzone (una salita molto bella e regolare che piace molto a chi scrive, ma quasi tutta in ombra nel bosco).
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Una volta ridiscesi a valle per Valsecca o Bedulita si puo’ affrontare dall’altro versante della valle una delle salite più gettonate della zona: Berbenno.
In realtà al paese di Berbenno si puo’ salire per ben 5 varianti diverse (Laxolo, Ponte Giurino, la variante Ceresola, Sant Omobono e da Brembilla). Quella considerata qui è la più “classica” ovvero la salita da Ponte Giurino. Che si prende sulla destra di una rotonda subito prima dell’ingresso al paese e subito dopo una corta galleria.
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La salita non presenta né particolari difficoltà, né particolari paesaggi, ma è facile, abbastanza regolare ed abbastanza ideale per fare lavori specifici. L’arrivo si pone normalmente all’ingresso del paese di Berbenno, quindi non proprio “in cima” alla montagna.
Nel paese si trovano ovviamente dei bar e pure due fontane, di lato alla chiesa.
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Le possibilità di comporre dei giri che vanno dalla sgambata all’epico in queste zone sono infinite. Queste due salite pero’ in generale sono le più frequentate. E da queste parti questo vuol dire il trovare veramente tanti tanti ciclisti. Perlomeno fino a mezzogiorno, quando scatta il coprifuoco bergamasco e le strade diventano deserte.
Strade che sono terreno di caccia anche di alcuni professionisti, tra cui Marco Pinotti della BMC che detiene molti dei migliori tempi su tutte queste salite, compreso un’ascesa alla Roncola in circa 21 minuti. Leggenda vuole che a scendere sotto la barriera dei 20′ sia stato Pavel Tonkov.
Segnalo infine, per chi ha interessi turistici, che appena usciti da Almenno San Salvatore, in direzione Almenno San Bartolomeo, attraversando le campagne dell’agro di Almenno si trova una chiesetta che val la pena di visitare assolutamente, la rotonda di San Tomé.
Link al Training Camp:
–Berbenno da Ponte Giurino