Scott annuncia aumento di prezzi | BDC Mag

Scott annuncia aumento di prezzi

155

[Comunicato stampa] Bergamo, Italia, 30 Novembre 2021. La pandemia da Corona Virus continua ad avere effetti profondi sull’economia mondiale, di conseguenza anche il settore della bicicletta si trova a fronteggiare una situazione ancora straordinaria, da un lato beneficiamo delle condizioni molto positive in termini di attività per il tempo libero, ecologia e mobilità, dall’altro, l’acquisto e la pianificazione delle merci resta problematico e di difficile gestione.

Nell’ultimo anno e mezzo una molteplice varietà di prodotti in tutto il mondo ed in tutti i settori merceologici è stata soggetta ad aumenti di prezzo e purtroppo anche il mondo bici ne sta risentendo direttamente.
Tutto ciò è da ricondurre a parecchie variabili tra cui l’aumento dei prezzi delle materie prime, i molteplici costi di trasporto, le fluttuazioni valutarie e tutti i costi collaterali.

In questi due anni abbiamo cercato di preservare la nostra rete vendita e i clienti finali da questo continuo aumento, posticipando la data di questa azione commerciale. Oggi abbiamo dovuto prendere una scelta “forzata” rimandata fino all’ultimo. Vi comunichiamo pertanto che il listino prezzi della collezione 2022 subirà un aumento medio (contenuto il più possibile) del 5% dei prezzi al pubblico, con decorrenza dal 1° dicembre ed interesserà tutti gli ordini in essere non ancora evasi.

Scott

 

Commenti

  1. Non capisco le accuse di speculazione, per i produttori non costa di più produrre, approvvigionarsi dei vari componenti necessari al montaggio della bici e trasportare i propri prodotti?
    Mi sembra perfettamente comprensibile che tutti hanno costi molto maggiori in questo periodo.
  2. lupin IV:

    Sono d'accordo con te, però direi che la speculazione in questo caso è solo del produttore e non del negozio che subisce un rincaro anch'esso e che, come avevo scritto all'inizio della discussione, o decide di accollarselo o lo rigira al cliente.
    La speculazione il negozio la farebbe se, non subendo rincari, facesse pagare al cliente comunque l'aumento.
    Il negozio non subisce nessun rincaro. Lo gira sul cliente. In base alle norme del codice civile, un accordo vincola i contraenti. I contraenti sono sivende e cliente o il produttore e il sivende. Il cliente stipula l'accordo col sivende (che infatti è quello poi responsabile della garanzia anche se furbamente la girano sui produttori). Il sivende a sua volta stipula l'accordo col produttore (o importatore che dir si voglia) che sarebbe a sua volta responsabile della garanzia verso il sivende (e non direttamente verso il cliente.
    Il produttore aumenta il prezzo convinto che il sivende farà altrettanto il primo anche sul venduto perchè sa che il sivende venderà uguale e accetterà e il secondo perchè sa che il cliente accetterà ugualmente (o lui troverà qualcun altro a vendere tempo zero).
    Quindi produttore e sivende speculano sulla situazione contigente di penuria di offerta (bici) alzando il prezzo in violazione di accordi già presi.
    Discorso diverso sarebbe un aumento sui prodotti futuri. Anche quello, in virtù della poca offerta in virtù della domanda sarebbe speculazione, ma quantomeno avverrebbe non in violazione di accordi già presi, come nel caso dell'utente il cui post commentavo parlando di speculazione.
  3. samuelgol:

    E tu lo giri per intero sul cliente con cui hai un accordo, fidando sul fatto che lui compra lo stesso o tu riesci tempo zero a vendere ad altri. Questa si chiama speculazione. Se sapessi che la bici ti resta sulla groppa, gliela venderesti al prezzo pattuito, riducendo il tuo margine di guadagno (che è maggiore, molto maggiore del 5%), soprattutto se trattasi di pochi pezzi, ossia quelli con ordini in essere che sono oggetto del rincaro, il che non ti manderebbe fallito. Ma tu sai che tanto vendi uguali e allora speculi sulla penuria di offerta e riversi tutto sul cliente. ........Infrangendo un accordo, un patto, una promessa, una parola...chiamale come vuoi se trovi un termine che non esista solo nel samuelgol mondo.
    Ma ne abbiamo già parlato prima. ti ho scritto che i listini riservati sono aumentati in percentuale maggiore rispetto ai listini al pubblico. se hai fatto il (ipotesi) 15% di sconto sul listino al pubblico e adesso fai il 15% sul nuovo listino al pubblico, una parte dell'aumento la assorbe il cliente (e poi se acquista sono perfettamente convinto che il negoziante saprà sdebitarsi in sconti ulteriori, servizi, etc etc) ma un'altra parte se la assorbe lui.
    Ripeto, bisogna essere dentro per capire il momento. Che è tutt'altro che bello per chi sta fra l'incudine (il distributore) e il martello (il cliente).
    Se poi non ti interessa, ok. Ma è tutt'altro che bello.
Articolo precedente

Bernard Sainz a processo

Articolo successivo

Cresce il mondo della bici, ma crescono anche i prezzi

Gli ultimi articoli in News