Come per l’articolo sugli sprint, Velon.cc ha realizzato una compilation di dati degli sforzi di sei dei migliori atleti Pro in salita nel 2017. Vediamoli in sommario (i tempi sul sito di Velon devono essere un refuso, perché mancano le decine):
Giro 2017, tappa 9 (Blockhaus) L’attacco decisivo di Quintana: 5km
– Tempo: 16’40”
– Velocità: 17.3km/h
– Potenza: 368W
– 1min peak power: 430W
Quintana ha attaccato con uno sforzo massimo di 430W, che combinati coi suoi 58kg scarsi è bastato a distanziare i suoi avversari. Per i 6′ successivi ha mantenuto un ritmo inferiore, ma costante (368W), ottimo esempio di come abbia gestito un attacco di questo tipo, senza forzare all’inverosimile per poi piantarsi, ma dosandolo alla perfezione. Al suo inseguimento si è gettato Tom Dumoulin, il quale pesa circa 70kg però. Questi i suoi dati nello stesso segmento:
– Tempo: 16’34”
– Velocità: 17.6km/h
– Potenza: 441W
– 1min peak power: 561W
Alla fine è arrivato 3° dietro Thibaut Pinot e Quintana, a 24″.
I pro hanno fatto meglio di circa 2′ dei migliori su Strava.
Giro 2017, tappa 18 (Moena-Ortisei), attacco finale di Steven Kruijswijk
In questo caso si vedono i numeri dell’olandese nel difficile finale di tappa (4000mt di dislivello), corsa a velocità media elevata (35,12km/h) vinta da Van Garderen (BMC). Kruijswijk è arrivato 7°
-Tempo: 4’41”
– Velocità: 33.3km/h
– Potenza: 364W
– 60’’ peak power: 416W
La potenza media di Kruijswijk nelle precedenti 2h20′ è stata di 269W
A confronto i dati degli ultimi 2,5km della 20^tappa del Giro 2017 (Pordenone-Asiago, 190km), vinta da Thibaut Pinot su Ilnur Zakarin e Vincenzo Nibali. Tappa in cui Dumoulin ha gestito in previsione della cronometro finale del giorno seguente, pur 4° a 53″ da Quintana.
Vincenzo Nibali:
– Tempo: 6’24”
– Velocità: 23.4km/h
– Potenza: 396W
– 60’’ peak power: 419W
Nairo Quintana:
-Tempo: 6’24
-Velocità: 23.4km/h
-Potenza: 370W
-60’’ peak power: 393W
Tom Dumoulin:
-Tempo: 6’35”
-Velocità: 22.8km/h
-Potenza: 422W
-60″ peak power: 436W
Infine, la vittoria di Nibali al Lombardia 2017. A 500mt dallo scollinamento della salita di Civiglio il messinese ha sferrato l’attacco decisivo:
91″ a 462W, per una velocità media di 21.9km/h, massima 31km/h. Il tempo totale di Nibali sul Civiglio è stato lo stesso identico di Thibaut Pinot, ma in discesa Nibali ha fatto valere le sue doti tecniche guadagnando 7″ sul francese. Quindi Nibali ha impostato alla perfezione l’ultima salita di San Fermo della Battaglia, portata a termine in 2’31”, alla media di 20.9km/h e 418W.
Un formalità la discesa finale e l’arrivo su Como, portato a termine in 5’55”, alla media di 49.8kmh (massima 71.8km/h) e 291W. Julian Alaphilippe arriverà 2° a +28″, Gianni Moscon 3° a +38″.
Questi dati mostrano nel complesso come i valori siano veramente molto simili, e quali siano i “parametri” per tenersi nella testa di corse come il Giro. Inoltre è anche interessante vedere come la gestione dello sforzo negli attacchi sia molto “giudiziosa” anche per atleti molto critici nei confronti dei misuratori di potenza (come Quintana). Sarà anche interessante vedere se eventuali novità del regolamento, come la riduzione del numero dei corridori in corsa o il divieto delle radioline porterà a gestioni differenti degli sforzi nei prossimi anni.
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