Ci è arrivata la nuova sella Mornera Daimon, dalla forma molto poco convenzionale e pensata per ridurre drasticamente i dolori alle parti tenui quando si va in bicicletta.
Sul sito Mornera dice:
Sotto la supervisione dell’intelligenza artificiale, i sistemi CRE hanno vinto 3 sfide a vostro favore:
- Trasferendo la pressione prodotta dal peso corporeo da una zona del corpo a un’altra, scaricando le parti intime e deviando le forze verso la zona sottoglutea, un’area muscolare molto più forte e meno soggetta a potenziali malattie fisiche, poiché priva di nervi, organi sottocutanei e terminazioni arteriose. La sfida di alleviare i tessuti molli del corpo è stata raggiunta.
- Fornendo alla sella della bicicletta una flessione elastica attiva e una soluzione a memoria di forma per ammortizzare le forze di ritorno dal terreno che altrimenti colpiscono la struttura ossea. Il telaio del binario si flette e ritorna alla sua posizione originale come una molla, in perfetta armonia con il movimento naturale del corpo del ciclista sul pedale. Le forze di gravità vengono assorbite. La sfida di proteggere il corpo dalle dannose forze dorsali è vinta.
- Preservare al massimo le ossa ischiatiche dagli effetti deleteri di una sella convenzionale e creare un guscio morbido che sostenga la conformazione ossea. Anche la sfida di ridurre lo stress sulle ossa ischiatiche è vinta.
Altre info qui.
Quali sono queste forze di ritorno micidiali e nocive che colpiscono persino la struttura ossea?
Andare in bicicletta viene descritto come fosse un'attività deleteria per lo scheletro,
al pari dell'utilizzo di un martello pneumatico.
<<"Preservare al massimo le ossa ischiatiche dagli effetti deleteri di una sella convenzionale">>
Se intendono le selle convenzionali "di legno" di inizio '900 o le selle da 5 euro nei supermercati, d'accordo.
Altrimenti i più famosi marchi di selle non hanno nulla da imparare da queste "innovazioni" e certamente non danneggiano
le ossa ischiatiche.
Inoltre, le selle, quelle fatte bene, in discesa servono anche per controllare la bicicletta stringendo le cosce,
qui non vedo superficie per tale controllo.
E' assente anche parte della superficie orizzontale dove appoggiarsi nelle frenate più veloci e decise,
quando si arretra con il bacino quasi fuori dalla sella e si tocca la parte superiore del sellino con la pancia.