Sette corridori della Bora-Hansgrohe investiti

Sette corridori della Bora-Hansgrohe in allenamento sulle strade del lago di Garda sono entrati in collisione con un’auto. Dei sette, Wilco Kelderman, Rüdiger Selig e Andreas Schillinger sono stati portati in ospedale, tutti erano coscienti ed hanno subito traumi che sono in corso di valutazione.

TEAM UPDATE: Today during training, some our riders were involved in an accident with a car. Wilco Kelderman, Rüdiger Selig and Andreas Schillinger were taken to hospital, all conscious. Wilco and Rudi have sustained concussion, while Andreas is awaiting final examinations.

— BORA – hansgrohe (@BORAhansgrohe) January 16, 2021

Marcus Burghardt, Anton Palzer, Maximilian Schachmann e Michael Schwarzmann sono rientrati in hotel con piccoli traumi e contusioni.

Aggiornamenti a seguire.

Commenti

emi wakane

17/01/2021 03:38:24

se c'è una cosa che da i brividi sin dal mio ritorno in Italia è il numero di incidenti stradali quotidiani...veramente da brividi, sarebbe una priorità di qualsiasi cittadinanza sana.
Nibalone

17/01/2021 08:33:23

Mah, penso che le squadre scelgano i luoghi dei ritiri in base ad altri parametri (sponsor, soggiorni gratuiti, ecc.) Se no non si spiega perché alcuni andassero anche a Riccione. Riguardo alle strade più o meno adatte, che dire? Dopo i rischi che si prendono durante tutto l'anno non sarà un problema pedalare sul lago.
A me sembra un normalissimo incidente, niente a che vedere con l'odio verso i ciclisti.
bradipus

17/01/2021 11:57:00

Scaldamozzi ogni tanto:

A prescindere dalle responsabilità, non è sicuramente una bella pubblicità per il ciclismo in Italia, quali altre squadre ora sceglieranno le strade italiane come sedi di ritiri?
Andare in bici su strade appena un po’ trafficate in questo paese è veramente pericoloso.

a me più che delle squadre, delle quale mi importa abbastanza poco, preoccupa l'immagine che diamo nei confronti di tutti gli stranieri amanti della bici che potrebbero venire in vacanza da noi, e scelgono altri lidi per motivi di sicurezza.
il turismo in bici, o con bici al seguito, è in forte crescita, e lo sarà ancora di più nel mondo post-pandemia, nel quale probabilmente diminuiranno le vacanze a lungo raggio a vantaggio di quelle a breve-medio.
come nazione avremmo molti atout da giocarci in questo settore, ma siamo penalizzati da due fattori chiave come la condizione delle strade e la sicurezza. ci giochiamo così una delle non molte potenzialità di crescita per la nostra economia.