SRAM ha brevettato un deragliatore anteriore integrato wireless | BDC Mag

SRAM ha brevettato un deragliatore anteriore integrato wireless

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Ormai molti anni fa avevo riassunto un po’ alcuni tentativi di cambi automatici sul forum di Mtb. Tra questi c’era il Browning Electronic AccuShift Transmission (BEAST), realizzato da Suntour nel 1990. Ora il brevetto del Beast è stato ripreso (assieme ad altri) da SRAM, che nella sua frenetica produzione ha brevettato un sistema in parte simile come principio, ma ovviamente aggiornato.

In realtà il primo brevetto di SRAM è stato depositato nel 2019, ma nel tempo l’azienda di Chicago ha rinnovato anno dopo anno il diritto di priorità, l’ultimo pochi giorni fa. Nel concreto si tratta di un sistema in cui la cambiata tra le due corone (piccola e grande) avviene tramite una piccola porzione della corona grande che trasla verso l’interno accompagnando la catena sulla corona piccola.

 

Per far salire la catena dalla corona piccola alla grande si sfruttano invece dei “pioli” posizionati tra le due corone (figura sotto). Per spostare la catena l’apparato si sposta sull’asse della corona piccola, in modo che i pioli si inseriscano nelle cavità tra ciascun dente della stessa, sollevando la catena e guidandola verso i denti della corona grande.

 

 

Il funzionamento di questo sistema è wireless ed è azionato tramite una batteria del tipo attuale della famiglia AXS, come si può vedere dalla forma dell’alloggiamento (fig. 11, n°194)

Nel complesso è appunto un raffinamento concettuale del sistema Browning-Suntour, in cui la catena è spostata non da un quarto di circonferenza delle corone, ma solo da due elementi radiali che traslano verso l’interno per accompagnare la catena verso la corona piccola e verso l’esterno per farla risalire sfruttando dei piccoli dentini.

L’utilità di questo sistema, al contrario del Browning, è quello di evitare del tutto di avere un deragliatore anteriore fissato al telaio. Questo porta molteplici vantaggi, come il non dover più preoccuparsi di installare  e regolare un componente che semplicemente non c’è. Di poter liberare da vincoli progettuali la parte bassa del piantone delle bici, che ora può essere piegato o angolato a piacimento, senza dover fare da supporto per il deragliatore. Ed ovviamente poter integrare questo apparato nell’ecosistema AXS, per aprire poi varie possibilità di cambiata programmabile a piacimento, con modalità automatiche o semi-automatiche.

Vedrà presto la luce? Ovviamente non lo sappiamo, ma il fatto che sia un brevetto costantemente aggiornato da anni fa presumere che SRAM sia abbastanza convinta che possa funzionare.

Commenti

  1. Bello....ma rabbrividisco a pensare al costo di sostituzione corone che, per Sram col suo sistema integrato è già parecchio alto.
    Ma poi la batteria dove la piazzano?
    Già ci passa a malapena la corona sul fodero basso...
  2. Ma fa così schifo la bici nella sia semplicità che ormai sta diventando una gara a chi la complica di più?!
  3. AndyM:

    Non mi convince per niente. Troppo cervellotico nella realizzazione (troppi pezzi miniaturizzati e alla mercé dello sporco). Per non parlare dei probabili costi in caso di sostituzione corone. A questo punto meglio sarebbe allargare la battuta del carro posteriore, mettere un altro pignone e con un bel 1x14 non pensare più ad accrocchi anteriori...
    più facile a dirsi che a farsi.

    servirebbe poi più spazio per il carro, e quindi una guarnitura più larga (e non tutti gli stradisti ne sarebbero felici...).

    per il resto una catena più stretta è già presente sul mercato (ekar), e forse ci sarebbe già così lo spazio per 14 pignoni (sram ne mette 13 con la stessa spaziatura del 12v; banalmente si potrebbe usare la spaziatura ekar su un pacco tipo il 13v sram per arrivare quindi a 14 pignoni).

    la proposta brevettata sram è ovviamente un disegno, tutto da sviluppare e magari miniaturizzare.

    magari è solo l'inizio di una rivoluzione del settore. il deragliatore anteriore ha ormai più di mezzo secolo di evoluzione. già solo trovare e proporre una soluzione comparabile per costo, funzionamento e pesi a questo, senza apportare benefici sarebbe già un successo.
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