Tadej Pogačar ha vinto il giro delle Fiandre 2023

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Show di Tadej Pogačar al giro delle Fiandre 2023. Il corridore della UAE Emirates si è imposto a suon di ripetuti attacchi su ogni salita nel finale della gara fiamminga, staccando il diretto rivale Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) sull’ultimo passaggio sul Kwaremont, per poi poi mantenere il distacco sul Paterberg finale e su successivi 15km di pianura.

Dopo un lungo inseguimento da parte dei magnifici tre (Wout van aero, MvdP e Pogačar) nei confronti di un gruppo di 8 fuggitivi, il corridore olandese ha impresso un’accelerazione seguita solo dallo sloveno, mentre van Aert si è attardato. I due poi hanno raggiunto il gruppo di testa e quindi l’attacco decisivo sul Kwaremont di Pogačar. Nello sprint per il terzo posto l’ha spuntata Mads Pedersen (Tek-Segafredo) di misura su Wout van Aert (Jumbo-Visma).

Tre i record stabiliti oggi nella classica monumento fiamminga: è stata l’edizione dalla media oraria più veloce, 44.083km/h. Tadej Pogačar è divenuto il terzo corridore della storia ad aver vinto un Tour de France ed un giro delle Fiandre, dopo Louison Bobet e Eddie Merckx; inoltre è il secondo corridore della storia ad aver vinto l’accoppiata Paris-Nice – Fiandre nella stessa stagione, doppietta riuscita prima solo a Eddie Merckx (1969).

Curiosità: è la prima gara di un giorno vinta da Pogačar con MvdP e van Aert partenti.

Da segnalare: la squalifica di Filip Maciejuk della Bahrain-Victorious, che con una manovra demenziale ha tirato giù mezzo gruppo, mettendo fuori gioco tra gli altri: Grimay, Sagan, Ben Tuner e Wellens.

 

Commenti

  1. Skardy:

    E' positivo anche capire che chi parla di coperture da 25 e canale da 17 non deve fare 270 km sul pavè bagnato così come lo stesso Pogacar non usa quella soluzione per le comuni gare che fa. Lui cambia la bici e i componenti a seconda della gara che deve fare. Un amatore deve scegliere la soluzione mediamente più utile per tutti i percorsi che fa da gennaio a dicembre.
    Se il cambiamento deve essere pensare di andare su asfalto con gomme da trattore con dentro lattice e salsicciotti pompato a 3,5 perchè così non buco sto comodo ho grip magari spendendo duemila euro in più per avere cerchi leggeri con mozzi con cuscinetti ceramici iperscorrevoli allora meglio essere antichi.
    Il mio msg era prettamente rivolto al fatto che la componentistica si evolve fortunatamente e spesso chi critica il " nuovo" non l ha nemmeno provato . Lo chiamo effetto " nostalgia" , paura di cambiare , vedete voi . Certe soluzioni , se le usano i pro , che stanno a guardare i secondi dopo 6 ore di gara , mi fa sorridere che vengano bocciate a priori da noi umili appassionati per le nostre uscite . Per chiudere , è l atteggiamento mentale che non condivido , poi uno puo far ciò che vuole , anche girare a 7/8 bar con camera d aria e una gomma di marmo da 23mm . Ciaooo
  2. nothingman76:

    Mi auto cito dicendo che su altre testate ho letto che Tadej oltre ai "gommoni" da 30mm aveva anche degli inserti antiforatura... In pratica ha corso con una MTB :)
    ma probabilmente aveva anche il telaio con delle camere a tenuta d'aria gonfiate ad elio e un sistema di catena autolubrificante ricombinante al cloruro di paraffina. :mrgreen:
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