15,4km. Questa la lunghezza complessiva dei tratti in pavé previsti per la tappa odierna del Tour de France 2014.
15km che sono più temuti della neve sulle Alpi, soprattutto per i big, ma anche per più di 100 corridori, oltre la metà del gruppo, che non ha mai corso una Paris-Roubaix.
Le uniche esperienze sul pavé, quello infernale delle campagne francesi, non quello più “docile” del Belgio, per Alberto Contador risalgono al Tour 2010, quando perse 1’13” in 10km da Andy Schleck e Cadel Evans. Per Vincenzo Nibali bisogna risalire addirittura al Giro del Benelux 2009.
Tutti infatti hanno previsto ricognizioni già mesi fa. Nibali addirittura accompagnato da Peter Van Petegem, vincitore della Roubaix 2003. Basterà?
No, soprattutto perché le previsioni danno pioggia. Ironia della sorte, visto che è dal 2002 (vittoria di Musseuw) che non piove alla Roubaix, quella vera, e con la pioggia il gioco si fa durissimo. “E’ già dura così, con la pioggia diventerà una pista di pattinaggio” ha dichiarato Alberto Contador.
E per la pioggia pare non ci sarà scampo. Le previsioni danno acqua, il comunicato di corsa parla di “tappa molto piovosa”, ma non solo, è previsto vento a 30km/h, che da queste parti è anche poco, ma per chi non ha l’abitudine è un ostacolo in più, perché non basta mettersi al riparo di compagni più esperti, come ricorderà sicuramente Franck Schleck, che nel 2010, alla ruota del compagno Cancellara, cadde rompendosi una clavicola…
Perché come dice lo stesso Cancellara bisogna sapere dove mettere le ruote per non bucare o tagliare i tubolari, ma un conto è dirlo un conto è saperlo fare.
Una tappa che promette bene.
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