Nils Politt (Bora-Hansgrohe) ha dovuto attendere il ritiro del proprio capitano Peter Sagan, oggi non partito per presunti dolori ad un ginocchio, per poter avere il via libera nel tentare una fuga. Fuga è stata e con lei una meritata vittoria. La sua prima in un grande giro, la seconda in carriera.
Tappa di transizione tra Saint-Paul-Trois-Châteaux e Nîmes, 155km dopo la tappona del doppio Ventoux, la cui partenza è stata ritardata di 10 minuti per via del forte vento nella vallée du Rhône. I corridori sapendo del vento favorevole si sono scaldati sui rulli già prima di partire pronosticando una tappa molto veloce, e non hanno sbagliato, la media oraria finale è stata di 47,3km/h.
Politt ha percorso i 12km finali alla media di 57,2km/h. Il corridore tedesco ha portato un attacco da manuale ai -15km sfuggendo agli ultimi due rimasti della fuga: Imanol Erviti (Movistar) e Harrison Sweeney (Lotto-Soudal) giunti poi sul traguardo in questo ordine 31″ dopo Politt.
Il gruppo maglia gialla ha potuto approfittare cosi di una giornata di transizione, arrivando ben 15’53” dopo Politt. Nessuna variazione nelle classifiche per le maglie Domani una tappa simile come profilo, ma più lunga: 220km.
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