Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto la tappa regina del Tour de Fance con arrivo al Col du Portet, a 2215mt di altitudine, davanti a Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), gli unici che siano riusciti a tenere il ritmo dello sloveno nella parte finale della salita.
La UAE ha tenuto alto il ritmo per tenere cucita la corsa sino alla salita finale ed evitare attacchi, con Rafal Majka che ha tenuto altissimo il ritmo sino ad un allungo di Pogačar che ha definitamente scremato il gruppo dei migliori riducendolo appunto ai tre che poi si sono giocati la vittoria. Il terzetto ha visto collaborare solo Pogačar e Vingegaard, con Carapaz che ha bluffato a suon di denti digrignati sino ai -1500mt quando ha piazzato un attacco con cui ha staccato di una decina di metri il danese, il quale poi però è rientrato. Negli ultimi 50mt facile scatto di Pogačar che si è portato a casa la tappa, l’abbuono e 40 punti per la classifica maglia a pois.
Pogačar nell’intervista dopo tappa ha dichiarato sorridendo che Vingegaard durante la salita gli ha detto che Carapaz stava bluffando e lui gli ha risposto che lo sapeva.
Vittima di questa dinamica è stato Rigoberto Uràn, il quale ha perso il 2° posto in classifica a favore di Vingegaard. Carapaz sale al 3°. Vingegaard e Carapaz sono ora a +5’39” e +5’43” rispettivamente da Pogačar, il che presumibilmente fa pensare che l’ecuadoriano dovrà tentare qualcosa nei confronti del danese nella tappa di domani, con arrivo in quota a Luz Ardiden, ultima chance prima della cronometro della penultima tappa, che vede favorito sulla carta Vingegaard su Carapaz.
Pogačar ha confortato la propria posizione in classifica, ha portato a 5 il numero di tappe vinte al Tour in carriera e dimostrato di essere in controllo totale degli avversari. Inoltre è salito al 2° posto nella classifica per la maglia a pois, a 11 punti dal leader Wout Poels. Poels che dovrà andare in fuga o tentare qualcosa se vorrà conservarla, perché visto il profilo della tappa e quello dello sloveno domani sarà difficile difenderla. Va detto che gli 80 punti in palio in queste due ultime tappe di montagna per la vittoria in quota sbilanciano decisamente l’equilibrio di questa classifica, dopo che i vari contendenti (Poels, Woods, Quintana) hanno passato una settimana a contendersi traguardi intermedi per un totale di punti inferiore.
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