TdF 2021: Wout Van Aert vince la crono della 20^ tappa | BDC Mag

TdF 2021: Wout Van Aert vince la crono della 20^ tappa

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Wout Van Aert (Jumbo-Visma) ha vinto l’ultima cronometro individuale del Tour de France. Il belga ha realizzato il miglior tempo tra Libourne e St.Émilion imponendosi in 35’53” a 51,3km/h di media. Ha battuto Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step) di 21″ ed un eccellente Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) di 32″. 8° Tadej Pogacar che salvo imprevisti catastrofici vincerà domani il suo secondo Tour consecutivo in carriera a soli 22 anni.

Invariata la classifica generale.

Van Aert con questa vittoria si è aggiudicato al Tour una cronometro, una tappa di alta montagna (il doppio Ventoux alla 10^ tappa) oltre ad una tappa allo sprint nel 2020. Solo un altro corridore è riuscito ad aggiudicarsi tre tipologie di tappe differenti allo stesso modo nel 21° secolo: il  norvegese Thor Hushovd.

Commenti

  1. martin_galante:

    Hushovd ha vinto pure una tappa sul pave'. Pero' a voler mettere i puntini sulle i, non ha vinto una crono ma un prologo. In passato, quando i tour spesso iniziavano cno un prologo, alcuni velocisti preparavano questa specialita' e si facevano trovare in forma ad inizio giro, per perdere solo pochi secondi da recuperare con gli abbuoni e finire in giallo dopo la prima volata. Hushovd addirittura arrivero' a vincere un prologo, ma comunque e' cosa ben diversa da vincere una crono lunga a fine tour.

    Pure sulla tappa di montagna, Hushovd fece un autentico capolavoro. Unico GPM il Col d'Aubisque, ad oltre 40 km dall'arrivo. Il norgevese, miglior discesista del gruppo all'epoca, sali' regolare concedendo qualche minuto agli scalatori in cima, per poi rientrare nella lunga discesa e nel tratto pianeggiante finale. Impresa appassionante, pero' di nuovo molto diversa dallo staccare gli altri in salita sul doppio Ventoux.
    Aggiungo il mio commento di umile spettatore TV di questo TdF, e mi fingo per un attimo ignorante in materia. Scusatemi se il parere di qualche utente ha condizionato certe mie prese di posizione, ma evidentemente non costituisco un'eccezione.
    Il ciclismo è da sempre snobbato dai tifosi del calcio, basket, motociclismo, mettiamoci anche badmington, perchè privo di colpi di scena, avaro di spettacolo, animato da tattiche difficili da comprendere per lo spettatore non fosse per le spiegazioni dei commentatori.
    Considerando i 2 grandi giri del 2021, concordo pienamente con il parere dei detrattori del ciclismo, ho trascorso molti pomeriggi di Giro e Tour russando rumorosamente...

    Ciò premesso, Wout Van Aert, alla pari di M. Van Der Poel, meritano ampiamente un premio per essere stati gli unici a vivacizzare questo pallosissimo TdF, creando spettacolo, coronando imprese fuori dal comune, destando e galvanizzando gli spettatori abbioccati sul divano. Hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo, lanciandosi in coraggiose fughe da lontano, infischiandosene dell'andamento altimetrico o della minaccia dei rivali che incalzano da dietro. Nessuno si scandalizzi per il mio paragone, eh?, ma l'unico ricordo (indelebile) di ciclista in grado di farmi sobbalzare si riconduce solo al grande Marco per le gare a tappe, e a Cancellara - ma in misura molto minore - in merito alle classiche di 1 giorno.

    Pogacar, il cui talento e leadership restano eccezionali e indiscutibili, al contrario è stato un cannibale-ragioniere e ha reso piatti e noiosi 2/3 del Tour. Bernal, vincitore senza rivali al giro d'Italia 2021, non ha fatto meglio. E' molto probabile che la causa risieda nella mancanza di concorrenza, visto anche che le tattiche degli squadroni più agguerriti nulla hanno potuto per contenere lo strapotere di questi fenomeni (in particolare: Ineos contro Pogacar a questo Tour, Jumbo Visma al Tour 2020 contro lo stesso Tadej). Ma forse ci sono altre cause, non troppo evidenti, riconducibili all'organizzazione delle tappe: la vittoria di Tadej alla Liegi- meritatissima ma risicata visto che non ha inflitto 5 minuti al Lou-Lou secondo classificato, ma neanche 5 centesimi di secondo... - mi ha fatto gioire per l'effetto "wow" (detesto l'espressione, ma rende l'idea), ne consegue che anche Pogacar - bontà degli organizzatori della Liegi? - è un fenomeno anche a regalare spettacolo (personalmente non avevo dubbi, vista la crono di "Les Belles Filles" 2020), a condizione che sussistano le condizioni per offrirlo.

    Concludo: se il destino dei GT sarà quello di favorire il "fenomeno Froome", cioè privilegiare l'eccellenza di un campione sugli altri a scapito dello spettacolo, permettendogli di inanellare annate di trofei ma rendendoli degni di zero interesse perché troppo scontati gli esiti dei Giri, allora ben vengano i provvedimenti, accennati dai commentatori televisivi di queste ultimi giorni, che gli organizzatori dei grandi giri forse intendono implementare, volti a vivacizzare l'andamento delle gare, ridimensionare i distacchi cronometrici fra i "fenomeni" e gli altri, riequilibrare le rivalità fra i Top. Servirebbe tanta creatività, è indubbio.
    Un esempio, attingendo dalle esperienze del passato remoto, potrebbe essere l'inserimento di tappe a cronometro di squadra (che privilegiano però le squadre più forti e danarose), oppure cronometro sui 50-60 km (che avvantaggiano gli specialisti della disciplina, almeno in teoria), insomma cercare di diversificare le modalità di svolgimento delle tappe, vanificando la prevedibilità sul vincitore (e magari risvegliando noi spettatori da pomeriggi così soporiferi).
  2. samuelgol:

    Ribadisco: ho citato quello del tuo intervento che mi aveva colpito e su cui avevo qualcosa da dire. Spero di poter essere padrone di citare e rispondere solo a una parte di un post se ritengo che il resto sia condivisibile, non di mio interesse o semplicemente sia inutile una mia qualsivoglia risposta.
    Padronissimo, ci mancherebbe. Tuttavia:

    - desideravo un apporto di pensiero al mio quesito (che non sto a ripetere visto il mancato apprezzamento per una risposta chilometrica, puoi tacciarmi di mancanza di capacità di sintesi, qualora fosse un tema di tuo gradimento), sì anche il tuo, anzi soprattutto il tuo visto che spesso - straordinariamente spesso: nel forum sei ubiquitario H-24 - dedichi tempo e dedizione come raramente mi capita di osservare in qualsiasi forum, non fai mancare il tuo parere in qualsivoglia tematica. Purtroppo non in quella corrente. L'avrei molto gradita, considerandoti particolarmente informato, competente e appassionato (di ciclismo, in merito al calcio non saprei né sono interessato). Non sto" ironizzando per suscitare il tuo risentimento". Evidentemente il "novellino" non è degno di risposta, in quanto novellino:cry... oppure non condividi il mio apprezzamento per WVA e MVDP, che bucano lo schermo TV ad ogni loro apparizione, un'evidenza incontrovertibile anche per un super-qualificato come te.

    - i tuoi interventi nella discussione corrente, "disquisizioni serene ma off-topic reiterati" (utilizzo le tue espressioni, concettualmente sacrosante e comuni a molti forum, tratte dalle raccomandazioni in evidenza dal 2013, ma senza ironia, senza voler provocare nessun risentimento), a chi potevano interessare, se non strettamente al sottoscritto (ma negativamente)?

    samuelgol:

    Grazie.
    Se è in senso ironico, è inappropriato perché va contro la "netiquette". Se scritto seriamente, non ne afferro il senso.

    Tornando O.T.: le radioline!
    Alla gara in linea femminile è successo un bel putiferio per la mancanza d'informazioni diramabili via radio ai ciclisti (cicliste, in quel caso), vedasi la Van Vleuten che esultava pensando di aver vinto. Senza le informazioni, incluse quelle riportate da "radio-corsa" e trascritte sulle lavagne dei motociclisti, riguardanti i distacchi, l'entità dei distacchi, posizioni in classifica, fughe, ciclisti in crisi, etc., certi giochi tattici di squadra pre-programmati vanno a farsi benedire a favore della bagarre; ci sarebbe maggior pressing sui favoriti che non potrebbero mai essere persi di vista, a favore di corridori meno attenzionati, e quindi meno tallonati, che potrebbero trarre vantaggio dai momenti di maggior concitazione della gara (trovandosi però nel posto giusto e nel momento giusto), per effettuare sortite e attacchi, destabilizzando gli equilibri, distogliendo l'attenzione rimasta fissata sui soliti top. Le conseguenze potrebbero essere inaspettati colpi di scena, in qualunque momento della gara quindi non nel solito ultimo chilometro da parte dei soliti 4-5 top, a favore dell'incertezza, rendendo l'esito delle gare meno scontato.

    Sono consapevole di aver scoperto l'acqua calda, eh? E forse la mia riflessione potrebbe essere già stata illustrata da un milione di utenti, un milione di anni fa, oppure 2 giorni fa nel 3D riguardante le Olimpiadi di Tokio, che giuro di non aver più letto da domenica pomeriggio.
    Magari avessi maggior possibilità di seguire il forum (e partecipare attivamente), anche solo qualche mezz'oretta in più al giorno. Ma al momento, come sto facendo proprio ora, la mia unica opzione è quella di rubare minuti preziosi al sonno...
  3. charles619:

    ............ oppure non condividi il mio apprezzamento per WVA e MVDP, che bucano lo schermo TV ad ogni loro apparizione,..............
    Piacciono anche a me....ma non sono gli unici.

    charles619:



    Tornando O.T.: le radioline!
    Alla gara in linea femminile è successo un bel putiferio per la mancanza d'informazioni diramabili via radio ai ciclisti (cicliste, in quel caso), vedasi la Van Vleuten che esultava pensando di aver vinto. Senza le informazioni, incluse quelle riportate da "radio-corsa" e trascritte sulle lavagne dei motociclisti, riguardanti i distacchi, l'entità dei distacchi, posizioni in classifica, fughe, ciclisti in crisi, etc., certi giochi tattici di squadra pre-programmati vanno a farsi benedire a favore della bagarre; ci sarebbe maggior pressing sui favoriti che non potrebbero mai essere persi di vista, a favore di corridori meno attenzionati, e quindi meno tallonati, che potrebbero trarre vantaggio dai momenti di maggior concitazione della gara (trovandosi però nel posto giusto e nel momento giusto), per effettuare sortite e attacchi, destabilizzando gli equilibri, distogliendo l'attenzione rimasta fissata sui soliti top. Le conseguenze potrebbero essere inaspettati colpi di scena, in qualunque momento della gara quindi non nel solito ultimo chilometro da parte dei soliti 4-5 top, a favore dell'incertezza, rendendo l'esito delle gare meno scontato..........
    A mio avviso, se per rendere aperta a tutti una vittoria, bisogna tornare a 100 anni fa in cui nessuno sapeva nulla degli avversari in gara, o peggio fornire informazioni sbagliate, tanto vale buttare random un pò di puntine sulla strada e a chi capita amen. Nello sport, per me, deve vincere il più bravo in quella gara, non quello che pesca un jolly dal mazzo a caso. Ribadisco, per me.
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