Prima vittoria in carriera al Tour de France per Tim Merlier, che regala la seconda vittoria di tappa di fila alla Alpecin-Fenix. Perfettamente lanciato nella volata dalla sua squadra e dalla maglia gialla Mathieu Van Der Poel in versione gregario, Merlier non ha avuto rivali, anzi è stato seguito sul podio dal compagno Jasper Philipsen. Terzo Nacer Bouhanni (Arkéa-Samsic).
Nel finale però caduta di Caleb Ewan (Lotto-Soudal) che ha portato a terra con sé Peter Sagan (Bora-Hansgrohe). Clavicola rotta per Ewan e ritiro da confermare.
Finale disegnato in modo pessimo dagli organizzatori, con curve a gomito, strade strette e rettilineo finale in discesa e con una semicurva. Difficile pensare qualcosa di peggio.
Durante tutta la giornata però ci sono state cadute, tra cui quelle importanti di Geraint Thomas (Ineos) arrivato in fondo però, Robert Gesink che ha dovuto abbandonare e Primoz Roglic negli ultimi chilometri. Roglic che ha perso 1’21” in classifica generale (92°). Ne ha approfittato Richard Carapaz che è salito al 3° posto in classifica generale a 31″ da Van der Poel.
Una tappa che può essere ben riassunta nelle parole di Marc Madiot (Groupama-FdJ): “Non è più ciclismo. Bisogna che cambi, così non va. Se non si cambia avremo dei morti. Non è una cosa degna del nostro sport”.
Stanno troppo con la vena tappata in troppi. Ewan e Sagan sono caduti in pieno rettilineo in gruppetto sparuto, ma saranno stati in fuorisoglia da mezz'ora.
Se riduci il gruppo dei battaglianti a 30/40 corridori, rischiano meno loro che comicianno a suonarsi ai -5 e rischiano meno gli uomini di classifica.
E gli uomini di classifica passano tutto il giorno a sgomitare per stare davanti o a correre alla cieca nella pancia del gruppo.
Oggi, pure con la tua neutralizzazione ai -20km Thomas,Gesink, Roglic ed Haig ne avrebbero pagato comunque le conseguenze o fische o in termini di classifica.
Già le strade sono diventate un incubo di rotonde e rallentatori. Mettici pure le strade strette e siamo a posto.
Il tempo viene neutralizzato se ci sono incidenti che giustificano un distacco, non é che ora ai -3 i corridori smettono di pedalare ed arrivano ad un minuto a passeggio.
Se si mettesse la regola ai -20, dovrebbero comunque pedalare forte per limitare il distacco in assenza di incidenti.
Per me occorrerebbe intervenire sui percorsi, con tappe che fanno selezione e sgranano la classifica all'inizio, non nella seconda settimana come in questa edizione.