Categorie: Test

[Test] Campagnolo Bora Ultra 35

Test di durata per queste ruote di Campagnolo, utilizzate da Marzo ad oggi in praticamente tutte le condizioni.

Le Campagnolo Bora 35 si pongono come opzione tra le basso profilo in carbonio Hyperon, adatte alla salita, e le “classiche” Bora 50. Come suggerisce d’altronde il nome le Bora 35 hanno un’altezza del cerchio di 35mm, con cui riescono a contenere ulteriormente il peso rispetto le sorelle da 50mm. Le Bora 35 non sono però, come ci si potrebbe aspettare, solo una versione in scala delle 50, ma hanno caratteristiche costruttive differenti, a cominciare dal layup del carbonio del cerchio, realizzato in Italia a Vicenza, fino al trattamento delle piste frenanti denominato 3Diamant, che consiste in una fresatura con un utensile in diamante per rendere il più omogenea possibile la superficie. La ragione di frenate non omogenee secondo Campagnolo sono dovute infatti alla non omogeneità della resina che impregna le fibre di carbonio, creando sulla superficie di queste dei piccoli “avvallamenti” che possono rendere la frenata non costante e soprattutto creare dei punti di picco per la temperatura dovuta all’attrito dei pattini dei freni, che come noto, può deformare la resina e quindi il cerchio stesso. Con gli utensili a controllo numerico utilizzati da Campagnolo questo viene evitato garantendo una superficie delle piste “fresata” alla perfezione.

I mozzi fanno uso dei cuscinetti ceramici CULT per una riduzione del peso e una migliore scorrevolezza, ma soprattutto guardandoli se ne può apprezzare la costruzione davvero curata, in particolare le forme delle flange, lavorate per contenere al massimo il peso

Anche dal lato cassetta con una flangia maggiorata, realizzata in alluminio a cnc

Corpo dei mozzi ovviamente in carbonio. Raggi piatti con raggiatura G3 al posteriore. 18 all’anteriore e 21 al posteriore.

Il peso da noi rilevato per queste ruote è di 530gr per l’anteriore e 692gr per il posteriore. Per un peso totale di 1222gr. Leggeri anche gli sganci in dotazione: 63gr il posteriore e 57gr l’anteriore. Non superleggeri, ma fanno egregiamente il loro lavoro, cosa non scontata con sganci ultraleggeri, e con delle leve molto ampie e quindi facili da maneggiare.

Prova

Alla prova pratica si sono rivelate ruote decisamente polivalenti. Molto buone in pianura, eccellenti sul vallonato ed ottime in salita. Il peso non è da record, ma basso in ogni caso e si fa sempre apprezzare. La rigidità verticale non è esagerata e le ruote restano abbastanza assorbenti, mentre per quanto riguarda quella laterale, anche in fuorisella “scomposti”, pur maltrattandole, non ci sono flessioni evidenti. Anche con i pattini regolati al minimo non si sentono sfregamenti. Delle ruote molto equilibrate. Da notare che le ruote sono sempre state utilizzate con gli stessi tubolari, Tufo S3 Lite 23mm, quindi con altri tubolari le sensazioni possono essere chiaramente un po’ differenti in termini di comodità. Stessa cosa per quanto riguarda i pattini freno, quelli forniti da Campagnolo sono gli unici che abbiamo utilizzato, e sinceramente non ci è venuta la tentazione di usarne altri vista la qualità e costanza della frenata, davvero ottima. La frenata è sempre molto modulabile anche “scaldandole” su lunghe discese. Altro pregio è anche una certa silenziosità, ovvero niente fischi molesti. Solo qualche volta un rumore al posteriore su discese impegnative con molti tornanti, che però sembra più una “risonanza” della ruota che un vero fischio.

Eccellente la guidabilità in discesa, data presumibilmente dal mix peso-altezza del cerchio che le fa essere molto reattive nei cambi di direzione ed al contempo abbastanza stabili. Chiaramente queste caratteristiche sono molto dipendenti dal setup completo ruote+bici+coperture oltre che dallo stile di guida. Crediamo comunque che siano ruote davvero fruibili da chiunque in qualunque condizione, senza patemi in termini di fragilità, o parti manutenibili o registrabili solo in fabbrica. Ruote veramente polivalenti ed utilizzabili a 360° (relativamente al segmento, ricordiamo che sono solo per tubolari).

La costruzione è italiana e riassume tutto il know-how attuale di Campagnolo. Il prezzo di conseguenza: 3218eu di listino. Prezzo notevole, anche se il prezzo “su strada” che si può mediamente ottenere è sensibilmente inferiore vedendo i prezzi dei vari on-line shop, restando comunque nella fascia “top”.

Condividi
Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

Articoli recenti

Winter Cup 2024: chi letarga non piglia pesci!

Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e…

12/11/2024

Romain Bardet si ritira da un ciclismo “accelerato”

Romain Bardet (Team DSM-Firmenich) 34enne francese è ormai a fine carriera: la concluderà il prossimo…

12/11/2024

Piccolo budget grandi difficoltà

A fronte di poche squadre World Tour con budget pressoché illimitati ci sono le altre…

11/11/2024

Il giovane Miel Dekien deceduto in un incidente d’auto

Il ciclismo belga è di nuovo in lutto. Il giovane ciclista 18enne Miel Dekien è…

11/11/2024

Mark Cavendish appende la bici al chiodo

Ed alla fine è arrivato il momento del ritiro anche per Mark Cavendish. Lo sprinter…

09/11/2024

Il caso Strava Leaks rivela la posizione dei leader mondiali

Non è la prima volta che Strava sale alla ribalta per questioni di sicurezza: nel…

08/11/2024