Della Cannondale Supersix Evo Hi-Mod 2016 avevo provato la versione Team, (quella “quasi-top” dopo la Black Ink montata con compoenenti esoterici) in occasione del lancio di questo modello, e mi era parsa una bici notevole sin da subito, ma si sa, quando le bici sono fresche di stampo, montate col meglio sul mercato e regolate alla perfezione fanno sempre la loro scena. Negli ultimi mesi invece ho avuto l’occasione di testare la versione Ultegra della SupersixEvo, ovvero la versione “base” della gamma.
Le caratteristiche tecniche di questa versione differiscono solo per il montaggio rispetto gli altri, per cui il telaio, cuore del sistema, resta lo stesso, colorazione a parte. Il montaggio della bici in prova prevedeva quindi Mavic Ksyrium, trittico attacco manubrio, curva manubrio in alluminio marchiati Cannondale, reggisella SAVE in carbonio di diametro 25,4mm e la trasmissione Ultegra 11V, completata però dalla guarnitura Cannondale Hollowgram Si BB30 52/36, sorella minore della più pregiata SiSL2 montata sulle sorelle maggiori.
Il telaio ha geometria tradizionale, come sempre per Cannondale, ed è disponibile in 8 taglie:
La taglia della bici in test era la 58, a cui è stato sostituito l’attacco manubrio con uno leggermente più lungo (bianco purtroppo, che non si intonava benissimo con la livrea…).
In questa taglia, senza pedali, la bici completa pesava 6,94kg. Un peso eccellente considerando taglia e montaggio non al top. Con delle ruote full-carbon (seppur per copertoncino) il peso è sceso agevolmente sotto limite UCI. Merito di questo è ovviamente del telaio e forcella, che non abbiamo smontato per pesarli, ma stanno evidentemente attorno agli 800gr il primo e meno di 300gr la forcella. In taglie più piccole il telaio sta sotto gli 800gr. Un sistema telaio+forcella tra i più leggeri sul mercato.
Telaio che presenta un passaggio cavi interni, ben congegnato, in particolare i fori di uscita ed entrata del freno posteriore, molto puliti, e per le placchette guidacavi sotto il movimento centrale e tubo obliquo
Veniamo ai fatti. Dopo il test della CAAD12 ero curioso di vedere le differenze con la EVO, praticamente dettate solo dal materiale del telaio. Giorno dopo giorno, pedalando, prevalentemente in salita, la differenza più percepibile è la comodità relativa allo smorzamento delle vibrazioni. Se il CAAD12, seppur montato con lo stesso reggisella SAVE che, flettendo, aiuta ad “accompagnare” su buche ed avvallamenti, non si può definire “scomodo”, il Supersix Evo offre la sensazione che in particolare le frequenze più alte siano maggiormente smorzate, come nel caso di asfalto rugoso.
Nelle altre circostanze, come scatti, rilanci ed ovviamente al passo, le sensazioni sono molto simili e la Supersix Evo si dimostra eccellente. Chiaramente con ruote più leggere delle Ksyrium di serie si esalta ancora maggiormente l’eccellente rapporto peso/rigidità del sistema telaio-forcella. Rapporto che si dimostra ottimale anche nel frangente dove si rivela decisivo, ovvero in discesa. La SuperSix Evo si è dimostrata assolutamente neutra. L’unico limite è davvero “il manico” di chi la guida. Rispetto alla CAAD12, in discesa mi è sembrata perdonare un po’ di più, in particolare grazie al fatto che eventuali imperfezioni dell’asfalto risultano filtrate meglio, ed in staccata e percorrenza di curva questo dà ulteriore sicurezza.
In tutto questo bisogna far notare che il montaggio Ultegra non ha fatto rimpiangere in nulla scelte più costose. L’equilibrio della bici è talmente buono, grazie anche alla guarnitura Hollowgram, rigida e leggera (e bella esteticamente-opinione personale-), che il montare eventualmente un Durace non aggiunge molto a livello funzionale, casomai toglie a livello ponderale, ma visto il peso di questa versione non è poi fondamentale, ma “toglie” anche a livello di portafogli.
Ovviamente chi può fa benissimo a prendersi le versioni più costose, ma già questa versione Ultegra non fa mancare niente a livello prestazionale. Se non per quanto riguarda le ruote. Le Ksyrium sono ruote oneste, ma modelli più leggeri esaltano la Supersix Evo, senza però far mai diventare la bici troppo nervosa, segno della bontà del telaio e forcella.
Nel complesso una bici davvero eccellente, di quelle che si fa fatica a mandare indietro…e che metto di diritto nella top 5 delle bici che mi sono piaciute di più, con il plus che la Supersix si è rivelata essere una bici davvero versatile in ogni frangente (con ruote alto profilo non sfigura affatto anche in gare in circuito) e con un’estetica “classica” che difficilmente passerà di moda.
Prezzo: 3999eu
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