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Concepita nel 2006 come bici da granturismo, la Synapse è andata evolvendosi nel corso del tempo, andando sempre alla ricerca di soluzioni tali da migliorare le prestazioni senza penalizzare il comfort. Il risultato attuale si colloca al vertice della tecnologia Cannondale per quanto concerne l’utilizzo del carbonio, progettato e lavorato per offrire comodità senza penalizzare la performance. Come sulla gamma Super Six, per questa Synapse è stato utilizzato carbonio BallisTec ad altissimo modulo, di provenienza militare, lavorato con una tramatura estremamente rigida e leggera, che ha consentito di ottenere un telaio da 998 grammi (misura 54). Le fibre sono disposte in modo tale da annullare le vibrazioni ad alta frequenza, cioè le più fastidiose. Fibre addizionali ad alto modulo rinforzano le zone di innesto della scatola del movimento centrale con i foderi bassi del carro, con il tubo piantone e con l’obliquo.
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Numerose le soluzioni tecnologiche messe in atto per questa Synapse.
La più evidente è quella chiamata “Power Pyramid”, con il tubo piantone sdoppiato asimmetricamente nella parte inferiore, che va a innestarsi sulla scatola del movimento centrale da 73 mm. Rigidità maggiore, per trasferire tutta la potenza, ma peso contenuto.
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Con la tecnologia “SAVE Plus” (Synapse Active Vibration Elimination) per carro posteriore e forcella, Cannondale ha invece raggiunto l’obiettivo di ridurre le vibrazioni, aumentando il comfort. La forma ellittica e schiacciata dei tubi del carro e della forcella agisce come una micro-sospensione, flettendo solo verticalmente a fronte delle asperità del terreno. Lo stesso dicasi per il tubo piantone, elegantemente scavato nella zona adiacente alla ruota.
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Il reggisella da 1” è anch’esso studiato per contribuire alla flessione sotto gli urti provenienti dal fondo stradale. Privo di tradizionale morsetto alto (la vite di regolazione è infatti alloggiata in prossimità del tubo orizzontale), questo reggisella – sottoposto a un carico di 100 kg nel corso delle prove effettuate da Cannondale – garantisce una flessione superiore del 113% rispetto a un normale reggisella da 27.2 mm.
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I forcellini anteriori hanno un offset tale da assorbire i colpi pur garantendo ottima maneggevolezza.
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La tecnologia “SERG” (Synapse Endurance Race Geometry) del telaio si riscontra nei foderi posteriori più lunghi, per assorbire le asperità, nell’angolo di sterzo e nel tubo sterzo ottimizzati per offrire stabilità senza compromettere l’agilità. Due le geometrie proposte per il telaio Synapse, la “Comfort Road”, più rialzata e comoda, e la “Elite Race”, più chiusa e corsaiola.
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Allestimento
La bici in prova, con geometria “Elite Race”, rispecchiava la dotazione di serie del modello “Synapse 2”, eccezion fatta per le ruote, le Vision Metron 40 in carbonio, previste per il modello “Black Inc”, mentre sulla “Synapse 2” sono previste le Mavic Ksyrium Elite S WTS. Spazio dunque al nuovissimo gruppo Sram Red 22 a undici velocità (pacco pignoni 11-28 e guarnitura Cannondale Hollowgram Si SL2 compact 50-34 con spider integrato nelle corone), alle ruote Vision Metron di cui sopra, gommate con copertoncini Schwalbe Ultremo ZX da 25 mm (ma si possono montare anche quelli da 28 mm), al reggisella FSA SL-K Carbon da 1” (per tutti i dettagli si rimanda alla scheda tecnica a fondo pagina).
Tutta componentistica di alto livello, leggera ma affidabile, con il “plus” delle undici velocità.
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La livrea cromatica della Synapse avuta in test si contraddistingue anche per il numero 71 sul tubo piantone, per celebrare l’anno di fondazione della Casa americana, il 1971.
Nel catalogo Synapse anche le versioni “Black Inc”, con gruppo Shimano Dura-Ace 9000 (prezzo di listino 6.499), “Synapse 3”, con gruppo Ultegra (prezzo listino 3.499 euro), e “Athena T”, con omonimo gruppo Campagnolo e guarnitura tripla (prezzo listino 3.499 euro). Per le donne è prevista la versione “Women’s 3” con gruppo Ultegra (prezzo listino 3.499 euro).
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Rilevazioni effettuate
Peso rilevato bici completa: 6.85 kg (senza pedali, misura telaio 56)
Peso ruote in ordine di marcia (inclusi quick-release, nastro paranipple, camere d’aria, pneumatici e pacco pignoni): anteriore 1.091 gr, posteriore 1.397 gr
Peso pneumatici: 215 gr ciascuno
Peso camere d’aria: 70 gr ciascuna
Peso quick-release: 118 gr (56 ant + 62 post)
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Sintesi dei test
Altezza e peso del tester: 180 cm, 70 kg (senza abbigliamento)
Bici in prova: misura 56 (tutti i dettagli nella scheda tecnica a fondo pagina)
Periodo della prova: dal 27 Maggio al 21 Luglio 2013
Uscite effettuate: 11
Tempo totale di percorrenza: 75h.44min.
Distanza percorsa: 1.848 km
Dislivello in salita: 26.583 metri
Percorsi effettuati: lunghe percorrenze, con salite di vario sviluppo (max 21 km) e pendenze variabili fino al 27%, con fondo stradale anche molto rovinato o addirittura ciottolato, tra le zone della Brianza collinare, del Triangolo Lariano, della Val d’Intelvi, del Canton Ticino e della Val Imagna, oltre al percorso completo della randonnée Valcamonica Extreme.
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Identikit
In ordine alfabetico le principali caratteristiche riscontrate sul campo, per una sintesi immediata del profilo di questa bicicletta.
• Assorbimento asperità e smorzamento vibrazioni
• Comfort
• Equilibrio ciclistico
• Flessibilità verticale
• Maneggevolezza
• Reattività nei rilanci
• Rigidità torsionale
• Stabilità
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La prova
La Synapse ha messo subito in mostra ottime doti di bilanciamento e ripartizione pesi, con un invidiabile equilibrio ciclistico che è emerso fin dai primi colpi di pedale.
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Le incertezze legate a una ipotizzata “pigrizia” del telaio sono state ben presto fugate dal carattere reattivo di questa bici, che si lascia condurre e rilanciare con grande facilità, cosa sorprendente dato che la lunghezza del carro posteriore e l’angolo di sterzo sono leggermente superiori alla media delle “colleghe racing” vere e proprie.
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Il meglio di questa bici lo si può assaporare sui terreni più rovinati. Buche, tombini, cordoli, pavè, sterrati… tutto digerito con straordinaria efficacia dal telaio, nel quale il sistema “SAVE Plus” appare ben congegnato e ancor meglio realizzato. Tutte le asperità vengono percepite come distanti, quasi circoscritte alle sole ruote che tra l’altro, essendo full-carbon, sono molto rigide verticalmente e non concedono nulla in fatto di comodità. Certamente gli pneumatici da 25 mm contribuiscono all’effetto smorzante, ma il telaio è veramente un gioiello di morbidezza verticale, quasi appartenesse alla categoria “soft tail” o addirittura, per come ha dimostrato di sapere annullare le vibrazioni, a quella dei telai in titanio.
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Rispetto al carro posteriore, comodissimo, la forcella è un pochino più rigida e diretta, come è giusto che sia per consentire la precisione richiesta da una guida racing. Ed è proprio la guida racing a non essere penalizzata dalla natura di questa Synapse, che potremmo definire una “granturismo veloce”, perché offre prestazioni molto buone anche in confronto alle specialissime stradali votate esclusivamente alle competizioni. Immediato e quasi inevitabile il paragone con la più leggera e scattante Super Six EVO Hi Mod. Questa Synapse le è stretta parente, anche perché condivide la medesima tipologia di fibre di carbonio. I valori della Synapse sono leggermente inferiori per quanto concerne la maneggevolezza e la reattività, superando però la “sorellina” in fatto di comodità, stabilità sulle sconnessioni e assorbimento asperità.
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Nei rilanci, la Synapse si è dimostrata molto valida, con una buonissima rigidità della zona centrale. Progressioni e scatti vengono trasformati in proficue accelerazioni, almeno nella misura consentita dalle ruote Metron 40.
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In discesa ha messo in luce una stabilità straordinaria unita a ottime doti di maneggevolezza, appena inferiori alle specialissime racing, oltre a una buona la direzionalità anche nelle pieghe con repentini cambi di direzione e nel misto stretto, a testimonianza di una rigidità laterale di prim’ordine.
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Le prestazioni migliori, a prescindere dalle pendenze ascendenti o discendenti, si hanno comunque sui fondi rovinati, dove la Synapse diventa favolosa, non perdendo mai la linea scelta e mantenendo stabile la velocità di crociera, a tutto vantaggio del rilevamento cronometrico. Frenando decisamente in discesa sullo sconnesso, dove solitamente la ruota anteriore sussulta e perde sovente contatto con il suolo, si percepisce chiaramente una flessione strutturale della forcella verso l’interno, segno che i foderi flettono volutamente nelle situazioni più critiche, senza tuttavia svergolare o tradire la traiettoria desiderata.
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Altre elemento di flessione, che aumenta la comodità generale, è il reggisella, studiato proprio per deformarsi – sebbene in misura contenuta – a fronte delle sollecitazioni derivanti dal manto stradale.
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Da tutto ciò scaturisce un comfort notevolissimo, che non viene meno con l’aumentare delle distanze percorse e del tempo trascorso in sella. Veramente una bici azzeccatissima per i fondi “difficili” e per chi vuole dedicarsi all’endurance.
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Valutazione componenti
Le ruote Vision Metron 40 hanno impressionato positivamente. Full-carbon con profilo da 40 mm, versione per copertoncino, raggi piatti sfinati, corpo mozzo in carbonio, cuscinetti ceramici, magari non efficaci nel moto accelerato come le sorelle maggiori Metron 55 preferite dai professionisti, ma pur sempre valide e performanti in tutte le circostanze. Rigide e reattive, nonché sufficientemente leggere per ruote dal diametro medio-alto, assecondano molto bene l’indole del telaio, rispondendo perfettamente ai comandi impartiti dalla ciclistica di questa Synapse. In salita non penalizzano più di tanto, il loro peso è accettabile e l’inerzia si fa sentire solo nelle partenze da fermo o nei rilanci più lenti. In pianura contribuiscono a mantenere ragguardevoli velocità di punta, mentre in discesa favoriscono una crescente progressione velocistica. Il profilo da 40 mm soffre ovviamente le folate laterali, ma non penalizza più di tanto la guida, consentendo facili correzioni che magari con ruote di profilo maggiore risulterebbero più complicate.
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La pista frenante in carbonio, sulla quale agiscono pattini specifici Vision by SwissStop, non fa rimpiangere l’alluminio, uguagliandone quasi le prestazioni in frenata sull’asciutto, dove i pattini iniziano a stridere solo se fortemente e lungamente sollecitati. Sul bagnato gli spazi di frenata aumentano un po’ rispetto ai wheelset dotati di pista frenante in alluminio, ma sono comunque più che soddisfacenti, collocandosi indubbiamente tra le migliori ruote della categoria full-carbon. I pattini rilasciano lievi depositi di patina frenante gialla sul profilo del cerchio, residuo che può essere rimosso mediante un’apposita gommina distribuita dalla stessa Vision.
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I copertoncini Schwalbe Ultremo ZX da 25 mm, pur avendo un’impronta a terra appena superiore rispetto ai “fratellini” da 23 mm, rispetto a questi vantano un maggiore volume d’aria, che contribuisce ad attenuare urti e vibrazioni provenienti dal suolo.
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Esteticamente molto pulito il sistema di serraggio del reggisella, con morsetto inglobato nel telaio e vite di chiusura mascherata da una lunetta in gomma.
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Che dire delle luci bianche a led presenti nel tappo superiore in gomma della serie sterzo? Si azionano mediante pressione sulla parte frontale e funzionano a luce intermittente oppure fissa. La piccola batteria di alimentazione si trova nella zona posteriore.
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Decisamente racing il gruppo Sram Red di ultima generazione, che qui si presenta con la sigla 22, corrispondente al numero di rapporti trasmissione selezionabili. Le ergonomiche leve, regolabili nel “reach” (distanza dalla piega manubrio), agiscono su freni meccanici di tipo “Aero Link”, dimostratisi efficacissimi, potenti ma modulabili in ogni circostanza. Le levette “Double Tap” azionano con un nitido schiocco i deragliatori, precisi e impeccabili.
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Il deragliatore anteriore, privo di “trim”, è risultato straordinario quanto a facilità di regolazione, velocità, precisione e affidabilità di cambiata, anche sotto sforzo. Un vero gioiello meccanico.
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Il pacco pignoni a 11 velocità (qui scalato 11-28), risulta omogeneo e ben spaziato, garantendo sempre il miglior rapporto tanto ai velocisti quanto agli scalatori. Rispetto al predecessore, ha acquisito una pressoché totale silenziosità di funzionamento.
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Affascinante la guarnitura Cannondale Hollowgram Si SL2, realizzata in due pezzi forgiati, con spider a 10 bracci lavorati CNC e corone solidali OPI (One Piece Integration). Il peso dichiarato è di soli 484 grammi per la versione compact 50-34, mentre aumenta di una dozzina di grammi per la standard 53-39. Diversamente dalle altre corone non solidali allo spider, all’atto pratico queste OPI hanno sempre dimostrato una rigidità impareggiabile, non flettendo neppure sotto le accelerazioni più violente, quando le altre vanno sovente a sfregare nel deragliatore.
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La sella Fi’zi:k Aliante Delta, con carrello in manganese, ha imbottitura comoda e forma avvolgente. Assieme al reggisella FSA SL-K Carbon da 1” contribuisce al comfort generale del mezzo.
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Inconvenienti riscontrati nel corso della prova
Nessuno.
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Scheda tecnica
Telaio: Cannondale Synapse Hi-Mod BallisTec full Carbon, Save Plus, compatibile Di2, Press Fit BB30A 73 mm
Forcella: Cannondale Synapse Hi-Mod BallisTec full Carbon, Save Plus, cannotto sterzo 1.1/4”-1.1/8”
Serie sterzo: Cannondale Synapse HM 1.1/4”-1.1/8”, luce integrata a led tra tubo sterzo e attacco manubrio, tappo chiusura superiore 25.4 mm in carbonio
Curva manubrio: FSA Pro-Wing Compact carbonio, 31.8 mm, larghezza 440 mm, drop 125 mm
Attacco manubrio: FSA SL-K alluminio, inclinazione +/- 6°, frontalino carbonio, diametro conchiglia 31.8 mm, attacco forcella 1.1/8”, estensione 110 mm
Nastro manubrio: Cannondale Bar Tape gel 3.5 mm
Comandi e leve freno: SRAM Red 22 Double Tap
Freni: SRAM Red AeroLink
Pattini freno: Vision by SwissStop
Deragliatore: SRAM Red 22
Cambio: SRAM Red 22 WiFli
Guarnitura: Cannondale Hollowgram Si SL2, corone Cannondale OPI 50-34, pedivelle 172.5 mm
Movimento centrale: FSA Press Fit BB30A, 73 mm
Pignoni: SRAM XG-1190, scalati 11-28 (11 vel)
Catena: SRAM PC-1190
Reggisella: FSA SL-K Carbon for Cannondale, diametro 25.4 mm, lunghezza 350 mm
Sella: Fi’zi:k Aliante Delta, carrello in manganese
Ruote (in prova): Vision Metron 40, carbonio, per copertoncino, mozzi con cuscinetti ceramici
Ruote (di serie): Mavic Ksyrium Elite S WTS, per copertoncino
Coperture: Schwalbe Ultremo ZX, 700×25
Misure disponibili: 48, 51, 54, 56, 58, 61
Colorazioni disponibili: nero e bianco con fregi grigi (in prova), verde acido e nero lucido con fregi bianchi
Prezzo di listino: 4.999 euro (con ruote di serie)
Web site: Cannondale Synapse carbon
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