Il segmento di biciclette più di successo dell’ultimo periodo è quello delle cosiddette Endurance bikes, bici che vanno incontro alle esigenze degli amatori meno orientati alla prestazione agonistica o meno attratti dall’imitare i professionisti. Questa tipologia di biciclette ha generalmente geometrie più rilassate, con tubi sterzo più alti e tubi orizzontali più corti, per dare una posizione più eretta del busto, ed un interasse più lungo per dare maggiore stabilità ed anche più flessibilità del carro posteriore per maggior comfort su superfici rovinate. Oltre a dare la possibilità di montare copertoni di sezione più larga dei canonici 23mm. Bici comode, o da lunghe distanze insomma, che vanno incontro alle reali esigenze dei moderni amatori che fino a pochi anni fa potevano contare solo sulle classiche geometrie da gara, che magari (spessissimo) adattavano con pile di spessori sotto l’attacco manubrio ed attacchi manubrio più corti.
La tedesca Canyon è entrata in questo segmento con il modello Endurace CF, che riprende appunto queste caratteristiche da bici “endurance”, e deputando parte della ricercata comodità su superfici stradali molto rovinate al reggisella VCLS sviluppato in collaborazione con Ergon.
Già dal nome si capisce come Canyon non abbia voluto “esagerare” con questa bici, mantenendo caratteristiche, perlomeno visive, molto simili al modello Ultimate CF, in particolare a livello di forme. La grossa differenza sta appunto nella geometria, definita “Sport”, a differenza di quella “Pro” della Ultimate, che nel caso della 58 in test ha uno Stack di 590mm ed un Reach di 380mm con un orizzontale di 555mm, piantone di 565mm e tubo sterzo da 175mm, ovvero 11m di Stack in più rispetto la Ultimate e 15mm in meno di Reach, oltre ad un tubo sterzo 5mm più alto a parità di taglia. Gli angoli di sterzo e piantone sono gli stessi (73.25° ,73.5°). Stando alla tabella delle geometrie Canyon la sorpresa arriva dall’interasse della bici che nel caso della Endurace è più corto che sulla Ultimate, in controtendenza per questo segmento di bici, anche se solo di 5mm. Già questo fa capire come le differenze non siano macroscopiche tra i due modelli, conservando in gran parte lo stesso feeling di guida con una posizione leggermente più eretta sulla Endurace, ma conservando un’anima piuttosto “racing” anche in questo caso.
Differenza visiva che può dare un’idea del maggior comfort che la Endurace può fornire rispetto le sorelle più racing è data dalla sezione dei pendenti del carro posteriore, decisamente molto sottili, per fornire con ogni probabilità maggiore flessibilità verticale.
Di serie su tutti modelli della gamma Endurace il reggisella VCLS sviluppato in collaborazione con Ergon. Non ci soffermeremo più di tanto su questo componente visto che lo abbiamo già testato come componente singolo in passato e rimandiamo a quel test per le nostre impressioni. Peraltro confermate anche montato sulla Endurace.
Il montaggio con cui è proposta questa Endurace, versione 9.0 nel modello in prova, ovvero la terza verso il basso partendo dal top di gamma 9.0 SL (i modelli differiscono solo per il montaggio proposto non nel telaio) è ottimo, come sempre nella tradizione Canyon. Ovvero propone ottimi componenti a livello di qualità combinati tra loro in modo coerente e senza “sbavature” come scelte al risparmio in qualche comparto.
A cominciare dai componenti Ritchey WCS per il binomio attacco-piega, al gruppo Ultegra 11V completo, alle ruote DTSwiss Spline R23 gommate Continental GP4000 25mm fino alla ottima e molto comoda Fizik Aliante Versus ed alla serie sterzo Acros. Tutti componenti di indubbia qualità.
Molto buone in particolare le ruote DtSwiss Spline, che combinano un ottimo peso (1520gr) con un canale da 23mm esterno, 18mm interno, che fa da piattaforma per il montaggio di copertoni di sezione generosa, come è il caso dei Continental GP4000, universalmente apprezzati, che nel caso in prova da 25mm sono in realtà dei 27mm. Nessun problema comunque anche con sezioni maggiori visto che le Spline possono accogliere coperture fino a 35mm e la Endurace ha un tire clearance dato fino a 28mm. Probabile anche che possa starci qualcosa in più.
La Endurace mantiene le promesse che derivano già dal nome. E’ una bici “comoda”, ma con un feeling di guida che resta piuttosto racing. Come sempre non ci dilungheremo nel darvi improbabili sensazioni su rigidità, scorrevolezza ed altre amenità, piuttosto un consiglio all’acquisto dando un’indicazione d’uso. La Endurace è una perfetta bici da Granfondo, con una posizione ottima per lunghe ore in sella, ma non estrema in questo senso, e con un feeling di guida molto vicino alle bici più racing. Per fare un raffronto è una bici che ci ha ricordato la Bianchi Infinito e piuttosto distante da altre bici endurance come la Trek Domane o la BMC Granfondo che sono più “spinte” sul versante long distance. In particolare per un interasse davvero più lungo nel caso della Trek.
Ottimo il montaggio e la qualità delle finiture per la Endurace, d’altronde è un aspetto da sempre molto curato da Canyon, in particolare in rapporto al prezzo di 1899eu che non si può che dire eccellente. Cura del dettaglio che si evince anche dalla qualità dell’imballaggio BikeGuard e delle dotazioni accessorie.
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