Sono passati 2 anni dal test della Canyon Endurace CF, ed in questi due anni una delle novità che più hanno fatto parlare nel mondo del ciclismo, nel bene e nel male, sono stati i freni a disco, che ovviamente sono arrivati anche sulla nuova incarnazione della macchina da endurance di Canyon, la Endurace CF SLX disc di cui parliamo qui.
La bici è cambiata totalmente rispetto il vecchio modello, a cominciare dalle geometrie che per la nuova Endurace si concretizzano in 10mm in più di Stack e 8mm in meno di Reach per ottenere una posizione in sella ancora più confortevole e rialzata. I foderi bassi del carro sono stati allungati di 5mm per ottenere maggiore stabilità in velocità. Il peso del frameset è dichiarato a 820gr per la taglia media, mentre la forcella, irrobustita per sopportare le sollecitazioni dei dischi è ingrassata di soli 30gr.
Su un telaio così leggero sembra sensata la scelta di Canyon di creare un sistema di serraggio per manubrio e reggisella che disperda il più possibile le forze in questi punti. Per fare questo hanno previsto 2 viti nella parte posteriore dell’attacco manubrio integrato H31 che vanno a spingere una piastrina di contrasto interna sino a scomparire a battuta.
Stesso sistema, ma con solo una vite per il reggisella. Una soluzione tra le più pulite esteticamente viste.
All’interno del piantone vi è un inserto sintetico che viene serrato dalla vite per una migliore distribuzione delle forze, ma che consente anche di farlo in una posizione molto più bassa del reggisella, aumentando la lunghezza disponibile a farlo flettere di 110mm rispetto un serraggio classico. Il tutto in sicurezza.
Altra novità introdotta con questo modello è proprio il manubrio integrato H31.
Questo manubrio in carbonio di forma alare presenta un reach corto, il piano di appoggio superiore ruotato all’indietro di 6° per non affaticare i polsi, una rotazione verso l’esterno di 3° per il punto di ancoraggio dei comandi per fornire maggior leva sulla piega in presa alta.
Il reggisella resta sempre l’Ergon CF3 Pro Carbon ribattezzato S15 VCLS 2.0.
Il tubo verticale nel caso della nuova Endurace è decisamente cambiato, presentando una curvatura accentuata.
Infine gli accorgimenti specifici per i freni a disco. Oltre all’ormai onnipresente standard di fissaggio FlatMount Shimano per le pinze
I sistemi di chiusura sono perni passanti di derivazione DT Swiss (ant: 12×100 mm; post: 12×142 mm) che Canyon ha integrato nel forcellino del deragliatore posteriore per renderlo più rigido del 14% rispetto il predecessore.
La guaina del freno anteriore passa internamente alla forcella.
La trasmissione, come si può vedere dalle foto, è affidata a Shimano col suo DuraAce 9000 e freni ST-RS685 con dischi da 160mm (140mm al posteriore in taglia XS).
Le ruote sono invece le DtSwiss RR21 DB DiCut gommate con dei voluminosi Continental GP 4000 S II da 28mm. Volume dei copertoni che non è un problema per la Endurace, che può accogliere copertoni sino a 33mm.
Completa il montaggio la sella Fizik Aliante R5.
Per molti comperare una bici online è sempre il fatidico “salto nel buio”, bisogna ammettere che Canyon cerca di rendere questo passaggio molto gradevole, infatti la bici arriva nel suo cartone BikeGuard di ottima qualità e robustezza, completo di una scatola con numerosi accessori. Sembrerà una banalità, ma già solo offrire una chiave dinamometrica completa con i pezzi necessari mi pare un plus notevole, visto che si tratta di un accessorio oggi ormai quasi indispensabile, e che torna utile anche in futuro. Come anche tutta la varia documentazione inserita in un astuccio tipo automobile (d’altronde ormai il costo di bici di alta gamma vi si avvicina).
Il montaggio della bici si riduce all’inserimento del reggisella ed il montaggio del manubrio integrato. Il tutto prende pochi minuti.
La posizione in sella è molto raccolta e rialzata, indicata per chi non è particolarmente flessibile di schiena o intende fare uscite di molte ore.
Quello che stupisce è la flessibilità del comparto posteriore. Si sente nettamente il reggisella flettere sugli avvallamenti dell’asfalto, ed in parte anche pedalando a cadenze elevate. Cosa comunque non fastidiosa o penalizzante in alcun modo dal punto di vista prestazionale per chi avesse questi timori. D’altronde è una sensazione a cui ci si abitua subito e non ci si fa più caso dopo poco.
Il volume dei Conti da 28mm contribuisce non poco al comfort generale (se gonfiati alla giusta pressione), anche se per un utilizzo prevalentemente stradale sono persino eccessivi. Dei più modesti 25mm sono già sufficienti a dare comfort e sicurezza restando un po’ meno penalizzanti dal lato peso.
Nel complesso la Endurace è una bici curatissima dal punto di vista delle finiture. L’impatto estetico è minimal, ma è evidente come ogni particolare sia stato curato ed integrato nel complesso. Praticamente gli unici componenti non marchiati Canyon sono quelli relativi a ruote, sella e trasmissione. Ed il tutto trasmette una certa sensazione di eleganza. Anche se la finitura opaca si sporca facilmente.
Credo sia anche giusto segnalare che Canyon è al momento una delle sole due aziende del mondo ciclo (l’altra è Trek) che è dotata di una macchina per radiografare i propri componenti in carbonio più critici, come manubri e forcelle in modo da verificarne la perfetta integrità e l’assenza di de-laminazioni, bolle d’aria o altro. Queste radiografie non vengono fatte a campione, ma su ogni pezzo, che poi viene tracciato con un codice Qr che gli viene applicato.
Personalmente non ho mai amato i manubri integrati e quello della Endurace non fa eccezione. Pur essendo sicuramente un componente ben realizzato e che si integra perfettamente alla bici con gli spessori dedicati, non trovo che dia un sostanziale miglioramento dal punto di vista dell’ergonomia. In particolare la parte piatta superiore, che a dispetto di quanto dichiarano le varie case, a mio avviso non è particolarmente comodo da tenere e affatica le mani velocemente. Anche se questo mi rendo conto possa essere soggettivo.
Meno soggettiva è la difficoltà a montare su questo manubrio qualcosa che non sia un ciclocomputer Garmin. Nella parte frontale inferiore sono presenti le bussole per avvitarci un supporto dedicato (o, in alternativa aftermarket, un BarFly Spoon), ma nel caso i voglia montarci anche solo una luce la cosa diventa complicata. Ed è un vero peccato perché questa Endurace è perfetta per un utilizzo randonneur ad esempio.
Per chi è indicata quindi questa Endurace? Per una larga fetta di amatori che vogliano una bici dalle geometrie veramente “amatoriali”, senza nulla togliere al comparto prestazionale, che sia peso o rigidità e precisione in discesa. E con l’aggiunta di un certo comfort. Una compagna ideale per lunghe GF alpine ad esempio, con anche il plus dei freni a disco in discesa e con bagnato. Senza dimenticare la possibilità di affrontare senza problemi strade bianche con le coperture giuste. Senza dubbio una delle migliori bici endurance da me provate.
Prezzo versione CF SLX 9.0: 4299eu
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