Categorie: Test

[Test] Freni Shimano ST-RS685

I freni a disco su strada sono un componente che abbiamo già più volte trattato nei nostri test, ma in questo caso abbiamo potuto utilizzare un impianto della Shimano per quasi 2 mesi, quasi quotidianamente, e per circa 18.000mt di dislivello. Nello specifico si tratta del sistema Shimano ST-RS685. Il sistema si compone dei comandi RS685, dal funzionamento idraulico, ma compatibili con i gruppi meccanici della casa giapponese. Questi comandi non sono specifici ad un gruppo in particolare, ma sono stati pensati appositamente per esserlo con tutti i vari gruppi della gamma Shimano, quindi riportano solo il logo Shimano senza nomi specifici. Gli altri componenti fondamentali sono le pinze, le R785, che sono le stesse utilizzate sull’impianto DI2, ma con un piccolo perfezionamento nella disposizione dell’attacco del tubo. Ed infine dai rotori Ice Tech FREEZA Center-Lock SM-RT99 da 140mm sia per l’anteriore che posteriore.

L’impianto, volendolo comprare aftermaket, necessita dell’installazione e quindi dell’inserimento dei tubi idraulici e del riempimento dell’impianto con olio minerale. L’operazione non è propriamente agevole, in particolare per via dell’ingresso dell’olio dalla parte della pinza. In ogni caso, riassumendo, queste sono le operazioni da fare:

– smontare la pinza dal telaio in modo da avere la bleeding port (nella seconda foto sotto la porta è nascosta da un tappo di gomma, non è la brugola ma proprio li sotto) nel punto più alto possibile.

– sollevare il paramani controllare che la porta dello spurgo non guardi in terra (verificare tramite l’olio nel bicchierino-incluso- che deve essere in bolla rispetto al pavimento)

– quando si spurga tenere la vite del free stroke sulla leva svitata.

– può essere utile farsi aiutare da una seconda persona che tiri la leva mentre viene aperta per un breve tempo la porta di spurgo sulla pinza dall’altra persona. in questo modo vengono espulse eventuali bolle d’aria intrappolate nel tubo.

Un consiglio che ci sentiamo di darvi è di acquistare il set con le giunzioni semplificate dei tubi idraulici (immagine sotto). Questo è pressoché  fondamentale nel caso abbiate la necessità di smontare o i comandi o le pinze per un qualsiasi motivo. In caso contrario con i tubi standard sarete costretti a tagliarli, visto che le ogive di innesto sono a pressione. Il che vuol dire praticamente smontare tutta la bici (peggio ancora se con passaggi cavi interni sul telaio o manubrio).

L’ergonomia dei comandi è ottima e cambia nulla dai comandi normali Shimano. Sono solo un po’ più ingombranti sia in altezza che in larghezza, ma questo non risulta un problema, anzi il feeling potrà anche essere migliore per chi ha mani grandi. Fermo restando che le distanze leve-manubrio sono le medesime dei comandi standard, quindi nessun problema anche per chi ha mani piccole. Anche la distanza delle leva rimane regolabile a 10mm.

Per quanto riguarda le pinze, come detto, sono praticamente le stesse montate coi comandi DI2, con pistoncini in ceramica da 22mm opposti. Il corpo è forgiato e presenta le alette di raffreddamento.

I dischi sono i FREEZA da 140mm centerlock con tecnologia Ice-Tech che si usano anche in mtb. In questo articolo sul magazine cugino potrete ragguagliarvi in merito. La sostanza non cambia, anche se per un giudizio ci riserviamo un futuro test con altri dischi non Ice-Tech.

Nella pratica, come potete vedere dalle foto, il tutto è stato montato con quick-release standard, niente perni passanti, su ruote Shimano RX830.

Il funzionamento di questo impianto è sempre stato impeccabile. Solo sfiorando le leve si ha una frenata potente ed aggressiva, senza essere troppo brusca. La modulabilità resta ottima, basta solo ricordarsi di sfiorare leggermente le leve. Senza entrare nel merito delle solite discussioni pro o contro i freni a disco, con questo impianto anche chi è abituato a discese sempre a freni tirati (invece che frenando a staccate come si dovrebbe) si troverà a suo agio, visto che l’impianto non soffre praticamente mai di surriscaldamenti (cosa che abbiamo cercato di fare scendendo a freni tirati da discese come questa).

La potenza di questo impianto è ottimale anche solo con il disco da 140mm all’anteriore, cosa che rappresenta un vantaggio per la guida, visto che con un rotore di questo diametro la forcella (Enve 2.0 road nello specifico), anche senza perni passanti, non flette minimamente in staccata. In un confronto con gli SRAM Red con disco da 160mm all’anteriore (provato qui) questo impianto Shimano ne esce davvero vincitore. La potenza frenante ed il feeling sono i medesimi, ma potendo contare sul disco più piccolo non si sente alcuna flessione e si possono utilizzare tranquillamente telai e ruote senza perni passanti e quindi senza appensatire ulteriormente la bici.

Il prezzo al pubblico iva inclusa dei comandi idraulici meccanici ST-RS685  è di €649,54. Anche se crediamo che tutto sommato difficilmente qualcuno li prenderà aftermarket, ma li troverà sulla bici completa.

 

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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