La giacca Sugoi RSE NeoShell è una giacca per l’utilizzo nel ciclismo stradale costruita con un nuovo materiale denominato NeoShell e prodotto dalla Polartec, tessuto plurivincitore di numerosi test di riviste di alpinismo, trekking ed outdoor in generale.
Questo materiale secondo Sugoi permette di creare le giacche impermeabili più traspiranti al mondo.
Caratteristiche della giacca sono le cuciture termosaldate all’interno, due tasche sul retro ed una sulla parte anteriore, tutte con dei fori per il passaggio dei cavi di cuffie, un taglio denominato Pro-Fit, ovvero molto aderente sul corpo e tessuto simil-“scamosciato” sul collo per evitare sfregamenti in una parte delicata. Ovviamente degli strap sulle estremità delle maniche per regolarne la chiusura.
Ovviamente la cosa più interessante è stata provare questa traspirabilità della giacca, e su questo fronte bisogna dire che è davvero efficace. Una prova “casalinga” (in tutti i sensi) è stato indossare la giacca Sugoi in casa, con una temperatura di circa 20° e stare seduti al computer. Dopo un po’ di tempo normalmente si sente una sensazione di “umidità” all’interno della giacca, anche con giacche in tessuti impermeabili e traspiranti, come ad esempio il PacLite della Gore (giacca Mavic Spray nel caso specifico). Con la Sugoi NeoShell questa sensazione è molto meno presente.
La prova decisiva però è stata pedalare sotto una leggera pioggerellina in una lunga salita con una temperatura di circa 15°con giacca chiusa, condizione di tipicamente primaverile di grande umidità: con la Sugoi NeoShell in cima alla salita l’interno della giacca era assolutamente asciutto. In compenso all’esterno si possono vedere le goccioline d’acqua sulla superficie del tessuto, che resta asciutto.
Non mi è mai capitato un acquazzone tale da poter verificare se il tessuto si impregni completamente d’acqua e se sia quindi efficace anche con una quantità d’acqua rilevante. Con una pioggia non troppo forte, anche in gruppo, quindi con spruzzi delle ruote di chi sta davanti però la giacca non ha fatto passare nemmeno una goccia.
In definitiva direi quindi che il rapporto traspirabilità/impermeabilità della NeoShell è migliore del pur ottimo Gore PacLite, che considero un punto di riferimento.
In favore del Paclite forse c’è una migliore “compattabilità” della giacca. Il Paclite è un po’ più “plasticoso” al tatto, mentre il NeoShell è più “tessuto” e si piega un po’ meno facilmente, quindi è un po’ più difficile infilarlo in una tasca posteriore di una maglia. Cosa che con un po’ di impegno in più, comunque si riesce a fare.
Nel complesso quindi una giacca eccellente per l’utilizzo sia con la pioggia sia come strato antivento più esterno in caso di temperature attorno ai 4°-15°. E non solo da usare in discesa, ma anche pedalando, pure in salita, vista la traspirabilità davvero eccezionale.
Ottime le finiture, come gli inserti riflettenti attorno alle zip e lungo la schiena, ed anche il taglio, davvero concepito per un uso ciclistico su strada, tranne forse una piccola tendenza a stare un po’ alto sulle spalle in presa alta, cosa che però mi capita con tutte le giacche quindi forse dipendente da me.
Forse sarebbe stato utile un prolungamento sul fondo della schiena per proteggere dagli schizzi della ruota posteriore, come nel modello da Mtb, il RSX NeoShell, cosa gradita anche in Bdc.
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