[Test] Gruppo FSA WE

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FSA Italia ci ha dato in test il gruppo WE (Wireless Electronic), semi-wireless 11V, fornendoci un pacchetto completo, ovvero una delle bici di Jakob Fuglsang, corridore di punta del Team Astana. Bici completamente montata con componentistica FSA, dal gruppo, al powermeter, alle ruote a manubrio, attacco e reggisella.

La particolarità del gruppo FSA WE è di avere solo i comandi wireless, alimentati con batterie interne, mentre i deragliatori sono entrambe collegati alla batteria che viene montata nel tubo piantone. La soluzione ibrida wireless-cavo è dovuta alla precisa scelta di poter fornire una batteria con grande capacità per l’alimentazione dei servomeccanismi dei deragliatori, tanto che la durata è data tra i 4000 ed i 6000km. Cosa non possibile con batterie dedicate ad ogni deragliatore. A questo va aggiunto che i servomeccanismi dei deragliatori FSA sono piuttosto potenti, in particolare quello anteriore, per offrire caratteristiche che andremo a vedere più avanti.

Il deragliatore anteriore ha dimensioni abbastanza grandi, infatti funge anche da unità per la regolazione del gruppo, oltre che per spegnimento ed accensione. Sulla parte superiore del deragliatore vi sono quattro led e due pulsanti per accedere a queste funzioni. I led servono per monitorare innanzitutto lo stato di carica della batteria:  blu = carica completa, verde = quasi completamente carica, giallo = quasi scarica, rosso = pochi kilometri allo spegnimento. Premendo per 2 secondi il tasto SET si accede alla funzione di Auto-Trimming, ovvero di regolazione fine. Una volta portata la catena del 6° pignone (dal più piccolo) si entra nella funzione SET e tramite i pulsanti sui comandi si fa la regolazione fine sia del deragliatore posteriore che anteriore. La ricarica del sistema avviene tramite il cavo che si inserisce nel deragliatore posteriore: si deve svitare una vite esagonale da 2mm e si infila il cavo nel caricabatterie.

La ricarica completa necessita di circa 1h30′, ma la durata poi è veramente notevole. Il sistema è Bluetooth, quindi si può personalizzare tramite la App disponibile per Android, iOS e desktop, personalizzando le funzioni di ogni singolo tasto, e potendo verificare lo stato di carica in % della batteria oltre che al numero di cambiate totali e parziali da un ultimo reset.

  

Livello batteria e posizione della catena possono anche essere visti sui dispositivi Garmin quali l’Edge 520.

Il peso complessivo del gruppo è di 2049gr. La versione da noi provata era però dotata della guarnitura con misuratore di potenza PowerBox, quindi il peso sale leggermente. Il peso è in linea con la concorrenza, praticamente identico ad un Dura-Ace DI2 11V.

I comandi presentano non dei tasti o pulsanti, ma uno switch che può essere premuto nella parte superiore (con dei rilievi) o inferiore (scavato) per attivare la cambiata. La differente texture serve a capire anche solo tattilmente quale pulsante azionare.

Prova

Ci vuole sempre un po’ di tempo prima di adattarsi a dei nuovi comandi, e quelli del gruppo FSA WE non fanno eccezione. A ciò si aggiunge la loro dimensione ridotta che, in particolare all’inizio del test durante la stagione invernale, hanno causato qualche problema di “localizzazione” con i guanti pesanti. Visto che il test è stato svolto da due ciclisti, possiamo scrivere che entrambi hanno avuto dei problemi di adattamento soprattutto al bottone inferiore, in quando richiede una pressione maggiore di quello superiore. Cosa che non è cambiata neanche in primavera con i  guanti leggeri.

Al di là di questo, la trasmissione è veloce e precisa. Per relativizzare il tutto, ci troviamo ai livelli di uno Shimano Durace, malgrado il sistema semi-wireless, segno che FSA ha fatto molto bene i suoi compiti a livello di elettronica senza fili. Il motore del deragliatore anteriore è una vera potenza, come potete vedere alla fine del video sottostante, quando avvengono diverse cambiate sotto sforzo in salita. Quando si cambia da una corona all’altra il WE impiega un po’ di tempo prima di centrarsi sulla nuova posizione quando l’incrocio della catena è importante.

Si può cambiare in sequenza tenendo premuto uno dei due pulsanti, dal pignone più piccolo a quello più grande, ed è facile fermarsi sul rapporto che si preferisce proprio grazie alla precisione del cambio, molto netto nel modo in cui lavora. Negli svariati mesi di test abbiamo regolato l’FSA WE un paio di volte, probabilmente perché ha perso la calibrazione. Rimetterlo a posto è veramente veloce ed è fattibile senza problemi anche quando si è in giro.

La batteria è eterna, per un amatore che gira tanto significa che difficilmente andrà a ricaricarla più di una volta al mese. Un buon punto per chi teme di rimanere per strada col cambio bloccato. Il dover staccare il cavo collegato al deragliatore posteriore per collegarla al caricatore non è il massimo della comodità, soprattutto perchè non si ha sempre sottomano una brugola del 2.

Vale la pena spendere due parole sui freni FSA KForce che, abbinati alle Vision Metron 40Sl in carbonio, gommate Pirelli PZero 25mm, sono risultati molto potenti e facili da dosare.

Infine eccola qui, la bici di Fuglsang, con il suo peso senza pedali. La guarnitura con cui ci è stata fornita non è la 53-39 che ovviamente usa il danese, ma una più amatoriale 50-34.

Commenti

  1. golance:

    quali bici lo montano/montavano di primo equipaggiamento?
    era montato su una colnago se ricordo bene, ovviamente non a catalogo ma assemblata in negozio
  2. stambecco:

    era montato su una colnago se ricordo bene, ovviamente non a catalogo ma assemblata in negozio
    Se FSA ci facesse sapere qualcosa le saremmo grati, in fondo sarebbe nel suo interesse.
    Così siamo nel buio più profondo.
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