In questo test vi presentiamo un capo di abbigliamento che quest’anno avrebbe potuto essere (e continua…) l’unico capo di vestiario presente nel guardaroba ciclistico: la maglia PRO SL di Endura.
Nello specifico si tratta della maglia PRO SL a maniche corte, accoppiata ai manicotti sempre PRO SL, realizzati nello stesso tessuto.
Il tessuto è un misto di Poliestere (92%) ed (Elastane 8%) per la parte principale della maglia. e Nylon (78%) ed Elastane (22%) per la finitura interna.
Nel complesso si tratta di una maglia con proprietà idrorepellenti ed antivento. Sullo stile di Gabba & c. Ed è la maglia tecnica da tempo piovoso utilizzata dalla Movistar.
Il taglio è piuttosto aderente, con mezze maniche di media lunghezza come da tendenza attuale. Sulla parte terminale di queste il tessuto è tagliato al laser senza cuciture, quindi niente sfregature sulla pelle o necessità di silicone, ma l’elasticità del tessuto combinata con l’aderenza mantengono molto bene in posizione le maniche e quindi tutto il resto, come ad esempio il tessuto sulle spalle.
Nella parte posteriore si trovano tre ampie tasche, più una piccola con zip. E l’ormai consueto “spoiler” nella parte terminale a funzione di para spruzzi , rifinito sul bordo da un inserto riflettente. Tutta questa parte, come vedete, è di un arancione “Hi-Vis”. Cosi come tutti i loghi sono riflettenti.
La parte frontale lungo la zip è raddoppiata all’interno da una fodera in modo da impedire all’aria di passare attraverso la zip. Mentre sulle ascelle è in tessuto tipo felpato per maggior traspirazione.
Il collo si chiude del tutto molto in alto per dare protezione su questa parte delicata.
Da tutte queste accortezze è chiaro che si tratta di una maglia da pioggia e mezze stagioni, un po’ come la Gabba insomma. Invece “ni”….nel senso che la Pro Sl è di un tessuto un po’ più leggero, o meglio, a mio avviso più traspirabile. Questo ne fa una maglia che in climi come quello britannico (Endura è scozzese) potrebbe essere usata praticamente 300gg l’anno. Io l’ho usata da Gennaio ad oggi, e potrei aver fatto praticamente lo stesso. In particolare da un mese a questa parte, dove ci sono rovesci quotidiani. Ovviamente ho utilizzato anche altro, ma sinceramente ho quasi dovuto sforzarmi di non usare la Endura, perché era sempre il capo “definitivo”, bastava solo accoppiare l’intimo giusto. L’ho usata quindi con temperature dai 5° ai 20°. Con anche il bonus di non dover portarmi dietro mantelline o giacchette, visto che è perfettamente antivento. Leggeri piovaschi sono gestiti benissimo.
Ottimi anche i manicotti. Ripiegati in una tasca erano perfetti da indossare ad esempio prima di discese dalle prime lunghe salite alpine di questo mese.
E per finire il prezzo: 169,99eu.
Consigliata.
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